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« "O LORO O NOI"...ALLORA VOI !SILENZIO...SI VIAGGIA! »

FRATELLI D'ITALIA...L'ITALIA SI DESTA?

Post n°1868 pubblicato il 03 Ottobre 2016 da monellaccio19
 

Risultati immagini per italia 25 anni fa

 

Fa impressione vedere il nostro tricolore così frastagliato: sembrerebbe inaridito come terra arsa dalla siccità, oppure potrebbe essersi ridotto così a causa degli italiani che esso oggi rappresenta. Un mutamento visibile e indiscutibile è avvenuto in poco oltre vent'anni e andando indietro con la memoria, noteremmo tutti come da allora siamo cambiati sul piano sociale, civile e politico. E tanto siamo stati travolti dagli avvenimenti di quest'ultimo ventennio che molti si pongono domande per trovare le giuste risposte, mentre altri che sono stati "massacrati" dall'improvvisa e determinante indigenza, pensano solo ad una causa per avere subito un capro espiatorio pronto da condannare e punire: l'ultimo governo e il suo presidente. Invece, riflettendo e ripercorrendo a ritroso il percorso che tutti abbiamo fatto, ci rendiamo conto che sono facilmente individuabili le cause che oggi pesano sulla nostra pelle, ci soverchiano togliendoci quasi il respiro e inducendo molti di noi alla disperazione. Non possiamo scordare che entrando nel mondo globalizzato, abbiamo accettato l'invasione di prodotti (oggi quasi tutto) che provenendo da nazioni dove il lavoro costava meno della metà di quanto costasse da noi, abbiamo indirettamente ucciso la nostra produzione industriale e parte della nostra economia: invece di spendere per noi stessi, abbiamo cominciato a dare soldi agli altri paesi come Cina e co. Certo a scapito della qualità del prodotto, ma se all'inizio tutta sta qualità ci premeva averla anche a scapito di un prezzo più alto, col passar degli anni, abbiamo pensato più a risparmiare sui prezzi fregandocene della qualità. Abbiamo subito (e ancora subiamo) le follie delle banche che si sono attivate grazie alle leggi permissive, per trattare titoli e azioni tossiche scodellando fregature madornali ai piccoli e medi risparmiatori che coinvolti dal grande "patatrac", hanno pagato perdite piuttosto congrue: i loro risparmi di una vita andati in fumo. E poi, ciliegina sulla torta, la grande e anelata Europa, la immensa comunità che avrebbe raccolto una trentina di stati del vecchio continente, per farne una sola nazione unita e univoca, sotto tutti i profili: politici, sociali ed economici. Una "cifra" che ci avrebbe pilotato verso la serenità, il benessere e il quieto vivere. Tutto se fosse andato come promesso, in realtà siamo caduti in una trappola mortale dove un grosso boa ci stringe nelle sue spire e ci conduce alla morte per asfissia. Burocrati impassibili e cocciuti, lacci e laccioli da impedire ogni genere di iniziativa singola, leggi fatte per proteggere i più potenti e affossare tutti gli altri. Insomma, tutte buone ragioni per far maturare in Italia grosse, insostenibile perdite di lavoro: nell'industria, nel commercio perché solo le grandi superfici mantengono il passo, mentre tutte le altre attività hanno chiuso o sono solo gestiti e sostenuti dalle grandi "griffes". Stipendi non più protetti, lavoro non più garantito, aumento fallimentare del precariato, politiche improvvisate e poco coerenti, una strage inaudita e mai sopportata: dal dopoguerra una crisi di questa portata, non si era mai vista. Sulla scorta di queste iatture a ripetizione, la nostra vita è cambiata: difficile per i giovani sistemarsi, mettere su famiglia, trovare lavoro diventa una chimera, le leggi nel frattempo non supportano chi ha bisogno per la pigrizia dei politici, per la loro inadeguatezza e la poca capacità di legiferare. Questa è la storia dell'Italia in poco più di vent'anni trascorsi tra frizzi e lazzi, tra un Berlusconi desideroso di incrementare capitali, frequenze radio/tv, di proteggersi dai processi e fare la vita del grande "tombeur de femmes"; "comunisti" che solo per stare al governo avrebbero fatto carte false per poi portarci verso il fondo (leggi Prodi e D'Alema) e via via, un'altalena di personaggi come D'amato che si permise senza che fosse giustiziato sul posto, di appropriarsi indebitamente e a notte fonda di un venerdì, del 6 per mille dai nostri conti correnti. Insomma, pensate a come sia precipitata l'Italia in questi ultimi anni, cercate di individuare come si sia sviluppata questa situazione che oggi patiamo e paghiamo a caro prezzo e smettiamola di dare le colpe all'ultimo arrivato. Se non si cambia, se non si da una forte sterzata alla situazione che ci trasciniamo stancamente da decenni e decenni, non ne verremo mai fuori...né "cogliuni", né con gli altri". Meditate!

