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UN CAMBIO EPOCALE

Post n°2737 pubblicato il 28 Gennaio 2018 da monellaccio19
 

Risultati immagini per preghiera del Pater Noster

 

Tanto tuonò che piovve! Se ne parla da tanto: teologi, clericali, laici e quanti abbiano studiato i testi sacri, da tempo esortavano a cambiare quella parte del "Padre Nostro". Una preghiera fondamentale per i cristiani cattolici, una preghiera che Gesù ha espresso per primo e che nei secoli dei secoli, è divenuta la base del cristianesimo: in poche righe c'è tutta la fede, la devozione, la gloria e la lode che si deve a Dio Padre Onnipotente. "...Non indurci in tentazione..." è questo il punto messo in discussione. Come può Dio indurci in tentazione? Perché Nostro Padre dovrebbe tentarci a peccare? Biblisti famosi, teologi molto preparati indicavano la "nota stonata" che poi non passava inosservata. Non è Dio che ci suggerisce il peccato ma il demonio, è Dio quindi che aiuta a uscire dal peccato, è LUI che ci tende la mano per venirne fuori. Finalmente ora si cambia e Papa Francesco non si smentisce con le sue scelte; sono passati tanti Papi, eppure nessuno ha mai preso in considerazione il passo molto noto e discusso non solo in seno alla Chiesa ma anche fuori: quanti fedeli e credenti, recitando il Padre Nostro, avvertivano un senso di disagio per la "provocazione" fuori luogo? Diciamo che i Papi che abbiano preceduto Francesco, non hanno forse voluto toccare la sacra preghiera, hanno avuto timore e si saranno detti: "Chi siamo noi per cambiare una preghiera espressa da Gesù Cristo?". Monsignor Galantino ha dato la buona notizia facendo notare che: "La questione del Padre Nostro non era all’attenzione solo dei vescovi italiani, ma anche di altri episcopati”. Pertanto teniamo presente che quel improvvido "Non indurci in tentazione" viene sostituito con un consono e rispettoso "Non abbandonarci alla tentazione". E' stabilito, è giusto e Gesù non se ne avrà a male. Il tempo è galantuomo e conta solo la fede, anche nelle forme espressive delle nostre preghiere.


 
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Commenti al Post:
fataeli_2010
fataeli_2010 il 28/01/18 alle 11:35 via WEB
Ciao Carlo serena domenica....Un abbraccio fortissimo :)
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 28/01/18 alle 12:04 via WEB
Splendida domenica Elyna. Un bacione.
(Rispondi)
 
ambradistelle
ambradistelle il 28/01/18 alle 11:43 via WEB
Buona domenica e...
clicca!!
Smacketeeeeeeee
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 28/01/18 alle 12:05 via WEB
Grazie cara, un affettuoso abbraccio. Kiss.
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
ALDO il 28/01/18 alle 12:44 via WEB
E' proprio vero. La frase “Non ci indurre in tentazione” trasmette l’idea di un Dio che stimola al male. In realtà, con la traduzione Cei della Bibbia approvata 10 anni fa (2008), si è già optato per “Non abbandonarci alla tentazione”. La modifica è avvenuta perché oggi il verbo “indurre” esprime una volontà positiva, ossia condurre verso, mentre l’originale greco ha una sfumatura concessiva, ossia non lasciare entrare. Con la nuova traduzione si palesa la richiesta di essere preservati dalla tentazione ma anche di essere soccorsi quando la tentazione giunge.
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 28/01/18 alle 17:43 via WEB
Proprio così, sappiamo tutti come "interpretare" le sacre scritture sia un lavoro difficile: non solo c'era da tradurrle, ma anche da intepretarle. Francia e Olanda, è già da un po' che hanno proceduto con l'opportuna correzione rendendo più elastica e chiara la frase. Ora anche noi possiamo "ufficialmente" passare al "...non abbandonarci..." che è decisamente più pertinente al contesto della preghiera del "Padre Nostro".
(Rispondi)
 
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
ALDO il 29/01/18 alle 09:56 via WEB
Esatto. Gesù nacque a Betlemme, nella provincia romana della Giudea (oggi in Cisgiordania) e visse a Nazaret, in Galilea (oggi in Israele). E in queste zone al tempo si parlava l'aramaico, una lingua di ceppo semitico (come l’ebraico) al tempo molto diffusa in tutta la Palestina, ma che oggi è ancora usato soltanto in alcuni villaggi della Siria.
(Rispondi)
 
