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TRA UNITA' D'ITALIA E...NORDEXIT?

Post n°2265 pubblicato il 30 Maggio 2017 da monellaccio19
 

Risultati immagini per maroni e padania

 

Bei tempi quando i due andavano d'accordo ed entrambi puntavano nella stessa direzione del vecchio Bossi. In oltre vent'anni è accaduto di tutto: dalle lotte per l'indipendenza della Padania, alle frasi becere di Borghezio e di tutti coloro che vedevano con modesta lungimiranza il nord unito e indipendente. Da allora è scomparso il sogno della Padania, ha chiuso persino "Radio Padania" facendo passare tutto il personale alla Regione Lombardia, non si proclama più una miss Padania, il conio della moneta padana è rimasto nel cassetto, la Corte Padana è morta sul nascere, insomma, del favoloso e realizzabile progetto Padania, non v'è più traccia. Lo stesso Salvini, pian piano e grazie al suo acume politico, ha capito che non c'era più niente da fare e ha rivolto con coraggio bisogna ammetterlo, la sua attenzione ad un idea di grande respiro: la Lega fortemente presente in tutta quella Italia affamata di populismo e demagogia pronta a votarlo da Pantelleria al grande Nord. Lui procede, ha vinto in seno all'ultimo congresso e ha tutti i titoli per proporsi come il salvatore della Patria. E già, Patria per lui deve significare Italia e non Padania o Lombardia, oppure grande nord. Ebbene, mentre il buon Matteo si muove su tutto il territorio, il "dissidente" (sic) Maroni ha appena firmato il decreto per tenere il referendum affinché i lombardi e i veneti in contemporanea, scelgano se chiedere o meno l'autonomia dal governo centrale. Il 22 ottobre p.v. dalle ore 7 alle ore 23, i veneti e i lombardi voteranno elettronicamente per decidere sul loro destino: staccarsi dall'Italia economicamente e amministrativamente, oppure no? Una scelta importante che metterebbe in difficoltà tutti gli italiani: i vincitori e i perdenti. Parlavo di Patria, accennavo al senso di sentirsi figli di questo stato nel bene e nel male. Subire gli oltraggi e incazzarsi, subire le scelte buone e giuste e gioire. Avvertire la coscienza patriottica non è da tutti, sentirsi italiano non è facile, specie oggi con questi chiari di luna, eppure, l'alto senso dello stato, della nazione e della bandiera, non sono sentimenti, emozioni che si provino a comando: un italiano dovrebbe essere tale sempre e non potrebbe decidere oggi sì e domani no. Ma ci sta tutto: Salvini che a parte il nord unito riteneva tutti gli altri ladroni, oggi parla di Nord e Sud insieme nella lotta nazionalpopolare. Il carroccio è solo un simbolo dimenticato, e mentre lui si batte per me che sono del sud come per altri che sono del Nord, Maroni firma il decreto e dice: "Il coronamento di un sogno. Sono contento ed emozionato. È il coronamento di tante battaglie, oggi si realizza un sogno. Ora la parola passa al popolo". Il popolo è sovrano, ho molti amici su al nord e mi piacerebbe sapere quale sia il loro orientamento verso questa scelta. Insomma devo pensare al risotto lombardo veneto? Zafferano e formaggio asiago ben amalgamati per un grande piatto?".

 
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monellaccio19
monellaccio19 il 30/05/17 alle 08:50 via WEB
Beh, non dovrebbe andare proprio così: il popolo potrà anche dire sì, ma sarà il parlamento a decidere. Poiché già vi sia stato un tentativo anni fa e il risultato fu deludente presumo che andrà come allora. Non si concede facilmente il distacco, questa non è una scelta di regione autonoma, bensì parliamo di confederazione, di stato confederato. Ovvero, se si dovrà scegliere questa strada, si faccia la confederazione di tutte le regioni. Italia sarà una confederazione di stati. Buon giorno Marina.
 
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