Creato da monellaccio19 il 12/10/2010
scampoli, ritagli, frizzi e...lazzi

Area personale

 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
Citazioni nei Blog Amici: 176
 

Ultime visite al Blog

Vince198monellaccio19per_letteraspalmierosQuartoProvvisoriobubriskaDoNnA.SOgniGiornoRingraziocassetta2hesse_fSpiky03elyravnel.silenzio.di.noigianor1
 
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti possono pubblicare commenti.
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 

 

« DA CHE PARTE PER...L'EXIT?TRA UNITA' D'ITALIA E.... »

DONNE AL LAVORO E UOMINI INSOFFERENTI

Post n°2264 pubblicato il 29 Maggio 2017 da monellaccio19
 
Foto di monellaccio19

 

Vedo cervelli che fumano in giro per il globo: sempre più spesso si segnalano licenziamenti, oppure, forme di stalking per costringere al licenziamento la malcapitata di turno. Mettiamoci d’accordo, si può fare, e là dove la legge non preveda condizioni chiare e precise, nessuno dovrebbe permettersi di buttar fuori una dipendente che sia avvenente e carina. Se una impiegata fosse precisa e puntuale, capace e idonea sul lavoro, perché dovrebbe essere licenziata o spinta al licenziamento? Uno degli ultimi casi, è questa ragazza thailandese che lavora presso un ospedale come infermiera: ogni giorno di lavoro è al suo posto vestita sempre con la sua divisa. Non pare che vi siano atteggiamenti particolarmente compulsivi, né vi sono pose e segnali tali da "suscitare" interessi e distrazioni da parte di maschietti ficcanaso. Eppure Parichat "Pang" Chatsri, la ventiseienne impiegata presso un ospedale, è stata indotta subdolamente dalla sua dirigenza a licenziarsi. A Londra ancora, una camerawoman, tecnica operatrice video, al suo primo giorno di lavoro in uno studio televisivo, è stata licenziata del suo diretto superiore perché troppo bella e certamente, come il caso della thailandese, non per l'abbigliamento audace e attizzante. Quest'ultima, tuttavia, dopo la protesta ai piani alti, è stata reintegrata dalla azienda che ha smentito il dirigente e ha chiesto anche scusa alla povera ragazza rea di essere troppo carina. In Italia abbiamo leggi piuttosto severe e se non si ravvisano atti, frasi e atteggiamenti audaci e troppo osè, non si può licenziare o spingere l'interessata a licenziarsi. Oltre al reintegro l'azienda paga anche i danni. Possibile che siamo a parlare ancora di misogini che non sopportano le donne e che abbiano bisogno di queste squallide scuse per mandar via ragazze belle, magari con indosso un vestito che mostri una mezza coscia quando sia seduta? Se da qualche parte stanno messi così male, provvedano subito e si facciano vedere! Da uno bravo ovviamente!

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
Vai alla Home Page del blog
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963