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« RADIOGRAFIA E DIAGNOSI D...MA L'OZIO E' SOLO IL P... »

MAGARI DOVREMO ANCHE RINGRAZIARLO?

Post n°3517 pubblicato il 25 Marzo 2020 da monellaccio19
 

 

 

Di 'sto kakkio di virus, c'è una sola cosa che mi piace: la sua rappresentazione grafica! Giocano sui colori, sulla varietà dei disegni e sembrano opere d'arte contemporanea. Ma oltre il piacere della vista, credetemi, non c'è altro che possa piacermi o convincermi. Invece, leggo in giro che sono tanti coloro disposti a prefigurare l'immediato futuro, dopo la devastazione prodotta dal maledetto microbo, migliore del presente che abbiamo abbandonato a causa delle ristrettezze, dei vincoli e delle rinunce imposte dalla malattia esuberante e tracimante. Insistono a dire che vivremo meglio, che la nostra vita futura tornerebbe indietro di qualche decennio, quando non presi ancora da tante compulsioni dettate dal benessere e assorti nella vita moderna generata da tempi veloci e scattanti, vedevamo il mondo, la società e il nostro vivere quotidiano  in un ottica pluralistica, una vita e un piacere aperto a tutti senza egoismi, eccessi e barriere di ogni genere. Insomma, modificare il recente passato...di ieri, all'insegna del kissenefrega del pianeta, dei veleni, del buco dell'ozono, degli sprechi, del prossimo, del benessere degli altri e via via, tutto ciò che abbiamo recepito e assimilato in tutti questi ultimi anni, sarà possibile? Un chiudersi sempre più in una cerchia personale, ricca di comodità e di benessere a poco prezzo, perché anche se i costi sembravano eccessivi, noi avevamo le finanziarie: avanti quindi con i televisori sempre più grandi, i telefonini, gli Ipad e tutto l'elettronica digitale possibile e immaginabile nelle nostre case. Piccole rate mensili dappertutto fino ai materassi e agli attrezzi ginnici, senza parlare di poltrone da sogno.  Dopo questa batosta, veramente metteremo a frutto ciò che la malattia, la sua drammaticità, i morti, le rinunce e gli spaventi presi, ci hanno insegnato? Saremo veramente pronti a rivedere il nostro modus vivendi e a fare qualche piccolo passo indietro? Contenere le nostre pretese esondanti, accontentarci di poco quando potremmo, come in un recente passato, avere molto e tanto? Voi ci credete? Sareste pronti a tutto ciò? Propensi al cambio epocale dopo aver visto per la prima volta l'acqua di Venezia che scorre nei canali limpidi con i pesci che nuotano? Dopo aver visto le lepri che si sono impadroniti dei parchi chiusi a Milano? Sareste disponibili a mantenere la pianura padana sgombra e libera dallo smog? Vedere i cigni navigare in acque dove non ci si poteva nemmeno specchiare? E rimanere a casa rinunciando alla partita a calcetto o a tennis, per giocare con i vostri figli, lo fareste? Rinunciare a qualche apericena con gli amici, potreste farlo senza bestemmiare? E il famoso rispetto delle regole? Una macchina parcheggiata  al posto di un disabile? Vivere la città a piedi e senza fretta godendo del bel tempo e di meno traffico? Potrei continuare ma credo di aver reso i concetti. La vita da cambiare non è una scelta da fare con una monetina e un "testa o croce". La vita si cambia per mera scelta, con convinzione e consapevolezza totale. Non so se saremo pronti, certo l'esperienza che stiamo vivendo è dura, rigorosa, ma passata la buriana, visti i miglioramenti del clima, del benessere generato da ritmi più lenti ma no meno piacevoli, saremmo disposti a dire: "Sì, cambio vita cerco di immergermi in una nuova realtà che mi renda più disponibile verso gli altri, verso quel prossimo tanto bisognoso del mio modesto aiuto". Non ditemi che vi stia mettendo in forte imbarazzo, pensateci su per rispondermi, tanto il covid-19 è ancora in giro! Abbiamo ancora tempo per decidere cosa fare...da grandi!

