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ANNAMARIA, SALISBURGO E L'AMORE racconto (900) di Dino Secondo Barili

Post n°18028 pubblicato il 19 Febbraio 2015 da dinobarili
 

18 FEBBRAIO 2015

ALMANACCO DI STORIA PAVESE

Trivolzio – 18 Febbraio 2015 – Mercoledì - 12.00

Intrigo …

… a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

900

Annamaria, Salisburgo e l’amore

Diceva un vecchio detto che non esiste età per essere innamorati e felici. Un anno fa, a quarantacinque anni, però, la Prof. Annamaria, single, bellissima … Docente di Lettere presso un Liceo del milanese, abitante a Pavia … non era innamorata e tantomeno felice. Era il suo cruccio quotidiano. Ogni volta che alla mattina si guardava allo specchio si chiedeva. “Che cos’è che non ho io … che altre donne hanno?” Una domanda semplice che non aveva una risposta altrettanto semplice. Infatti, Annamaria era alta, bionda, occhi blu e gambe da fine del mondo. Inoltre era Docente di una materia bellissima … Lettere! Godeva di buona salute. Possedeva un bel appartamento a Pavia che guardava direttamente sul fiume Ticino … un fiume che fa sognare. Eppure, Annamaria non era felice. Cosa c’era che non andava? Annamaria ne parlò con la sua amica, coetanea e Collega Annalisa. “Annalisa sono arrabbiata con me stessa. Non riesco ad uscire dal ginepraio mentale in cui mi sono cacciata …” Annalisa reagì. “Annamaria, ti sei chiusa troppo in te stessa. Non vedi niente del mondo che ti sta intorno. Perché non ti iscrivi a qualche Associazione Culturale di Milano?” La Docente di Lettere capì che il suggerimento dell’amica era azzeccato. “E, perché a Milano?”  Annalisa aveva le idee chiare. “Perché Pavia è troppo piccola come città e come iniziative. Anzi, diciamo che sotto quell’aspetto è quasi inesistente. Milano, invece, è una Metropoli … come mentalità e come idee” Annalisa andò oltre. Diede ad Annamaria l’indirizzo di una Associazione Culturale che aveva bandito un concorso per un “articolo sull’arte di vivere”. Annamaria si sentì invogliata, coinvolta. Era la scossa che aspettava. Si diede subito da fare. Si recò presso l’Università di Pavia per documentarsi meglio e si gettò anima e corpo sull’articolo. Fece e rifece lo stesso testo mille volte. Alla fine, soddisfatta e sfinita, scrisse l’ultima stesura dell’articolo che avrebbe spedito via mail all’Associazione Culturale di Milano. Non erano passate ventiquattro ore e Annamaria ha ricevuto la conferma del ricevimento e i complimenti del Presidente dell’Associazione … il quale si complimentava a titolo personale. A volte i complimenti servono. Servono a dare ossigeno a chi opera … a spingere a fare meglio e di più. Dopo una settimana la Prof. Annamaria ha ricevuto una mail. Diceva. “Gentilissima Prof. Annamaria, il suo “articolo sull’arte di vivere” ha avuto il plauso della Commissione esaminatrice la quale ha deciso all’unanimità di assegnarle il premio messo in palio. “Otto giorni a Salisburgo in Austria. Durante il soggiorno sarà seguita dal Dott. Franz che l’assisterà per l’intero periodo del soggiorno” Quando una persona viene baciata dalla fortuna comincia a capire l’importanza del fare, dell’agire … rispetto allo stare a guardare. Comprende che è meglio essere giocatore in campo … che spettatore ad assistere alla partita. Ormai era fatta. Annamaria ha fatto un salto a Milano per ringraziare il Presidente dell’Associazione e raccogliere i dettagli del premio … Ormai, però, la sua mente era là, a Salisburgo. Si ricordò di aver letto una descrizione della città austriaca. Diceva: “Una sfilata di vecchie insegne in ferro battuto ritma il percorso animato e pittoresco della Geltreidegasse, la “via del Frumento”, asse principale della città vecchia. Le botteghe si affacciano una dopo l’altra dai portali delle case alte e strette, un tempo abitate da mercanti e artigiani.” La mente della Prof. Annamaria, però, si muoveva alla rinfusa. Se da una parte pensava ad una vacanza da sogno … dall’altra si chiedeva chi poteva essere quel Dott. Franz che le avrebbe fatto da guida. A Salisburgo, Annamaria ha avuto la risposta. Un cinquantenne, alto e gentile, dal fascino straordinario … che parlava un italiano perfetto e conosceva alla perfezione Mozart … il genio nato a Salisburgo. Cosa poteva aspettarsi di più la quarantacinquenne pavese? Salisburgo poi, è adagiata sulla riva sinistra di un fiume, il Salzach … come Pavia. Annamaria si ambientò benissimo, anzi, immediatamente. Anche il Dott. Franz è rimasto  affascinato dalla bellissima pavese, alta, bionda, occhi blu e gambe da fine del mondo. Si sa che un uomo vero non può rimanere insensibile alla bellezza e al fascino femminile. Dopo due giorni a Salisburgo il Dott. Franz, nonostante avesse fatto di tutto per controllarsi … è crollato. Ha cominciato a fare gli occhi dolci, atteggiamenti languidi … E’ vero che Annamaria ci ha messo molto del suo. Per esempio. Avendo un seno splendido … dimenticava spesso di allacciare qualche bottone della camicetta. La Geltreidegasse, la famosa via del Frumento,  era nulla in confronto alle sinuose forme di Annamaria. Inoltre, quel seno aveva la calamita e il Dott. Franz era molto sensibile alla calamita. Alla fine Annamaria e Franz non hanno capito più nulla. Si sono abbracciati e baciati, nel mezzo della Geltreidegasse … appassionatamente … lungamente. “Non c’è niente di più bello dell’amore” diceva una saggia poetessa di qualche decennio fa … Una di quelle che in fatto di amore … non è mai stata a guardare. Nemmeno Annamaria è stata a guardare. Presa da una frenesia incredibile rinunciò a visitare le bellezze di Salisburgo per chiudersi, negli ultimi due giorni di soggiorno, in camera d’albergo … con Franz. Il bel cinquantenne, però, non ha opposto resistenza alcuna … “meglio l’amore oggi … che la visita alla città … Quella può essere rimandata tranquillamente a domani”  .  Questo è il racconto 900 scritto dal 2 settembre 2012. Un racconto al giorno per … il piacere di chi scrive … e di chi legge. Non resta che continuare per raggiungere il racconto numero 1000 (mille)… con la speranza di riuscirci. Dino

 
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