« LE POLPETTE di Teresa RamaioliPENSIERI SPARSI DEL 21 A... »

CLAUDIA E IL SEGRETO DELL'UOMO racconto (719) di Dino Secondo Barili

Post n°15001 pubblicato il 21 Agosto 2014 da dinobarili
 

21 AGOSTO 2014

ALMANACCO DI STORIA PAVESE

Trivolzio – 21 agosto 2014 – Giovedì - 12.00

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

racconto del Giovedì

719

I racconti dell’estate

Claudia e il segreto dell’uomo

I giorni delle ferie passano in fretta. Specialmente quelli del mese di Agosto. Agosto vola via come il vento. Un secondo per aspettare Ferragosto …e mezzo secondo per arrivare al primo settembre. Un anno fa, è stato così anche per la Prof. Claudia, quarant’anni anni, bellissima, Docente di Lettere in un Liceo del milanese… single. Essere single non vuol dire che una donna lo sia sempre stata. Per un paio di volte Claudia ha fatto coppia. Prima con Michele suo coetaneo… di cui si è stancata solo dopo un anno. E per due anni è stata con Ottavio, cinquantenne, suo Collega di Filosofia. Il rapporto aveva funzionato… Poi, i due si sono lasciati di comune accordo. A quarant’anni anni, però, un anno fa, Claudia era in crisi. Non lo dava a vedere, ma dentro di lei si mangiava il fegato. Si chiedeva “con tutti gli uomini che ci sono in giro, possibile che solo io non riesco a trovare l’uomo giusto… bello, ricco, intelligente, affascinante, gentile…che sappia darmi tutto ciò di cui ho bisogno?” La frase era diventato un ritornello nella testa della Prof. Claudia la quale aveva un’amica, sua coetanea, Daria. Daria, quarant’anni pure lei, bellissima, impiegata a Milano non aveva la Laurea…e di uomini ne aveva a bizzeffe. Ne aveva talmente tanti che poteva scegliere con chi uscire alla sera… quando voleva lei. Dopo aver ascoltato per la terza volta le lamentele dell’amica Prof. Claudia, Daria volle dire la sua. “Claudia, sono stufa di sentirti ripetere per la terza volta che cerchi l’uomo giusto… bello, ricco, intelligente, affascinante e gentile. Così dicendo dimostri di non conoscere gli uomini. Gli uomini sono oberati dai loro problemi. Dal lavoro che non sempre è soddisfacente. Dalle aspettative che non sempre si realizzano. Se poi si mettono anche le donne a metterci le loro fisime… è finita. L’uomo cerca la donna che non crea problemi, che non faccia continuamente domande, che non lo metta continuamente in crisi. Se vuoi l’uomo dei sogni devi “costruirlo” con le tue mani… con il tuo saperci fare… Devi individuare i punti deboli dell’uomo che hai di fronte. La bellezza e la ricchezza non sono quelle predicate dagli studiosi. La bellezza è un fatto personale… e non si compra al mercato. In quanto alla ricchezza … sono più ricchi coloro che non lo dimostrano… che coloro che lo sbandierano ai sette venti” La Prof. Claudia non si accontentò della reprimenda. Avanzò una domanda. “E, allora, Daria, cosa dovrei fare?” .L’amica era in vena di confidenze. “Claudia, quando incontri l’uomo che ti piace… accoglilo con un sorriso. Fallo sentire bene. Ascolta i suoi discorsi. Non importa che faccia un po’ il “gallo del pollaio” …è nella natura dell’uomo. Adagio, adagio capirai che molti uomini sono una miniera d’oro…danno di più… di quanto ricevono” La Prof. Claudia non riuscì a capire cosa volesse intendere l’amica… ma cercò di far tesoro del consiglio. Quella stessa mattina in cui ha avuto il consiglio dell’amica Daria, Claudia doveva passare dal Commercialista per ritirare delle pratiche. Il Dott. Cornelio, cinquantenne, scapolo…era nel suo Ufficio alle perse con una pratica complicatissima. Il Commercialista aveva bisogno di sfogarsi con qualcuno. La Prof. Claudia era capitata al momento giusto. “Non si può più andare avanti così. Tutti i giorni carte, carte …e ancora carte. Ho bisogno di prendere un caffè … Prof. Claudia vuole farmi compagnia?” La quarantenne che non aveva ancora aperto bocca … accettò volentieri. I due si recarono al Bar e vi rimasero per oltre un’ora a chiacchierare. Veramente, la Prof. Claudia non aveva mai aperto bocca. Era stato sempre e solo il Dott. Cornelio a parlare. Alla fine, dopo aver dimenticato la “pratica complicatissima” … il cinquantenne aveva invitato la Prof. Claudia a fare un giro in barca sul fiume Ticino. Anche la quarantenne, la quale non aveva mai aperto bocca, si era trovata bene… in barca. Aveva dimenticato tutte le sue aspettative (che non si realizzavano). Aveva dimenticato pure che mancavano pochi giorni per riprendere a parlare di Scuola e di Studenti. Aveva solo voglia di fare lunghe “passeggiate sul fiume Ticino” sopra la barca del Dott. Cornelio. La Docente di Lettere si era resa conto che basta poco per essere soddisfatti. A volte basta un uomo… come il Dott. Cornelio, che continua a parlare… a raccontare di questo e di quello, a descrivere le sensazioni che si provano andando su e giù per il fiume Ticino dal Ponte di barche di Bereguardo al Ponte della Becca… A volte la felicità è fatta di parole… quel bel discorrere senza un nesso logico, tanto per dire qualcosa … In questo gli uomini sono dei campioni. Specialmente quando trovano la donna giusta… di cui si stanno innamorando. Il Dott. Cornelio, infatti, si stava innamorando della Prof. Claudia… e lei non aveva ancora detto una parola. La professoressa stava pensando se parlare o non parlare. Il consiglio dell’amica Daria aveva fatto breccia. A volte basta una parola detta male o al momento sbagliato… per rovinare tutto. - Questo è il racconto 719, scritto dal 2 settembre 2012. Un racconto al giorno per… il piacere di chi scrive… e di chi legge. Non resta che continuare per raggiungere il racconto numero 1000 (mille)… con la speranza di riuscirci. Dino

Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://gold.libero.it/paviastoria/trackback.php?msg=12928838

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
 
Nessun Trackback
 
Commenti al Post:
annamariamennitti
annamariamennitti il 21/08/14 alle 12:12 via WEB
Le conosco le persone che prima di sposarsi parlano pochissimo e tutto ciò che organizza l'uomo va tutto bene.....Attenzione uuomini che quando la donna parla poco prima la lingua la mette in funzione presto anzi prestissimo dopo..ciao Dino
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 21/08/14 alle 19:27 via WEB
Ciao Annamaria - bel commento. Hai descritto un aspetto ...e ce ne sono altri, molti altri di cui si parla poco. Buona serata Dino
(Rispondi)
iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 21/08/14 alle 13:04 via WEB
Ogni giorno disperdiamo le nostre energie e la nostra attenzione in mille cose : tutto sembra così importante, interessante ed urgente; eppure arriviamo a fine giornata con quel senso di frustrazione e la certezza di aver buttato un’altra giornata nella pattumuera. Siamo felici quando siamo in grado di lasciarci alle spalle tutto ciò che è superfluo, per concentrarci sull'essenziale.Ciao Teresa
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 21/08/14 alle 19:22 via WEB
Ciao Teresa - hai ragione. Bel commento completo. Però, la vita oggi è fatto casì. Si vuole fare troppo. Si vuole fare tutto... e poi... Dino
(Rispondi)
iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 21/08/14 alle 13:10 via WEB
LA FARFALLA---Un giorno un contadino, riposandosi sotto un’ombra al termine di una giornata sfiancante, si accorse di un bozzolo di una farfalla. Il bozzolo era completamente chiuso ad eccezione di un piccolo buchino sulla parte anteriore. Incuriosito, il contadino osservò attraverso il piccolo buchino, riuscendo ad intravedere la piccola farfalla che si dimenava con tutte le sue forze. Il contadino osservò a lungo gli sforzi eroici dell’elegante bestiolina, ma per quanto la farfalla si sforzasse per uscire dal bozzolo, i progressi apparivano minimi. Così, il contadino, impietosito dall’impegno della piccola farfalla, tirò fuori un coltellino da lavoro e delicatamente allargò il buco del bozzolo, finché la farfalla poté uscirne senza alcuno sforzo. A questo punto accadde qualcosa di strano. La piccola farfalla, aiutata ad uscire dal bozzolo, non aveva sviluppato muscoli abbastanza forti per potersi librare in aria. Nonostante i ripetuti tentativi, la fragile farfalla rimase a terra e riuscì a trascinarsi solo a pochi centimetri dal bozzolo, incapace di fare ciò per cui la natura l’aveva fatta nascere. Il contadino si accorse del grave errore fatto ed imparò una lezione che non dimenticò per il resto della sua vita: “Attraverso le difficoltà la natura ci rende più forti e degni di realizzare i nostri sogni.”Ciao Teresa Ramaioli
(Rispondi)
iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 21/08/14 alle 13:27 via WEB
LIBRI,LIBRI,LIBRI...Le nostre giornate sono piene di tempi morti: i viaggi da pendolare per andare in ufficio/università, le attese al super/posta/banca, le lunghe code in auto. Personalmente odio sprecare questi preziosi minuti della mia vita, ed allora… leggo. Leggere ti aiuta a combattere lo stress. Leggi qualsiasi cosa ti capiti sotto mano. Sii una spugna. Non smettere mai di imparare.Buona lettura ,ciao Teresa Ramaioli
(Rispondi)
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 
 
 
 

Archivio messaggi

 
 << Maggio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
    1 2 3 4 5
6 7 8 9 10 11 12
13 14 15 16 17 18 19
20 21 22 23 24 25 26
27 28 29 30 31    
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 72
 

Ultime visite al Blog

cassetta2saturno_leofosco6dinobarilidanielemi13acer.250Dott.Ficcagliaamorino11communitywindil.passovulnerabile14BeppeCassismariateresa.savinodiego2020200
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963