 
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Commenti al Post:
Spiky03
Spiky03 il 25/03/20 alle 12:07 via WEB
Ci pensavo appunto giorni indietro. Sembra brutto parlare dei pro e dei contro che questo coronavirus ha dato. Però delle cose le ha insegnate veramente a partire dal fatto che siamo tutti uguali a dispetto di culture o di situazioni finanziare disuguali, lui non ha guardato in faccia a nessuno. Ha fatto vedere quanto questo pianeta stava soffrendo, di una malattia quasi in prognosi riservata per colpa dell'uomo. Hai parlato dei canali limpidi di Venezia, dei pesci che riescono a nuotare in acque specchiate, degli animali liberi nei parchi e delle città libere dallo smog. Sembra brutto dirlo, ma se non fosse arrivato questo velenoso virus non sarebbe mai successo. Con una preghiera per tutte le povere vittime che ha mietuto. Buona giornata monel!
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 25/03/20 alle 12:43 via WEB
Esatto, non lo abbiamo invocato il covid-19, ci è capitato tra capo e collo. Ora il punto è: tutto ciò che stiamo subendo sul piano fisco personale, sull'ambiente, sul sociale, sulle nostre abitudini, stili di vita e compulsioni varie che fino a qualche mese fa ci alienavano con...piacere, ci insegnerà qualcosa o no? Sapremo con onestà intellettuale considerare tutto ciò che in questo tempo di reclusione ci stia capitando di notare? Faremo tesoro oppure reagiremo scordando tutto quello che abbiamo subito, adottato e somatizzato per cause non dipendenti dalla nostra volontà? Buon pranzo mia cara.
(Rispondi)
 
 
 
Spiky03
Spiky03 il 25/03/20 alle 15:29 via WEB
Impossibile rispondere a questa domanda che dire? Spero di si, ma credo di no! L'uomo è troppo assetato di soldi. Come avevamo già affrontato l'argomento prima del virus...l'essere umano non si merita questo pianeta, non ce lo meritiamo, stiamo rovinando tutto ciò che di bello ci era stato concesso, fregandosene del fatto che noi siamo ospiti e non i padroni del pianeta. Mi piace pensare che la Terra ad un certo punto, stanca di tutte le sofferenze che le abbiamo causato si sia ribellata. Mi dispiace solo di una cosa: che a rimetterci sono state le persone che non avevano colpa, gli anziani che avevano già vissuto tutti i suoi seri problemi catastrofici in passato ma che erano riusciti a risanare questo mondo.
(Rispondi)
 
 
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 25/03/20 alle 16:36 via WEB
La penso come te: dovremmo e/o potremmo con raziocinante scelta, propendere per la buona lezione ricevuta. Ossia, far tesoro delle esperienze purtroppo subite, sfruttarle ponendoci e proponendoci con un atteggiamento più consono e in armonia con il pianeta, il nostro modo di vivere approfittare di un sociale condivisibile e meno virtuale. Tu hai espresso i tuoi dubbi in tal senso, beh....sono anch'io sulla stessa lunghezza d'onda. Non vedo, al contrario di altri, tanta buona volontà in giro. Vedrai che ci sarà un'esplosione di ritorno al passato, fosse anche per la rabbia di ciò che si sia subito. Ciao Spiky, serena serata.
(Rispondi)
 
simona_77rm
simona_77rm il 25/03/20 alle 14:41 via WEB
Io mi auguro che tutto questo stravolgimento porti ad una scelta di vita migliore...Cercheremo di vivere con ritmi più umani e soprattutto con la consapevolezza che, se si fa del male, le conseguenze ricadranno su tutti. Temo però che molti Paesi (i primi che si riprenderanno dall'epidemia) stanno già pensando a come sfruttare "dopo" le condizioni diverse. La Cina ci vorrà conquistare con doni e presenza (protezione) irrinunciabile ormai per noi? Qlc grande Stato pensa forse di trovarsi di fronte ad una conquista facile delle altre nazioni più deboli, fornendo aiuti sempre più fondamentali che ci porteranno a diventare conquista facile per il primo Paese ricco e potente che ci prenderà sotto la sua "benevola protezione"? Non so ancora cosa potrà accadere dopo il coronavirus....Non vorrei che Cina - russia - America (o Paesi arabi etc...) trovino terreno facile per trasformarci in una loro nuova terra di conquista... Vedremo che cosa stanno progettando su di noi questi grandi potenti della finanza ...e della guerra. Ciao Carlo, un abbraccio.
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 25/03/20 alle 16:43 via WEB
Potrebbe anche accadere, la storia insegna. Tuttavia, la domanda è diretta alle nostre scelte personali: avremo o no la voglia, dopo quanto abbiamo dovuto eseguire, di adottare nuovi stili di vita, rispetto assoluto per il pianeta, per il nostro prossimo, per le rinunce che favorirebbero rapporti sociali e familiari più reali e meno virtuali? Buona sera Simona.
(Rispondi)
 
