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« POST...3 X 1NO! NON MI TRAVESTO DA UOMO... »

NELLA NUOVA FATTORIA

Post n°3412 pubblicato il 08 Dicembre 2019 da monellaccio19
 

 

 

Tra la volpe e l'uomo non corre un buon rapporto, certamente non per colpa dell'uomo. La volpe è diffidente, non si relaziona, non attacca e evita sempre l'incontro, a meno che non sia costretta. Eppure risulta, da ricerche effettuate presso antichi siti archeologici, che la volpe sia stata tra i primissimi animali addomesticati, anzi, prima del lupo la volpe aveva confidenza con il genere umano. Nei secoli a venire l'equilibrio è mutato e oggi la volpe non è ritenuta un animale domestico. Tuttavia, con i progressivi cambi climatici e con le temperature sempre più calde, accade che molti animali selvaggi, vuoi per mancanza di cibo e  vuoi per un notevole cambio dell'habitat dove vivono, azzardino sempre più per avere occasioni migliori di sopravvivenza. L'istinto è ciò che conta per una bestia: avere fame, prendere atto delle grosse difficoltà di vivere in posti sempre meno generosi nel fornire cibo, diventa sempre più frequente e la dimostrazione la abbiamo con i vari filmati che giungono da varie parti del mondo. Animali che mai nessuno avrebbe pensato di incrociare nel giardino o in casa addirittura, sono a presentarsi alla ricerca di cibo. Da noi i cinghiali spadroneggiano nelle periferie cittadine, anche nelle grandi città, la loro presenza e ricorrente: gruppi numerosi che pasteggiano alla grande presso i cassonetti della spazzatura. Ma non solo i cinghiali: due orsetti per nulla impauriti stavano nel giardino di una villa in cerca sempre di cibo. Per ora, ovviamente e come dicevo, sono molto interessate le periferie, le case coloniche e tutte le abitazioni isolate e sparse sul territorio. Non c'è da stupirsi quindi che nel Salento, una volpe sia stata trovata nel bagno di una casa: tranquilla e accucciata, era lì e sperava in qualcosa. Non è un caso isolato, poiché sempre nel bel Salento in situazione e posti diversi ma sempre piuttosto isolati, sono comparse altre volpi. Quindi avvenimenti che preoccupano da una parte, ma che ci indicano qualcosa di nuovo: il contesto naturale per tanti animali, sta cambiando lentamente ma inesorabilmente e volpi, cinghiali, procioni, orsi, cervi, cerbiatti e tutto ciò che  boschi e foreste non "tengono" più a bada, emigrano verso centri abitati e al diavolo quel nemico dell'uomo, devono pur mangiare! A questo punto, direi di cominciare a rivedere la situazione strettamente riferita al nuovo orientamento animale: si fa presto a dire selvaggio e umano, quando la fame incalza, sia l'uno che l'altro, sono obbligati a cambiare stile di vita. Quindi in un futuro non lontanissimo, cominciamo a pensare che l'animale domestico o l'animale da cortile, potrà essere anche un ex animale selvaggio. Pertanto, non ci stupiremo se al guinzaglio terremo un lupo, una volpe oppure nella fattoria, altri animali che cambieranno idea sull'inimicizia con l'uomo. E l'uomo, a sua volta, dovrà rispettare questa scelta, provvedere e organizzarsi per convivere senza ricorrere a mezzi poco civili. In Salento, quattro di quelle volpi viste aggirarsi presso case abitate, sono state trovate ammazzate. Per cui, e qui scrive il monellaccio che è contro la caccia e la violenza gratuita sugli animali, faremo tutti casa comune, animali "addomesticati" e pronti a essere integrati, magari anche in città, come animali (ove possibile) da compagnia. Le bestie, basta dar loro da mangiare, diventano amiche. Provare per credere!

 
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Commenti al Post:
lascrivana
lascrivana il 08/12/19 alle 14:24 via WEB
Ha smesso di pensare che l'uva è agra e si sporta in avanti. Poverina, non sapeva che l'uomo è ancora diffidente. Perché le hanno uccise? Buona festa!!
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 08/12/19 alle 17:52 via WEB
Perché non tutti (oggi) sono pronti per aver cura degli animali e aiutarli nel bisogno. Pavento un futuro non molto lontano, quando il fenomeno assumerà proporzioni molto più grandi e difficili. Buona serata mia cara Laura.
(Rispondi)
 
Nuvola_vola
Nuvola_vola il 08/12/19 alle 16:02 via WEB
La penso come te Carlo... Buona domenica.... Un abbraccio
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 08/12/19 alle 17:54 via WEB
Grazie Fran, dovremo essere pronti quando accadrà, non potremo essere stupiti e quindi non prevedere questo genere di "soccorso". Un bella serata carissima Francesca.
(Rispondi)
 
