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RAFFAELE ...E DIPINGERE A LIPARI racconto (703) di Dino Secondo Barili

Post n°14746 pubblicato il 05 Agosto 2014 da dinobarili
 

5 AGOSTO 2014

ALMANACCO DI STORIA PAVESE

Trivolzio – 5 agosto 2014 – Martedì - 12.00

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

racconto del Martedì

703

I racconti dell’estate

Raffaele e… dipingere a Lipari

Parecchie persone aspettano il mese di Agosto per cimentarsi in nuove attività. Un anno fa, nel mese di Agosto è stato così anche per il Dott. Raffaele, quarant’anni, single, Dirigente presso una Agenzia Commerciale a Milano, abitante a Pavia. Il Dott. Raffaele aveva passato un anno difficile. Nel suo Ufficio erano arrivate una marea di Circolari dalla difficile interpretazione. Si aggiungevano ad altre Circolari di difficile applicazione. Quando un persona è sottoposta ad un continuo martellamento dal punto di vista normativo… finisce per esaurirsi, perdere la passione per il lavoro, non credere più in ciò che fa e nelle idee che l’avevano spinto a intraprendere un simile percorso lavorativo. Infatti, quando una persona insegue un lavoro, lo cerca in funzione delle proprie aspettative e preferenze. Un anno fa, il Dott. Raffaele era giunto esaurito al periodo delle ferie. Ogni giorno (segretamente) scarabocchiava una pagina dell’agenda… in attesa che arrivasse il mese di Agosto. Il sogno del Dott. Raffaele era quello di dedicarsi alla pittura, un’arte che aveva coltivato fino alla terza Media Inferiore. Aveva smesso di dipingere per dedicarsi con più impegno agli studi e puntare decisamente alla Laurea. Si sa che quando una persona deve contare sulle proprie forze, deve darsi da fare. Per Raffaele, la Laurea, voleva dire intraprendere il percorso lavorativo… e guadagnare, essere indipendente, non pesare più sulle “spalle” della famiglia. Così, il Dott. Raffaele, una volta laureato aveva dato anima e corpo per raggiungere un bel posto di lavoro a Milano …e scalare ogni giorno un gradino per consolidare il proprio ruolo. Un anno fa, però, il quarantenne si era impantanato (mentalmente) in un “mare” di circolari che l’avevano mandato in crisi. Non vedeva l’ora che arrivasse Agosto e staccare la spina. Per fare cosa? Raffaele aveva le idee chiare: per riprendere pennelli e colori …e mettersi a dipingere. Cosa? A Pavia non mancano scorci di ogni genere, angoli antichi dal romantico fascino del tempo che fu… Per alcuni giorni, Raffaele si diede da fare. Camminando su e giù per Pavia scattando fotografie, per poter inquadrare meglio il soggetto e studiarne i colori. Agosto, però, è Agosto…e Pavia è Pavia… un po’ afosa… stupenda fin che si vuole, ma afosa. Il Dott. Raffaele aveva Pavia sotto gli occhi tutto l’anno. Il quarantenne aveva bisogno di cambiare aria. Lasciare Pavia per una località completamente diversa. Perché non recarsi Lipari? la maggiore dell’arcipelago delle Isole Eolie? Veramente, l’idea non era nata così per caso. A suggerire l’idea è stato l’amico Dott. Domenico, il quale è nato a Lipari, ma vive a Pavia da quando aveva dieci anni. Più volte l’anno Domenico tornava a Lipari … la sua isola da sogno. Ogni volta che i due amici si incontravano al Bar della Valentina per il caffè, Domenico raccontava di Lipari, il luogo dove aveva lasciato il cuore. Una volta raccontava che Lipari è una delle più belle isole del mondo, lunga quasi dieci chilometro e larga cinque. Un’altra che Lipari è stata colonizzata  dagli antichi Greci fin dal 580 prima Cristo. E poi – diceva - a Lipari c’è la Malvasia… la Malvasia di Lipari… un vino liquoroso che fa perdere la testa. A questo punto Domenico si fermava e per essere sincero faceva una precisazione. “No. No. la Malvasia di Lipari si produce con le uve delle isole di Salina e Stromboli. Dopo una descrizione del genere come fa una persona a “non andare a Lipari?”. Il Dott. Raffaele, prese tutto il suo armamentario di pittore dilettante e un anno fa, nel mese di Agosto, si è recato a Lipari accolto dall’amico Domenico il quale non riusciva a credere ai propri occhi. “Raffaele… tu a Lipari. Non mi sembra vero. Dimmi la verità tu mi nascondi qualcosa” Raffaele accennò ad un sorriso… un sorriso un po’ ambiguo, quasi misterioso. Rispose alla domanda. “Domenico … mi sono stufato dell’Ufficio di Milano e delle Circolari… Voglio darmi alla pittura. Ho letto che a Lipari c’è la luce ideale per dipingere” Domenico fece finta di crederci. Raffaele intanto si era dato da fare. Dopo essersi sistemato girovagò per tutta Lipari alla ricerca degli scorci da dipingere. Ad un tratto, Raffaele ebbe la sensazione di sentirsi come Ulisse quando approdò nell’isola di Nausica. Davanti ai suoi occhi c’era il mare … Ai suoi piedi una piccola spiaggia. Le onde del mare accarezzavano la sabbia … e, distesa al sole, c’era una giovane donna, sui trent’anni che stava prendendo il sole. Raffaele colse l’immagine e si fermò sulla scena … come fosse un possibile soggetto per un quadro. Si accorse, però, che la donna aveva una volto conosciuto. Era la Dott. Lodovica, una trentenne che abitava nel suo stesso Palazzo in Pavia. “Lodovica cosa fai a Lipari?” – La bellissima trentenne rimase sorpresa. “La domanda devo farla a te. I miei genitori sono di Lipari. Tu, invece, pavese di razza, cosa fai da queste parti?” Raffaele raccontò la storia delle Circolari che l’avevano perseguitato per un anno. Il desiderio di riprendere pennelli e colori …e immaginare un mondo nuovo… dove sogno e realtà si confondono e trasformano la vita in una piacevole passeggiata. Lodovica, però, aveva cominciato a meditare. Pensava che l’incontro non era avvenuto a caso. Che poteva essere il Destino ad aver architettato tutto. “Raffaele … perché non ti fermi a prendere il sole con me?” Per il quarantenne è stato come se un campanello si fosse messo a suonare. All’amore non ci aveva ancora pensato... Ora, però, c’era Lodovica, alta, bionda, occhi azzurri… come il mare di Lipari… La spiaggetta era piccola. La sabbia a disposizione poca… ma l’amore non ha bisogno di tante cose… Basta l’amore. - Questo è il racconto 703, scritto dal 2 settembre 2012. Un racconto al giorno per… il piacere di chi scrive… e di chi legge. Non resta che continuare per raggiungere il racconto numero 1000 (mille)… con la speranza di riuscirci. Dino

 
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