 
 
Vince198
Vince198 il 26/03/20 alle 00:22 via WEB
Certamente potremo trarre indicazioni che, allo stato attuale dei fatti, non possiamo mettere in atto se non con un principio coordinato di azioni di tipo generale, volte a difendere soprattutto le nostre industrie - picole, medie e grandi - che danno il maggior gettito fiscale, oltre che dei lavoratori che le fanno funzionare, cercando di dare a quest'ultimi un sollievo reale in questo periodo così travagliato.
Adesso questo governo dovrebbe mettersi in testa, convintamente e senza tentennamenti, di assumere il ruolo di guida di tutte quelle industrie per come sopra esposto da me bloccate dalla pandemia, aiutandole finanziariamente, cosa che ho letto, stasera, essere caldamente suggerita da uno come Draghi: non dobbiamo perdere tempo e sfondare nel campo del debito pubblico fottendocene di nazioni come l'Olanda che pensa a farsi i fatti suoi capeggiando una specie di sollevazione anti italiana di stati del Nord, altrimenti alla fine della pandemia qui saremo tutti senza ... slip! Afc sta gemntaglia! Oh la Spagna ha già impegnato 115 mld di euro, la Germania 150, noi abbiamo partorito l'ideuzza di impegnarne fino a 50 mld di euro. In un mese il nostro Winston di Volturara Appula, mal consigliato dal chitarrista lagardiano, ha emanato decreti a raffica per correre dietro a questo maledetto virus, non comprendendo che lo deve sopravanzare con corrette attuazioni economiche che ci permetteranno di non vedere una lunghissima fila di industrie portare i libri in tribunale a fine pandemia o che vengano acquistate a prezzi di saldo da tedeschi, francesi, americani..
Ho la sensazione che il suddetto pdc vada troppo a rilento e non so se se ne rende conto o c'è (spero di no) sotto qualcosa, qualche intento di ben più grave.
Un comportamento irresponsabile metterebbe fine ad un futuro non dico roseo per noi cittadini, quanto meno condito da qualche speranza di poter vivere ancora decorosamente, senza inutili eccessi, memori anche degli insegnamenti dei nostri cari che ci hanno preceduto.
Sono francamente preoccupato!
Scusa lo sfogo, provo ad andare a riposare, se riuscirò a farlo. Ciao, Vince ^_____^
(Rispondi)
 
 
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 26/03/20 alle 08:19 via WEB
Dalle cifre esposte in giro dai vari paesi in trincea per contenere il virus e le sue catastrofiche conseguenze in "vite umane", alla fine sono i soldi, i dannati soldi che devono curare un paese distrutto dalla mazzata erculea ricevuta. Purtroppo è così, a parte il fronteggiare il male, c'è da affrontare in tempo utile un economia che fatalmente se ne va a puttane. Allora: fare i tirchi e usare il braccino corto non paga, fare i scialacquatori con tanto danaro e molti rischi nei rivoli che riempiono le tasche dei politici, non mi sembra proprio il caso. Quindi molti soldi sì, ma spesi con l'oculatezza e l'onestà mai riscontrate in questo paese. Tu riterresti che si possa fare? Buona giornata Vince.
(Rispondi) (Vedi gli altri 2 commenti )
 
 
 
