« LA CHIESA DI SAN CARLO L...PENSIERI SPARSI DEL 9 LU... »

MARIA GIOVANNA, PRIMO AMORE racconto (676) di Dino Secondo Barili

Post n°14291 pubblicato il 09 Luglio 2014 da dinobarili
 

9 LUGLIO 2014

ALMANACCO DI STORIA PAVESE

Trivolzio – 9 Luglio 2014 – Mercoledì - 12.00

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

racconto del Mercoledì

676

I racconti delle vacanze

Maria Giovanna, primo amore

Vengono dei momenti nella vita di una persona in cui ci si risveglia come da un coma… un sonno profondo. Un anno fa, il Dott. Eusebio, cinquant’anni, Dirigente di una Agenzia Commerciale a Milano, abitante a Pavia… ha avuto uno di questi momenti. Per anni si era crogiolato giorno dopo giorno…per raggiungere la Laurea… e il bel posto di lavoro “conquistato” a Milano… A cinquant’anni… trac! Tutto crollato. Si è visto e sentito vecchio, insignificante…e soprattutto solo. Compiere cinquant’anni è sempre motivo di riflessione. Tra le riflessioni del Dott. Eusebio c’era l’amore. Già, l’amore. Ma quale? In vita sua, il cinquantenne, oltre al lavoro, aveva avuto una sola donna. La sua coetanea, Maria Giovanna… il suo primo ed unico amore… Allora aveva sedici anni. Ormai erano passati trentaquattro anni. Trentaquattro anni volati via pensando al lavoro…e a Maria Giovanna. Per il Dott. Eusebio, quella donna l’aveva stregato. Un amore così …non sarebbe mai più potuto accadere. Un giorno di luglio di trentaquattro prima, infatti, Maria Giovanna, aveva annunciato al sedicenne Eusebio che si sarebbe trasferita con la famiglia a Roma… Addio. Tutto finito. Baci, abbracci… lacrime da parte di entrambi… Cosa potevano fare? Nulla. Il Destino. Così, Eusebio, si era buttato nello studio, prima… e nel lavoro poi… Sempre pensando a Lei, a Maria Giovanna, suo primo amore. Però, il tempo passa… passa troppo velocemente. Il Dott. Eusebio, a cinquant’anni, si è svegliato una mattina… con tanta nostalgia di Lei… di Maria Giovanna. Era sabato. Non sarebbe andato in Ufficio. Aveva tardato ad alzarsi e si era crogiolato nel letto….Ecco il pensiero del “primo amore”. Il volto di Maria Giovanna. Le mani di Maria Giovanna. Il corpo superlativo di Maria Giovanna. Senza accorgersene, il Dott. Eusebio era finito nel “cerchio magico dei ricordi”. Quando insieme a Maria Giovanna era andato a cercare mughetti nei boschi del Ticino… a Bereguardo… Torre D’Isola… Pavia. Era stato allora che aveva scoperto gli occhi di Maria Giovanna. Preso da quegli occhi aveva afferrato il coraggio e l’aveva baciata. Il fatto è che Maria Giovanna non aspettava altro. Anche Lei cercava la stessa cosa. Ne ha approfittato per aumentare la passione. Quel giorno Eusebio e Maria Giovanna si sono scambiati mille baci o forse più… Sono stati talmente tanti che anche la madre del sedicenne, quando lo vide, se ne accorse. “Eusebio… ti ha punto qualche vespa? Guarda che bocca hai… Guarda come sei conciato…” Eusebio impallidì. Corse nella sua camera… e poi in bagno… a farsi impacchi di acqua fredda. Sua madre si pentì di aver fatto quelle domande. In fondo. Anche lei, a sedici anni, aveva fatto follie per un suo coetaneo. Ora, però, a cinquant’anni quei baci si erano moltiplicati. Non erano più mille… ma duemila, tremila… Nella testa del Dott. Eusebio, Maria Giovanna, era diventata viva, reale… come a sedici anni. Un anno fa, ne parlò con il suo Collega dell’Ufficio accanto al suo. “Michele… ho deciso. Voglio ritrovare