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« il sapore di miele e sal...american ballads »

le lettere del tuo nome

Post n°183 pubblicato il 02 Giugno 2017 da emma01



YEHUDA AMICHAI
NEL MEZZO DI QUESTO SECOLO


Nel mezzo di questo secolo ci siamo rivolti uno all'altra
con mezzi visi e occhi pieni
come una antica immagine egiziana
e per un attimo

ho accarezzato i tuoi capelli
nella direzione opposta del tuo viaggio,
ci siamo chiamati, l'uno l'altra
come se chiamassimo nomi di città
dove nessuno si ferma
passando.

Bello è il mondo quando presto si alza al male,
bello è il mondo quando s'addormenta verso il peccato e la compassione,
mentre noi ci confondiamo, tu ed io,
bello è il mondo.

La terra beve gli uomini e i loro amori
come vino,
per dimenticare.
Io non posso.
E come la sagoma dei monti di Giudea,
noi non troveremo mai pace.

Nel mezzo di questo secolo ci siamo rivolti l'uno all'altra,
vidi il tuo corpo e la sua ombra che mi attendeva,
la cinghia per un lungo viaggio
già stretta intorno al mio petto.
Io ho lodato i tuoi fianchi mortali,
tu hai lodato il mio viso passeggero,
ho accarezzato i tuoi cappelli nella direzione del tuo viaggio,
ho toccato la tua carne, profeta della tua fine,
ho toccato la tua mano che non ha mai dormito,
ho toccato la tua bocca che ora forse canterà.

polvere dal deserto ha coperto il tavolo
dove non mangiammo
ma con le mie mani ho scritto sopra
le lettere del tuo nome.











LEONARD COHEN


 
































epimetea


nutriente è l'amore,
soddisfa ogni bisogno
zittisce i basilari, mettendo
a tacere fame, sete, sonno; 
siamo disposti, in suo nome, 
a piegare, limare, smussare
fino a troncare via, dolorosamente,
gli angoli più taglienti
del carattere che ci 
portiamo in giro nella vita.
e come appare giusto,
onorevole persino, questo stravolgersi.
accettiamo, ciechi, di essere completamente
deboli, esposti a noi stessi e al 
prossimo come guerrieri 
invincibili, armati di tutto 
ciò che ci serve e non serve veramente.
se l'amore è tanto forte da renderci
abbastanza pazzi da modificarci,
allora può renderci talmente folli
da cambiare le cose.

dopo averti ascoltato per una nottata
disquisire dello splendore dello scontro,
ti auguro un paio di minuti di chiaro
sballato devastante amore.

ed ora, sempre col mio quarto chakra sbilenco,
vado a farmi una camminata in bosco

 

 

 

 
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