 
Vince198
Vince198 il 26/03/20 alle 09:53 via WEB
Personalmente, da non economista, intuisco che se non diamo retta a chi fa da una vita questa professione, uno come Draghi che, per quanto a me risulti essere "addentro" in diverse logge massoniche (ben 5 e forse poco gradito ai 5s che però fanno i voltsagabbana dove loro conviene per tenersi la "cara" cadrega etc.), ha una cultura e un'esperienza che non credo abbia pari in in casa nostra, non saprei a quale santo votarmi/ci.
Ha fatto per 8 anni il pres. Bce tirando se non fuori dal "guano" la nostra economia (quantitative esasing), parimenti mettendola in condizioni di non affogare, aiutandola fattivamente e con essa le solite banche dediche all'accummulo a livello quasi usuraro ebbene, in una situazione come questa dove altri stati spendono molto più di noi e con problemi da covid 19 inferiori ai nostri, non ci sono altre soluzioni come quella prospettata da Draghi.
Lui conosce l'ambiente, sa come trattare con certi stati che ci vorrebbero vedere ridotti allo stato larvale, ergo o ci mettiamo di buzzo buono per preparare il terreno ad una ripresa reale della nostra economia o ci ritroveremo in casa i soliti noti a fare acquisti al prezzo di saldo e noi senza gli slip!
Monti, Cottarelli continuino a parlare, ne hanno facoltà, big Mario al contrario parla poco e molto fa.
Saprà lui cosa fare, dove e come spendere senza strafare. Alla Bce avrà sicuramente "esaminato" p er bene scheletri in altre nazioni.
Sulle furbate della Merkel c'era un interessante link sul sito de Linkiesta datato seppure 2014 ma estremamente chiaro nelle sue finalità, adesso è misteriosamente sparito, da poco tempo. Ho tuttavia, nei miei file, il sunto delle bravate della tedesca che ti propongo per una interessante lettura:
Iniziamo dalla dalla Cassa depositi e prestiti, magnum dei buchi e degli sprechi della politica italiana. L'istituto, controllato per l'80% dal tesoro, emette ogni anni 320 milioni di obbligazioni che il ministero dell'Economia è tenuto a contabilizzare nel debito pubblico. In Germania c'è un carrozzone analogo: Kreditanstalt für Wiederaufbau (la Banca della Ricostruzione). Peccato che la Kfw, sebbene per l'80% in mano al governo federale, non sia tenuta ad attenersi alle regole della Cdp. Nell'ultimo anno, per esempio, ha emesso obbligazioni per 500 miliardi di euro. Cifra monstre che è servito a finanziare una caterva di interventi pubblici ma di cui non c'è alcuna traccia nel debito pubblico della Germania. Un trucco di magia messo a segno dal governo nazionale che, grazie a una leggina ad hoc, ha escluso dal conteggio del deficit "le società pubbliche che coprono la metà dei propri costi con ricavi di mercato".

Nel deficit non v'è nemmeno traccia di tutti i debiti degli enti locali. Qui la magia è fatta dal federalismo. Mentre in Italia i deficit di Regioni, Comuni e Province finiscono nel grande calderone del debito pubblico, i 600 miliardi di buco dei länder tedeschi restano rintanati nei bilanci locali. Il trucchetto ha una dobbia utilità: da una parte facilita la Germania a rimanere sotto il tetto del 3%, dall'altra la Merkel può permettersi di pareggiare i bilancia entro il 2020 anziché, come invece è stato imposto a noi, entro il 2015. Cinque anni di agio in più che evitano alla cancelliera di fare quella carneficina sociale a cui, dall'ex premier Mario Monti in poi, ci hanno abituato i nostri governi.

La Germania bara anche sui tassi che calcolano l'occupazione. Il dato sbandierato dall'Eurostat, che fissa la disoccupazione tedesca al 5%, è infatti truccato. La gabola è semplice: tra gli occupati rientra anche chi ha un "mini job", ovvero un contratto trimestrale da 400 euro al mese e senza alcuna prospettiva di assunzione. Secondo lo studio riportato da ItaliaOggi, dunque, lo scarto tra il 12,7% di disoccupazione italiana e il 5% di quella tedesca la forbice è molto più stretta. Tanto che in molti ricorrono al lavoro nero. Secondo gli economisti tedeschi, 350 miliardi di euro vengono sottratti ogni anno dalle casse dello Stato (circa il 13% della produzione totale).