Maria Giovanna… il mio primo amore” Il Dott. Michele, pensava che Eusebio scherzasse, che volesse fare una battuta. Invece, no. Il cinquantenne diceva sul serio. “Eusebio, non sarai mica diventato matto. Guarda che certe cose non si fanno… Sono cose da matti… da manicomio” Il cinquantenne non si scompose. Rispose con convinzione. “Michele non scherzo… voglio ritrovare Maria Giovanna, il mio primo amore” Il Dott. Michele andò in escandescenze. “Eusebio, sono passati trentaquattro anni. Maria Giovanna non può più essere quella che ricordi tu quando aveva sedici anni. Magari sarà grassa, capelli bianchi. Sarà sposata. Avrà dei figli. Avrà litigato con il marito… Avrà avuto anche lei gli alti e bassi della vita… come tutti. Come fai a ritrovare un “sogno” di trentaquattro anni fa?. Tu, sei pazzo da legare… Cercati una bella trentenne... alta, bionda, occhi azzurri e gambe da fine del mondo… libera da impegni sentimentali… Certe cose lasciale agli scrittori… quelli sono folli… folli ancora prima di nascere” Eusebio non si scompose. Chiuse il discorso con una frase categorica. “Io voglio Maria Giovanna… il mio primo amore”. Salutò il Collega e se ne andò. Passarono giorni senza che Michele ed Eusebio si incontrassero. Avevano persino rinunciato a prendere il caffè insieme nel Bar che stava proprio di fronte ai loro Uffici. Una mattina di Luglio di un anno fa, il Dott. Eusebio ha ricevuto l’invito a partecipare ad un “Forum” a Bellagio, famosa località del Lago di Como. Per i lettori che hanno dei dubbi … Bellagio è stata definita dal poeta inglese Shelley “il paese più incantevole del mondo” e coloro che l’hanno vista ne sono concordi. Anche Eusebio ci era stato… trentaquattro anni prima, con Maria Giovanna, in occasione di una gita parrocchiale. In tale occasione erano felicemente insieme. Ed è stata in tale occasione che Maria Giovanna, dopo aver visto una bellissima villa con uno stupendo giardino… aveva detto: “Un giorno quella villa sarà mia” Ora, il cinquantenne Dott. Eusebio era curioso di rivedere quel luogo. Aveva aderito al “Forum”. Durante una pausa si era assentato per fare quattro passi e rivedere la villa. La raggiunse. Era ancora più bella di come la ricordava nella sua memoria. Volle osservarla da vicino. Ammirarla nel suo complesso scenografico. Il Dott. Eusebio stava per ritornare al “Forum”, quando sentì una voce. “Eusebio. Eusebio…” Il cinquantenne cercò la voce. Un voce impossibile da dimenticare. Era Maria Giovanna. “Eusebio. Eusebio… non mi riconosci? Sono io. Sono Maria Giovanna… Sapevo che saresti arrivato. Questa è la mia villa. Io, la Regina… e tu… il mio Re” - Questo è il racconto 676, scritto dal 2 settembre 2012. Un racconto al giorno per… il piacere di chi scrive… e di chi legge. Non resta che continuare per raggiungere il racconto numero 1000 (mille)… con la speranza di riuscirci. Dino

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
Vai alla Home Page del blog
 
 

Archivio messaggi

 
 << Maggio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
    1 2 3 4 5
6 7 8 9 10 11 12
13 14 15 16 17 18 19
20 21 22 23 24 25 26
27 28 29 30 31    
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 72
 

Ultime visite al Blog

cassetta2saturno_leofosco6dinobarilidanielemi13acer.250Dott.Ficcagliaamorino11communitywindil.passovulnerabile14BeppeCassismariateresa.savinodiego2020200
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963