 
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Commenti al Post:
lascrivana
lascrivana il 03/10/16 alle 08:10 via WEB
E come? L'Italia non è più degli Italiani, ma di tutti coloro che ne fanno parte. E' più facile trovare un madre in Italy nei negozi cinesi, che in quelli italiani. Il madre in china, è presente da molti anni. Il problema non è l'etichetta, ma il sistema aviarato che gestisce le nostre economie. Ciao Carlo. Xoxo
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 03/10/16 alle 10:56 via WEB
Appunto, hai messo il dito in una delle tante piaghe che presenta il corpo di questo nostro paese. Insomma, siamo tutti capaci di elencare perfettamente tutti i mali che ci affliggono, sappiamo anche azzardare indicando che la colpa è di Renzi ben sapendo che vi sono responsabilità sparse nel tempo e continuiamo a lamentarci fasciandoci la testa. La soluzione a quanto leggo in giro, sembrerebbe essere quella di lasciare le cose come stanno e aspettare la fatina dai peli turchini che ci rimetta in sesto e ci dia il benessere un tanto al kilo. Abbiamo la possibilità di cambiare pagina con il referendum, perché non provare? Perché non credere che possa accadere qualcosa? Mal che vada potrà mai andare peggio di come stiamo? O dobbiamo credere tutti alla campagna del NO che ci confonde le idee con i colpi di stato, ci spaventa con la deriva dittatoriale perché vogliono lasciare tutto come prima? Buon giorno Laura.
(Rispondi)
 
 
 
lascrivana
lascrivana il 03/10/16 alle 11:19 via WEB
E quindi io che voto? L'Italia confonde.
(Rispondi)
 
 
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 03/10/16 alle 11:23 via WEB
Mi permetto suggerire il SI al referendum. Ma ti pregherei nel contempo di entrare nel merito e comprendere esattamente a cosa andiamo incontro. Ecco, prendere coscienza di questo quesito referendario è importante perché è una scelta che viene offerta ora e chissà quando si potrà riparlarne. Insomma, vincendo il NO si spegnerebbe la piccola lucina che potrebbe portarci fuori dal tunnel. Ragiona e renditi conto da sola.
(Rispondi)
 