teresinaurgese
teresinaurgese il 08/12/19 alle 17:41 via WEB
Buona giornata e felice festa dell’Immacolata IMMACOLATA CONCEZIONE DI MARIA LA THEOTOKOS MARIA, AURORA DI CRISTO Lei – L’Amata da Dio – Il ponte fra cielo e terra La stella del mattino – L’ancora di salvezza. Lungo tutto il cammino dell’Avvento, mentre andiamo verso il Signore che viene come una luce nella notte, Ella rimane il modello esemplare di come si attende e di come si accoglie il Verbo di Dio. Maria, sua Madre, è come l’aurora che Lo precede, gli fa strada, anzi Lo introduce nella nostra storia. È naturale, quindi, che proprio nella celebrazione dell’Avvento, puntiamo gli occhi su di Lei, immune dal peccato e piena di Grazia fin dal suo concepimento. «Rallegrati, piena di grazia: il Signore è con te» Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola» Quel sì di Maria è la prima entrata di Gesù nella storia e ancora oggi Maria, Madre di Gesù e Madre di tutta la Chiesa e quindi Madre di ognuno di noi, si rivolge a noi dicendo: Abbi il coraggio di osare con Dio! Provaci! Non aver paura di Lui! Abbi il coraggio di rischiare con la fede! Abbi il coraggio di rischiare con la bontà! Abbi il coraggio di rischiare con il cuore puro! Compromettiti con Dio, allora vedrai che proprio con ciò la tua vita diventa ampia ed illuminata, non noiosa, ma piena di infinite sorprese, perché la bontà infinita di Dio non si esaurisce mai! Queste frasi che risuonano nel cuore e infondono Fede e Amore, oggi le facciamo risuonare anche quì e nel cuori di bambini, giovani e adulti perché’ ogni giorno Dio ci lascia liberi di scegliere, liberi ogni giorno di dire il nostro Sì, di trasformare ogni giorno ordinario in qualcosa di straordinario, certi che con Lui la nostra vita sarà piena, bella e sempre degna di essere vissuta. Ringraziamo il Signore per il grande segno della Sua bontà che ci ha donato in Maria, Sua Madre e Madre nostra. Tutti abbiamo sempre da imparare dalla nostra Madre celeste: la sua fede ci invita a guardare al di là delle apparenze e a credere fermamente che le difficoltà quotidiane preparano una primavera che è già iniziata in Cristo Risorto. Al Cuore Immacolato di Maria guardiamo con rinnovata fiducia per lasciarci contagiare dalla sua gioia, che trova la sorgente più profonda nel Signore. Ammiriamo gli splendori della santità di Maria, Vergine prudente e sapiente. Imitiamo i suoi esempi di virtù, Anche noi possiamo lasciarci invadere da Dio, dallo Spirito Santo. Quanto più larga e penetrante sarà questa divina invasione, tanto più ricca e sicura sarà la nostra personalità umana e cristiana, tanto più feconda di successo vero e di beni non illusori sarà la nostra azione. Così è avvenuto nei Santi, per esempio: s. Francesco, S. Pio, S. Giuseppe, S. Antonio e tanti altri. Dove tu entri o Maria, infatti, ottieni la grazia della conversione e santificazione, poiché ogni grazia scorre, attraverso le tue mani, dal cuore dolcissimo di Gesù fino a noi. Non memoria di un Santo: ma la solennità più alta più preziosa di Colei che dei Santi è chiamata Regina. Maria non è mai stata una donna qualunque. Maria passa avanti e cammina sulla testa del serpente e intercede Gesù! Chi ha Maria come madre, ha sempre l’amore di Gesù l’amore di Dio. I Padri della Chiesa d’Oriente, nell’esaltare la Madre di Dio, ave¬vano avuto espressioni che la ponevano al di sopra del peccato origina¬le. L’avevano chiamata: “Intemerata, senza colpa, bellezza dell’innocen¬za, più pura degli Angeli, giglio purissimo, nube più splendida del sole, Immacolata». Si può distinguere la storia sacra dell’umanità in tre tempi: quello anteriore alla venuta del Salvatore o tempo dell’attesa; quello del com¬pimento delle promesse messianiche o della Redenzione; e quello della “pienezza, quando Dio sarà il tutto in tutti (1 Cor. 15, 28). Ebbene Maria è il culmine di quella “Attesa” e ne è insieme il compimento. Se tutto Israele era il Popolo a cui Dio aveva promesso che avrebbe porta¬to il Seme dell’Atteso, Maria fu il fiore di Israele che portò e maturò in sè quel Seme. Infatti, quando venne la pienezza dei tempi, “il Verbo si fece carne”, fatto da donna, da Maria! E dalla Incarnazione, alla Pasqua, alla Pentecoste, all’Assunzione, Maria è divenuta la “Creatura nuova”, il “tipo” di ogni altra creatura e di tutta la Chiesa; e ora in cielo è anche il “compimento anticipato e, quasi, di garanzia, della pienezza di Cristo e di Dio che si realizzerà in ogni anima e in tutta la Chiesa, alla fine dei tempi. https://blog.libero.it/wp/ilvangelonelsecoloventunesimo/wp-content/uploads/sites/16139/2019/12/IMMACOLATA.jpg
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 08/12/19 alle 17:48 via WEB
"E il Dio creatore si fece creatura di Maria". Buona festività e serena serata.
(Rispondi)
 
ambradistelle
ambradistelle il 08/12/19 alle 18:19 via WEB
Buona serata
Buona notte e...
Clicca!
Un abbraccio e un sorriso!!!
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 08/12/19 alle 18:58 via WEB
Grazie "Babbina Natale": Buona serata e buona notte a te. Kiss.
(Rispondi)
 
prolocoserdiana
prolocoserdiana il 09/12/19 alle 07:13 via WEB
Ciao...Saper mettere in armonia i propri bisogni e le proprie capacità, significa aver trovato la fonte più feconda di ricchezze e di felicità. Allegro lunedi, bye Sal
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 09/12/19 alle 07:59 via WEB
Splendida settimana Sal.
(Rispondi)
 
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