Creato da monellaccio19 il 12/10/2010
scampoli, ritagli, frizzi e...lazzi

Area personale

 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
Citazioni nei Blog Amici: 176
 

Ultime visite al Blog

cassetta2monellaccio19hesse_fskotos71Vince198Dott.Ficcagliaapungi1950dr.emmeg1b9DoNnA.SOgniGiornoRingraziodony686NannyalckArianna1921
 
 

Chi puņ scrivere sul blog

Solo l'autore puņ pubblicare messaggi in questo Blog e tutti possono pubblicare commenti.
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 

 

« NELLA NUOVA FATTORIANOI CHE SENZA CICCIGOMMA... »

NO! NON MI TRAVESTO DA UOMO...

Post n°3413 pubblicato il 09 Dicembre 2019 da monellaccio19
 
Foto di monellaccio19

 

 

Spero tanto che ieri, qualcuno si sia sintonizzato su RAI Radio 3 per seguire in diretta il concerto tenuto dal M° direttore Beatrice Venezi, alla testa della "Gioachino Orchestra" che si è tenuto presso il Quirinale. Sono quelle occasioni che purtroppo catturano solo pochi intimi: appassionati e cultori di musica classica e sempre a caccia di manifestazioni musicali con grandi direttori e grandi compositori. Riponevo la speranza in questa occasione, perché avrei voluto tanto che i moltissimi, prevenuti e pregiudizievoli "nemici della donna" Beatrice, si potessero convincere del grande, immenso, talento della nostra direttrice. La Venezi ha 29 anni, è nata a  Lucca e a sette anni ha cominciato a suonare il pianoforte. A 22 si è diplomata al Conservatorio "G. Verdi" di Milano e da allora, la sua formazione musicale ha avuto i suoi mentori preziosi e valenti tra le figure molto note ai musiconomi e agli appassionati. Grande direttrice internazionale, grandi teatri in giro per il mondo, stimata e apprezzata dappertutto, Beatrice è vittima purtroppo, del classico e tipico pregiudizio all'italiana. "Ma come? Una donna che dirige sul podio una grande orchestra lirico/sinfonica? E perché indossa abiti molto chic,  sontuosi  e femminili?". Questa la grande barriera dell'ignoranza popolare, questo il muro da sgretolare in questo paese che non riesce a scrollarsi di dosso, questo gravoso e sprovveduto modo di giudicare e di valutare una donna che voglia fare qualcosa di prettamente maschile! Eppure non mancano le occasioni, non nasce oggi la brava Venezi, almeno chi mette in dubbio ma solo per mero pregiudizio le sue qualità talentuose, si faccia carico di ascoltarla, si metta di buzzo buono e giudichi la professione della nostra e molto ambita all'estero, Beatrice. Sui social riesce a smuovere i giovani, li porta all'educazione dell'ascolto, alla scoperta della musica classica con riferimenti anche al pop, insomma una grande e potenziale risorsa artistica che da buon profeta in patria, non trova per spregevole pregiudizio la giusta riconoscenza. Ai tanti detrattori non va giù che vesta al femminile e che ci tenga alla sua femminilità: lei è stata chiara sin dall'inizio della sua carriera. "Non scenderò a patti su questo piano, non sono barattabile perché la mia femminilità nulla ha a che vedere con la mia professione". Dirigere oggi è solo mantenere una forma ormai stabilizzata su abiti tipici e indicati per l'uomo che sale sul podio. Anche sul nome, su come appellarla, Beatrice non ha riserve: "Direttora, direttrice, maestro, maestra, perché sottolinere il genere?". Concludo con sottolineare il verbo sperare: smettetela con le riserve da meschini poveracci incapaci di guardare con occhi liberi da ogni sorta di prevenzione, abituatevi a recepire le professioni delle donne solo per il loro lavoro, per come lo svolgono e per come il talento concede loro di manifestarlo. Scoprirete grandi donne anche migliori di certi uomini grandi!

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
Vai alla Home Page del blog
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963