divinacreatura59
divinacreatura59 il 03/10/16 alle 08:57 via WEB
Di certo lo sfacelo non si è creato da un giorno all'altro.Si sono accumulati decenni di mal governo e queste sono le conseguenze:l'italia allo sbando.Cmq Renzi ha messo la ciliegina sulla torta.Come riparare a tutto questo non saprei,non sono una statista.Ci aspettiamo di certo che cambi qualcosa perchè in tutti i settori non va niente bene.Buona giornata Carlè da Divy.
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monellaccio19
monellaccio19 il 03/10/16 alle 11:06 via WEB
Stiamo ancora peggio e siamo così pigri da non voler nemmeno fare analisi come ho tentato di fare io. Ci sbrighiamo subito indicando Renzi come ciliegina che si diverta a peggiorare i nostri problemi! Renzi sta solo tentando di tirarci fuori e ha indicato una strada che si può condividere o no. Basta riflettere un po' meglio: per cambiare questo paese che mai nessuno è stato capace di fare, ci vuole una profonda sterzata, una virata tale da cambiare ciò che ci impedisce di uscire dal pantano. Quelli del no, non vogliono cambiare nulla per conservare le loro poltrone e i loro privilegi. Per farlo stanno spaventando tutti con le chiacchiere della dittatura, la mancanza di democrazia e la deriva di uno stato non più omogeneo. Allora, il tentativo merita attenzione e dire SI al referendum ci aiuterebbe a venirne fuori una volta per sempre da questa situazione. Mal che vada, non accadrà nulla di quanto sperato e resteremo per decenni ancora con questo stato di cose. Rifletti. Buona giornata Divy.
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ranocchia56
ranocchia56 il 03/10/16 alle 09:51 via WEB
Dare la colpa all'ultimo arrivato in tutte le cose è sempre stato scontato perché la gente pensa sempre: "Ha detto che avrebbe cambiato tutto, sapeva della situazione precaria che c'era e ci ha portati ancora di più alla rovina". Questo è il pensiero che inevitabilmente tutti fanno, il discorso da fare è a monte, quando per anni e anni i governi che c'erano hanno speso e speso facendo debiti enormi e si sono visti costretti per motivi politici a entrare nell'Unione Europea. Ma dico cosa sono gli italiani che governano, così scemi da non capire che l'ingresso nella Comunità Europea con l'Euro e "capobanda" la Germania sarebbe stata la fine per noi? No perché se è così, allora mettiamo al governo dei bambini di cinque anni che capiscono sicuramente che dopo aver pagato un prezzo esagerato nella Seconda Guerra Mondiale, non ci sarebbe stato sicuramente da fidarsi di chi ci ha distrutto già una volta! Lo hanno fatto perché costretti o per avidità di potere e soldi, lo hanno fatto e basta e ci hanno rovinato per sempre! L'apertura al commercio asiatico poi, ma cosa avrebbe potuto portarci di vantaggio? Regalare i nostri prodotti di prima qualità a chi ci da in cambio solo spazzatura, ma dov'è il risparmio se qualunque cosa si acquista è di scarto alla grande! Mi chiedevo anch'io nei giorno scorsi come in solo venti anni siamo potuti arrivare a una situazione tragica come questa, ma è così, è inutile cercare il colpevole fra quelli che ci sono ora, i colpevoli sono moltissimi e solo un cambio radicale di rotta potrà servire a tirarci fuori da questa situazione. No, non sarà semplice, dovremo di nuovo passare un altro "dopoguerra" forse anche peggiore, tornare alla normalità o quasi si po' come hanno fatto e stanno facendo altri Paesi, ma ci vorrà tempo, e persone decise veramente a cambiare tutto. Le scelte sono due: o restare a guardare e vendere e distruggere il nostro Paese e noi stessi o tornare ad essere un popolo indipendente che ha una dignità. Buona giornata.
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monellaccio19
monellaccio19 il 03/10/16 alle 11:16 via WEB
Poiché io condivido quanto dici, la soluzione è semplice: votare SI al referendum e tentare la svolata epocale. Una svolta che se andasse in porto potrebbe risolvere la governabilità di questo paese per un'intera legislatura. Dobbiamo farlo per non pentirci dopo, non accadrà nulla di ciò che dicono i propagandisti del NO, sanno di perdere diritti, privilegi e poltrone. Uno governo, qualunque esso sia, ha bisogno di governare senza essere ostaggio di partitini che pretendono di essere equiparati alla maggioranza.In democrazia chi vince governa e chi perde sta all'opposizione vigilando e non chiedendo di essere partecipe alle scelte politiche del governo nominato dall'elettorato. Perciò non vogliono cambiare quelli della vecchia nomenclatura, sanno che per loro non ci sarebbe più pane e niente più cadute di governo togliendo appoggi promessi. Insomma, dobbiamo tuffarci sul SI altrimenti non prenderemo più nessun treno per decenni e dovremo tenerci tutto come ora. Ma non è ciò che abbiamo sempre riconosciuto sbagliato? Buon lavoro Rosa.
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gabbiano642014
gabbiano642014 il 03/10/16 alle 10:35 via WEB
Mio caro l'Italia si può paragonare ad una grande impresa, dove nelle proprie frontiere deve forse rivisitare la propria organizzazione.Bisogna rivedere i principi organizzativi su cui si basa e poi iniziare un'innovazione.L'obiettivo è proprio nella conoscenza valorizzare i nostri prodotti.Però nel restyling è fondamentale il fattore umano,bisogna comunicare e rendere gli individui parte integrante della società con valide innovazioni politiche,giudiziarie,amministrative e culturali...
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monellaccio19
monellaccio19 il 03/10/16 alle 11:29 via WEB
Io tento di fare ragionamenti semplici e pratici: abbiamo una situazione grave, viviamo momenti drammatici che tutti riconosciamo. A prescindere da colpe e responsabilità, oggi per poter cambiare e dare una svola a chi dovremmo rivolgerci? Chi potrebbe politicamente tentare una strada per condurci fuori dalla palude? fammi un nome o indicami una soluzione. In realtà il referendum è attualmente una indicazione interessante e unica: c'è da dare una sterzata violenta e determinata senza cincischiare come si fa da decenni per tutto. Possibile che siamo in grado di riconoscere tutto ciò che non va e poi non riusciamo a capire dove sia il grande inganno? Dobbiamo solo avere coraggio a dire SI al referendum, abbiamo una grossa possibilità e farsela sfuggire potremmo pagarla cara. Tanto, cosa potrebbe mai accadere di peggio? Che esperienza negativa sarà mai? Credi veramente che possa esserci una deriva dittatoriale????
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gabbiano642014
gabbiano642014 il 03/10/16 alle 10:38 via WEB
I Fratelli d'Italia godono di una alta proprietà intellettuale basta applicarla..Buona giornata :)
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monellaccio19
monellaccio19 il 03/10/16 alle 11:32 via WEB
Brava Patty, io conto sulle possibilità intellettive degli italiani. Se evitano le sirene che cantano per conservare poltrone e privilegi, la vecchia nomenclatura per parlar chiaro, e si applicano a fare discorsi semplici e pratici, beh sarei soddisfatto. Una serena giornata mia cara.
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geishaxcaso
geishaxcaso il 03/10/16 alle 10:53 via WEB
analisi impeccabile Carlo, non fa una piega, oserei dire purtroppo :( Buona giornata!
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monellaccio19
monellaccio19 il 03/10/16 alle 11:34 via WEB
Cara Marina, con i purtroppo, i se, i ma e le paure, non andremo da nessuna parte. Ragionare lucidamente ci farà capire esattamente come siamo messi e quali potrebbero essere le soluzioni.Non ci vuol molto, ci si arriva subito. SI al referendum. Buona giornata Ghes.
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g1b9
g1b9 il 03/10/16 alle 11:02 via WEB
Hai sentito stamattina gli ultimi dati Istat? Renzi ci prova, ma non ha nè i mezzi , nè le capacità per portarci fuori da questa stagnazione, perchè non procede ancora a colpi di decreti? Perchè sa di non avere più il consenso, aldilà del risultato del referendum. Io medito , studio e faccio i conti. In questo paese non quadra nulla. Ed ora perde pure tempo prezioso pensando solo al referendum-
Buona giornata!
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monellaccio19
monellaccio19 il 03/10/16 alle 11:37 via WEB
Mi permetto ancora una volta evitare il confronto con te. Sei ferma sulle tue posizioni anche se ciò che dici si riferisce a situazioni che conosciamo tutti, non ho ancora capito quali siano le tue posizioni per un futuro a breve e medio tempo. Insomma, cara Giovanna, come, con chi e in che modo potremo venire fuori dalla palude? Splendida giornata mia cara.
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psicologiaforense
psicologiaforense il 03/10/16 alle 11:37 via WEB
Bello! Dimostri ancora una volta, carissimo Carlo, di conoscere gli ingredienti, per scrivere un post semplice, diretto, efficace, interessante.
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 03/10/16 alle 11:44 via WEB
Non è importante ciò che ho scritto mia cara. Sono interessanti i vostri commenti e le mie repliche. Tutto verte sul Referendum e confrontarsi dialetticamente, discuterne, mi sembra un buon modo per regolarsi, per apprendere e comprendere quale possa essere la strada da intraprendere. Questo è un tema vitale secondo me, il nostro futuro dipenderà molto dall'esisto referendario e sono in gioco molti interessi: quelli dei politici e quelli della gente.
(Rispondi)
 
