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VECCHIO E' CHI MUORE

Post n°3073 pubblicato il 01 Dicembre 2018 da monellaccio19
 

Risultati immagini per anziani giovanili

 

 

Oggi ho visto scene apocalittiche, gente che esultava, persone felici e sorridenti. Ho chiesto incuriosito, mi sono informato per capire quale fosse la ragione per tutta questa gioia manifestata con tanta enfasi. Da oggi è ufficiale, mi è stato detto, è ufficiale che in Italia si diventi anziano dai settantacinque anni in poi! "Azzarola, ma ne siete certi o è una bufala come tante altre?". Mi hanno rassicurato quelli del giardinetto, il solito capannello di una dozzina di arzilli anziani pensionati che si riuniscono puntualmente tutte le mattine, presso le panchine che arredano il verde del mio quartiere. Non li conosco personalmente, ma li incontro tutte le mattine durante il mio solito giro per fumare il sigaro dopo il caffè e fare due passi come ordinato dal medico. "Ma Carle', lo fai per fumare o per eseguire l'ordine del medico?". Tanti mi fanno questa domanda e io, puntualmente, rispondo che unisco l'utile al dilettevole e non ho bisogno di precisare cosa sia l'utile e cosa il dilettevole!  Dal Congresso Nazionale della "Società Italiana di Gerontologia e Geriatria" che si è tenuto Roma, è emerso e si può affermare senza tema di smentita, che la nostra popolazione invecchia sempre più e pertanto si alzano gli indici, l'asticella vine spostata poco più in alto e il Professor Marchionni spiega con molta semplicità che un sessantacinquenne di oggi conserva la forma fisica e cognitiva di un 40enne/45enne di trenta anni fa. Mentre il settantacinquenne di oggi, conserva le stesse qualità di un cinquantacinquenne dei primi anni ottanta. Alla luce di questi dati molto interessanti e significativi, si può evincere che le mutate condizioni demografiche ed epidemiologiche, cambiano il concetto di "anzianità" e i rapporti sono facilmente deducibili: un anziano oggi, lo si può definire tale dai settantacinque anni in su. Tutto ciò mi rende felice e conferma ciò che ho sempre sostenuto sul mio conto, servendomi di un piacevole ossimoro "ragazzo anziano". Inoltre il mio papà al riguardo, servendosi di un vecchio e popolare aforisma in dialetto barese, era solito dire: "Vecchio è solo chi muore". Intanto, andando oltre la notizia che ci mette di buon umore, ricordiamo che questo innalzamento della media della longevità non è un fatto nuovo,  si parla da tempo di come il nostro paese stia invecchiando anno dopo anno e ancora nessuno si preoccupa di affrontare il problema. Nel 2040 saremo davanti ad una situazione terribile con una nazione ricca di anziani e finora nessuno si è preoccupato abbastanza per studiare e prevedere misure che che ci aiutino a vivere l'emergenza con serenità. Lascio il boccino alla politica. A voi le soluzioni!

 
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