La Merkel può contare anche sul sistema bancario tedesco che, a differenza di quello italiano, è ancora pubblico. Anche in questo caso il vantaggio è doppio. Dal momento che anche le banche regionali sono pubbliche, anche i crediti inesigibili (circa 637 miliardi, euro più euro meno) vanno a finire sul conto del depito pubblico. Eppure non figurano. Come non figurano i debiti delle banche nazionali. Controllandone circa il 45%, la Merkel può usare il sistema bancario tedesco a suo uso e consumo. Come? Per esempio svendendo i titoli di Stato italiani e ritoccando all'insù lo spread coi Bund. Un giochetto che è servito, guarda un po', a far leva perché Silvio Berlusconi lasciasse Palazzo Chigi. Un uso politico del sistema bancario e della finanza che Bruxelles avrebbe dovuto sanzionare. Come non sanziona mai la Bundesbank ogni qual volta che interviene in prima persona alle aste dei titoli di Stato tedeschi. Non appena i titoli rischiano di finire sul mercato secondario, ecco che la Buba ci mette lo zampino contravvenendo apertamente al trattato di Maastricht.

I ricercatori dell'università di Linz hanno, infine, messo in luce come la Germania se ne infischi del six pack, ovvero il pacchetto di direttive concordate nel 2011 per contenere il rapporto deficit-pil sotto il tetto del 3% il surplus sotto il 6%. Ebbene, di queste direttive Berlino se ne infischia alla grandissima. Tanto che nell'ultimo quinquennio ha tenuto l'avanzo al 7% senza che a Bruxelles nessuno osasse dire alcunché alla Merkel. Finché tirerà quest'aria, la cancelliera non potrà che dormire sonni tranquilli.
Fai tesoro d iquesti dati e, come me, immagino non ti interessi più di tanto seguire bandierine idoelogiche, per lo meno in questo momento, tutto per venir fuori da un pantano sempre più sgradito e sgradevole.
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monellaccio19
monellaccio19 il 26/03/20 alle 10:06 via WEB
AhAhAhAhAhAh!!!!!! A questo punto non mi resta che fornirti le "chiavi" del mio blog!!! Scherzo Vince e mi fa piacere farti da sponda, ovvero, sollecitare considerazioni e opinioni sui problemi attuali e pregnanti il momentaccio che viviamo. Che dirti, su Draghi sono d'accordo, propenderei per una sua discesa in campo affinché la sua lunga esperienza sia messa a disposizione di un paese che nonostante le chiacchiere e i fatti (molto modesti), metta in atto subito misure vigorose e concrete, alla pari degli altri stati che in questo caso, non stanno stringendo i cordoni delle loro borse. Che si proceda, si faccia presto prima che precipiti l'impalcatura principale. Siamo ancora in tempo e i giorni passano in fretta. Grazie Vince, abbi cura di te.
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woodenship
woodenship il 25/03/20 alle 16:07 via WEB
Mi attizza l'idea che tutti finalmente rispettino i parcheggi disabili. Detto questo, permettimi di esprimere un convinto pessimismo:passata l'emergenza virus, ci sarà quella economica e quella psicologica dei patiti della movida, col ritorno delle mamme in SUV che vanno ad accompagnare i pargoli a scuola... Insomma, non è che tutto torni come prima perché è impossibile, però ci sono i presupposti a che vada peggio. Naturalmente a noi tocca sperare lo stesso per il meglio...... Abbraccione.... W....
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monellaccio19
monellaccio19 il 25/03/20 alle 16:39 via WEB
Già, per la serie: nasciamo nudi, umidi e affamati, poi però le cose...peggiorano!!!! E sono d'accordo con te, troppo bella la vita prima del covid-19, affan'cucolo le rinunce, si muore facile, quindi viviamo alla grande a scapito delle buone cose da fare. Bye Sal, serena serata.
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lascrivana
lascrivana il 25/03/20 alle 16:39 via WEB
L'importante è uscirne. Sappiamo bene quanto l'uomo faccia in fretta a dimenticare. L'essere umano non fa mai saputo riconoscere il suo bene, ha conosciuto l'inferno drogandosi, alcolizzandosi, e suicidandosi. Alla fine di questa storia saremo solo più poveri...ma l'importante è esserci. Ciao Carlo
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 25/03/20 alle 17:31 via WEB
Questo è poco, ma sicuro!!!!! Esserci sarà la nostra priorità...a prescindere. Buona sera Laura. Avvertimi quando...sarà...
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Vince198
Vince198 il 25/03/20 alle 19:05 via WEB
Intanto pensiamo ad uscirne in posizione verticale, giusto per iniziare ^____*
Dopo di che per quel che riguarda il tema dei sacrifici (non tanto quelli attinenti propri vizietti) posso dire di essere "nato" in una famiglia dove tutto è stato soppesato con la massima oculatezza. Oggi penso di star bene, tuttavia l'esempio dei miei vecchi non lo scorderò mai, come i ... rimbrotti che mi son preso da giovane quando in qualche circostanza mi sono "allargato" oltre un certo limite. Quel che mi preoccupa fin da oggi e non solo da oggi è la situazione politico-economica, laddove continuano screzi e rivalse mentre la povera gente tira i botti per sbarcare il lunario. Spero, infine, che non prevalga quell' "homo homini lupus" iniziato con Plauto per arrivare attraverso vari filosofi e scrittori, politici fino ai nostri giorni. In quest'ultimo caso mantengo intatte tutte le le mie perplessità, i miei dubbi.
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monellaccio19
monellaccio19 il 25/03/20 alle 20:38 via WEB
Siamo d'accordo Vince, alla base di certe scelte v'è sempre l'educazione, la formazione che abbiamo ricevuto. Non è roba da poco, sono i cardini della società in cui viviamo. Se vengono meno certi valori allora siamo messi male. Non è detto che dopo la buriana si passi a far tesoro delle esperienze, potrebbe anche non accadere e tornare esattamente dove abbiamo lasciato. Molti auspicano il ritorno del rispetto del pianeta, dei rapporti, della solidarietà e tutte quelle buone posizioni che ci riporterebbero a una vita meno compulsiva e più solidale con il prossimo e il pianeta. Mi piacerebbe se andasse così, ma nutro seri dubbi che accada. Buona serata carissimo.
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nina.monamour
nina.monamour il 25/03/20 alle 20:31 via WEB
Non so più cosa dire, oggi è stata una gionata all'insegna della tristezza e della malinconia, sembra un incubo ciò che sta succedendo. Viviamo in un mondo altamente globalizzato e mobile e ne stiamo vedendo le conseguenze, nel Trecento, ci vollero 15 anni perché la peste bubbonica cinese si diffondesse in Europa; nel 1918, l'influenza ci mise molti mesi, oggi la diffusione globale avviene in pochi giorni o poche settimane, adesso anche in America. Quanto sta accadendo dovrebbe essere un campanello d'allarme per il Governo, scusami se non commento questo tuo bel post,ma a quanto leggo è solo utopia pe me, sicuramente capirai il mio stato d'animo, buona serata Carlé.
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 25/03/20 alle 20:39 via WEB
OK, tranquilla, ti avverto confusa e stanca. Abbi una serata tranquilla e serena. Ciao Nina.
(Rispondi)
 