maraciccia
maraciccia il 03/10/16 alle 13:54 via WEB
Carissimo..io non condanno Renzi per il pregresso..lo condanno per quello che ha fatto e sta facendo lui..sulla pelle dei piu' deboli e non dei forti. Ma Renzi non cadrà per la mia condanna (non conto niente), renzi cadrà perchè chi lo ha messo lì non lo vuole più! E ti assicuro che non sono stata io..e nemmeno gli italiani!! Lo hanno già fatto fuori! E L'America ora a da pensare alle sue elezioni. Posso anche sbagliare previsioni, ma Renzi conta come il due di briscola.
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monellaccio19
monellaccio19 il 03/10/16 alle 17:39 via WEB
Sono contrari a Renzi tutti coloro che siano stati "toccati" fatalmente dalle sue disposizioni di legge. Il resto (Il peggio) l'ha fatto l'opposizione con sua la propaganda politica. Va bene, come spesso ho detto, nella politica si sceglie il meno peggio e alla luce di quel che si può valutare in giro, non vedo nessuno che ad oggi, abbia mai fatto niente di meglio. Ne sono passati 63 di governi in settant'anni. Non mi sembra una media esaltante. Io sono stufo e andrò per la mia scelta pronto a riconoscere il mio eventuale errore. Staremo a vedere quale sarà la soluzione alternativa alla mia scelta, ovvero, quale strada percorreremo se vinceranno i NO.
(Rispondi)
 
