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LA CHIESA DI SAN CARLO LAZZARETTO DI MILANO di Teresa Ramaioli

Post n°14290 pubblicato il 09 Luglio 2014 da dinobarili
 

LA CHIESA DI SAN CARLO LAZZARETTO

DI

MILANO 

di

Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 08/07/14 alle 16:00 via WEB
CHIESA di SAN CARLO_LAZZARETTO-MILANO--Manzoni nei Promessi Sposi scrive:"La cappella ottangolare che sorge, elevata d'alcuni scalini, nel mezzo del lazzeretto, era, nella sua costruzione primitiva, aperta da tutti i lati, senz'altro sostegno che di pilastri e di colonne, una fabbrica, per dir così, traforata..", questa piccola chiesetta voluta dal'Arcivescovo Carlo Borromeo, nasce nel 1576, in piena Peste e si trova al centro di quello che fu il lazzaretto.Agli appestati non era consentito uscire dalle proprie celle, quindi era stata studiata a pianta ottagonale aperta sui lati, per permettere di assistere alla messa da ogni lato ed a distanza. Passata la peste, la chiesa perde la sua funzione e nel 1796, con l'ingresso a Milano delle truppe di Napoleone Bonaparte, viene adibita a caserma . Chiuso su tutti i lati, dopo vari usi come fienile e ghiacciaia, alla fine dell'800 viene venduto alla parrocchia di Santa Francesca Romana, e restaurata prendendo il nome di S.Carlo al lazzaretto. L'interno è decorato con un pavimento in pietra. La costruzione del Lazzaretto fu provvidenziale a fronte delle tre grandi epidemie che colpirono Milano nel 1524 (peste di Carlo V), nel 1576 (peste di San Carlo) e nel 1629 (peste detta “peste del Manzoni o dei Promessi sposi”). In tutti tre i casi, il grande recinto di Porta Orientale non fu sufficiente ad accogliere tutti gli ammalati e si dovette ricorrere ad altri accampamenti di fortuna, specialmente al Gentilino fuori di Porta Ticinese. La peste di Carlo V (1524-29) e la peste del Manzoni (1629-31) provocarono un numero molto elevato di decessi. Ciao Teresa

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iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 09/07/14 alle 13:47 via WEB
PETER PAN--Peter Pan è il protagonista del famoso romanzo di James Matthew Barrie (successivamente di numerosi film, cartoni animati e canzoni). Peter Pan, il ragazzo che non voleva crescere, vive in un luogo magico popolato da fate e altre creature incantate, chiamato l'Isola che non c'è, un mondo raggiungibile solo dai bambini con la loro fantasia. Volando per Londra per recuperare la sua ombra Peter incontra Wendy e decide di portarla con sé all'Isola perchè si occupi dei Bimbi Sperduti, suscitando la gelosia della sua inseparabile amica, la fatina Trilly. Le emozioni sull' Isola che non c'è non mancano , fra fantastiche avventure e scontri con il cattivo Capitan Uncino e i suoi pirati. Wendy e i suoi fratellini, passano un po' di tempo sull'Isola finchè non sentono la nostalgia dei genitori e decidono di tornare a casa, rinunciando all'idea di restare sempre fanciulli. Una favola per bambini e per adulti, dove è possibile identificarsi in Wendy , in Peter Pan, e poi, tornare al mondo reale oppure continuare con la fantasia a vivere sull'isola. Neverland, l'Isola che non c'è, è visibile solo dai pochi che rifiutano di diventare grandi, tanti bambini attendono di crescere per sentirsi liberi, talvolta restando delusi e desiderosi di tornare indietro, come accaduto a James Matthew Barrie, il geniale scrittore scozzese che ha creato il personaggio di Peter Pan. Peter pan è un simbolo che è entrato nelle vite di molti, facendo riflettere sulla maturità e sul desiderio di sfuggire dalle responsabilità da adulti. Peter Pan apparve per la prima volta in The Little White Bird (L'uccellino bianco), un romanzo scritto nel 1902 da Barrie per un pubblico adulto. In seguito al largo successo dell'opera, gli editori di Barrie ne stralciarono i capitoli dal 13º al 18º e la ripubblicarono nel 1906 sotto il titolo Peter Pan nei Giardini di Kensington. La storia del ragazzo che non voleva crescere e quella del suo autore (curiosamente anch'egli considerato per la sua poetica visionaria e per la sua capacità di "saper giocare" anche in età adulta , una persona "incapace di crescere") sono state il soggetto del film del 2004 Neverland - Un sogno per la vita. Ciao Teresa
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