olgy120
olgy120 il 25/03/20 alle 20:45 via WEB
Non credo che questo virus ci migliori,quando tutto sara' finito la gente tornera' a vivere come prima se non peggio.Io sono anziana e vedrete che sara' cosi'!
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 26/03/20 alle 08:00 via WEB
Sì, è possibile che vada così, lo temo anch'io anche se non mi dispiacerebbe tornare indietro per vivere in un mondo e in una società più umana e rispettosa dei valori essenziali e ricchi di rispetto per tutto e per tutti. Buona e serena giornata Olgy.
(Rispondi)
 
mariateresa.savino
mariateresa.savino il 26/03/20 alle 12:27 via WEB
Vorrei poterlo sperare, Carlo... Sarebbe indispensabile una inversione di rotta, ma non sarà facile: troppo ci si è cullati nella falsa panacea che ci ha reso tutto possibile, tutto aperto alle individuali disponibilità, con corredo dei tanti "bisogni" indotti per beneficiare i mercati del mondo. Per ora, speriamo solo di salvarci e non c'è più neppure la speranza che la morte tocchi ai più vecchi.Poi, chi vivrà, vedrà. Tutto qua, per ora e... buon pranzo. Ciao.
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 26/03/20 alle 12:32 via WEB
Non vi sono certezze e ora specialmente, i grossi problemi sono due: virus ed economia. Ci si deve battere su due fronti e sarà durissima. Speriamo bene, anche se mi piacerebbe un passo indietro per il nostro futuro sociale e civile. Buon pranzo Mariateresa.
(Rispondi)
 
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