 
 
maraciccia
maraciccia il 04/10/16 alle 11:43 via WEB
Carlo, son contrari a Renzi quelli che sono contro le Banche, (Boschi docet), tutti gli insegnanti costretti a emigrare dall'oggi al domani in altri siti, tutti quei lavoratori che non hanno più sicurezza e si son visti togliere qulla che avevano, i precari e i disoccupati che tali son rimasti, quelli che lavorano in nero, e son sempre più, quelli che non arrivano a fine mese, e chi deve andare in pensione pensando al "prestito bancario", e son contraria io, che anche memore delle parole del mio amico Giacomo Alpini, fiorentino pure lui, che a suo tempo mi disse, "non ti fidare di Renzi, l'ho come sindaco.., ma .."..e le sue parole dovrebbero essere ancora scritte nel suo blog. Qui, su Libero. Giacomo non c'è più, ma qualcosina me lo ha insegnato.
(Rispondi)
 
 
 
 
maraciccia
maraciccia il 04/10/16 alle 11:44 via WEB
post scriptum. ..ho dimenticato la Merkel e Holland!
(Rispondi) (Vedi gli altri 1 commenti )
 
 
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 04/10/16 alle 12:33 via WEB
Li ho citati io nel post: indirettamente parlando di cattiva Europa. Buon pranzo mia cara.
(Rispondi)
 