 
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 29/01/18 alle 10:30 via WEB
Tutte le scritture bibliche hanno subito nel tempo il problema delle traduzioni e delle intepretazioni. Non basta prendere un etimo, un verbo tradurlo e via. E' necessario intepretare parola per parola tenendo conto del contesto. A voler mettere mano, ancora oggi, si procederebbe con le "correzioni". Ciao Aldo.
(Rispondi)
 
e_d_e_l_w_e_i_s_s
e_d_e_l_w_e_i_s_s il 28/01/18 alle 14:53 via WEB
Da scettica quale sono di fronte a un argomento tanto delicato quanto personale mi chiedo se: "una preghiera che Gesù ha espresso per primo e (durata) nei secoli dei secoli" ma che ai fedeli in quel passaggio crea un senso di disagio perchè recitarla? Voglio dire: se a me una cosa, qualsiasi essa sia mi crea disagio mi pongo un perchè e cerco una risposta. Non è mai bene prendere per oro colato nulla.
Immagino però che per il devoto subentri la fede con i suoi misteri.
Vedi, i cambiamenti sostanziali nella Chiesa sarebbero ciò di cui andarne fieri, ma hanno tempi biblici, nelle cose di marginale rilevanza basta solo un po' di linguistica ma il concetto non cambia.
Buona domenica, Carlo. :)
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 28/01/18 alle 17:49 via WEB
Capisico la tua perplessità, ma per noi la preghiera (specie il Padre Nostro) di tradizione, canonica e ricorrente nel tempo, andava bene così, il Signore sa benissimo il senso e nel suo contesto generale, andava comunque bene nonostante il passo stridente, riconosciuto da tutti. Olande e Francia già da qualche anno avevano proceduto con la correzzione più opportuna. Noi arriviamo adesso (ufficilamente) e se ne parlava ufficiosamente da molto tempo. Buona sera Elena.
(Rispondi)
 
maraciccia
maraciccia il 28/01/18 alle 17:32 via WEB
Ci ho pensato tante volte..era proprio ora che qualcuno spiegasse..e cambiasse.
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 28/01/18 alle 17:38 via WEB
Un dettaglio che non passa inosservato. I tempi sono...biblici, ci è voluto un bel po', ma la chiesa non ha fretta. Una bella serata Mara.
(Rispondi)
 
lascrivana
lascrivana il 28/01/18 alle 18:25 via WEB
Ho sempre interpretato questa frase come una suplica a rendermi forte per essere in grado di resistere alle tentazioni. Mai avuto dubbi su questo. Bisogna vivere con intelligenza ... Diceva il giudice di forum; e io ci ho provato. Baci
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 28/01/18 alle 18:30 via WEB
L'interpretazione aldilà della traduzione, è importante. Tuh ai interpretato a modo tuo e non hai sbagliato. Buona sera Laura. Kiss.
(Rispondi)
 
Spiky03
Spiky03 il 28/01/18 alle 18:42 via WEB
Anch'io la penso come lascrivana, però devo ammettere che questa modifica è la forma corretta. Buona serata caro monel.
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 28/01/18 alle 19:37 via WEB
Il "Padre Nostro" per chi lo recita con fede, non ha mai creato problemi, si trattava di procedere più per la forma che la sostanza. In realtà spesso gli studiosi biblici i teologi, hanno incontrato punti che per la traduzione dal greco e l'interpretazione, ove vi fosse la necessità di un intervento. Ripeto, nulla di fondamentale, ma solo per una corretta forma linguistica. Bella fine serata Spiky.
(Rispondi)
 
g1b9
g1b9 il 28/01/18 alle 19:15 via WEB
"Fai che non indugiamo nelle tentazioni." Così io ho sempre inteso questo momento del Pater Noster, immaginando Dio attento a noi, che ci sollecita a a non seguire il diavolo. Chi non è cosciente del peccato? Io penso che ogni cristiano lo sia ed è proprio in quel momento di coscienza che Dio si fa sentire.Non sarà facile cambiare per chi recita questa preghiera da sempre.
Buona serata Carlo.
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 28/01/18 alle 19:40 via WEB
Infatti, tutto basato su traduzione e interpretazione. "Indugiare" va bene come "Non abbandonarci...", per cui l'intervento definitivo è solo formale per rendere un senso logico e univoco alla preghiara. Ciao Giovanna, una dolce serata.
(Rispondi)
 
aldogiorno
aldogiorno il 28/01/18 alle 22:04 via WEB
CIAO CARLO. COMPLIMENTI PER IL POST. UN BUON INI<IO SETTIMANA ED UN CARO SAUTO ALDO.
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 29/01/18 alle 07:58 via WEB
Buon inizio settimana Aldo.
(Rispondi)
 
channelfy
channelfy il 29/01/18 alle 06:52 via WEB
Giusto...Buongiorno..felicissima settimana Francesca.
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 29/01/18 alle 07:59 via WEB
Grazie, buon giorno cara.
(Rispondi)
 
nina.monamour
nina.monamour il 29/01/18 alle 09:52 via WEB
Tu stesso ti sei dato la risposta ed è giusto così, conta la fede anche nelle forme espressive delle preghiere. Una serena e gioiosa nuova settimana Carlé.
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 29/01/18 alle 10:31 via WEB
Non potrebbe essere altrimenti. Buon inizio di settimana Nina, buon lavoro.
(Rispondi)
 
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