 
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 04/10/16 alle 12:32 via WEB
Se mi permetti, il punto che io mettevo in evidenza, è proprio quello che tu indichi: tutto è accaduto nel tempo prima di Renzi, nessuna responsabilità diretta perché precedente alla sua nomina. Lui ha dovuto mettere pezze dappertutto e come sempre accade, chi viene toccato sulla sua pelle si ribella. Il celere "Not in my backyard", resta sempre ben azzeccato. Fai quello che devi ma no nel mio giardino...a me non rompere le scatole! Questo siamo: scattano i concorsi, gli insegnanti cominciano a sistemarsi e subito scattano quelli che l'insegnamento lo vogliono all'angolo di cassa. Una mia nipote ha lezioni a Catania una volta alla settimana: ebbene, lei parte da Bari raggiunge Catania fa le lezioni e torna a casa. Come la mettiamo???? Intanto arrangia e poi si vedrà! Comunque giusto per capirsi, io nel post ho elencato le cause della cattiva politica di decenni e decenni. IL referendum non è per premiare Renzi o meno, lui non durerà in eterno, il SI serve a cambiare la storia di questo paese. Chiunque governerà non avrà più scuse: o fa bene oppure non sarà rivotato lui e il suo partito.
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e_d_e_l_w_e_i_s_s
e_d_e_l_w_e_i_s_s il 03/10/16 alle 16:27 via WEB
no, l'Italia è diventata la bella addormentata. nessun principe all'orizzonte che possa ri_svegliarla. qualcuno ci prova, promette, s'impegna, corre qua e là, si veste di ottimismo e propone, magari attingendo anche da passate e controverse legislature: il ponte sullo stretto non è farina di questo sacco, le pensioni neppure...insomma ci si arrabatta come meglio si può. e infatti, mai come all'antivigilia del referendum Amatrice non è stata abbandonata e dimenticata come altre zone in cui calamità simili s'abbatterono.
comunque sia diamogli atto che a parole il cambiamento è lì a portata di *sì*...Carlo, giuro che se mai avrai ragione su di lui, mi inginocchierò davanti al tuo blog...credimi sulla parola ^___* un sorriso e buonissimo pomeriggio! ciaoooo
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 03/10/16 alle 17:43 via WEB
Comprendo la tua posizione e ne prendo atto.Come spesso ho detto, nella politica si sceglie il meno peggio e alla luce di quel che si può valutare in giro, non vedo nessuno che ad oggi, abbia mai fatto niente di meglio. Ne sono passati 63 di governi in settant'anni. Non mi sembra una media esaltante. Io sono stufo e andrò per la mia scelta pronto a riconoscere il mio eventuale errore. Staremo a vedere quale sarà la soluzione alternativa alla mia scelta, ovvero, quale strada percorreremo se vinceranno i NO. Pertanto, io e te stiamo prendendo un impegno e lo manterremo nel riconoscere i nostri errori eventuali. Conosco te e tu conosci me, Entrambe persone serie e specchiate. Buona serata Elena.
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nina.monamour
nina.monamour il 03/10/16 alle 20:09 via WEB
Sono fiera di essere italiana e mi dispiace molto che in Italia non ci sia un forte patriottismo. Non sono mai stata d'accordo sull'entrata dell'Italia nella Comunità Europea, l'Italia doveva rimanere con una sua propria moneta e rafforzare il suo piano ecomonico e legislativo e valorizzare il proprio patrimonio che non ha eguali nel mondo. Credo che adesso sia un pò tardi e molti italiani trattano la politica come se fosse una tifoseria calcistica, votano sempre per gli stessi partiti basandosi sull'ideologia o sulle promesse anzichè valutare i fatti oggettivi. Un'espressione tipicamente italiana la dice lunga in proposito, "per partito preso", stante a significare che una volta aderito ad un "partito" non lo si molla più. E' un'espressione che solitamente indica qualcuno che non è disposto a ragionare, che vuole avere ragione ad ogni costo, anche a dispetto di evidenti prove contrarie. Ecco, il problema è quello, troppi italiani votano "per partito preso". Sereno inizio di settimana Carlé.
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monellaccio19
monellaccio19 il 03/10/16 alle 20:14 via WEB
Sì, è una ragione plausibile che aggiunta alla più sentite come: demotivazione, indifferenza e sfiducia patologica, portano alla pigrizia mentale; ovvero, convinti dopo anni e anni di aver perso tempo, sfiduciati da tutti coloro che son passati da Palazzo Chigi, non c'è voglia, non c'è più interesse. Eppure la politica è partecipazione, passione e fede, ma non interessa più nessuno visto che i precedenti hanno portato allo scoraggiamento e allo scoramento. Vedremo come andranno le cose. Buona sera a te Nina.
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picciro
picciro il 04/10/16 alle 06:54 via WEB
Se non si risvegliano gli antichi spiriti..Buona giornata mio vero Carlo..io sono impegnata con un corso di formazione..baci&abbracci..XOXO..
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monellaccio19
monellaccio19 il 04/10/16 alle 08:10 via WEB
Corso di formazione????? Accidenti la ragazzina Rosa è ancora attiva!!!!! AhAhAhhAhAh!!!!!! Io ti facevo già in pensione a fare copertine di lana. Un bacione e in bocca al lupo. Buona giornata.
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