Creato da monellaccio19 il 12/10/2010
scampoli, ritagli, frizzi e...lazzi

Area personale

 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
Citazioni nei Blog Amici: 176
 

Ultime visite al Blog

monellaccio19Vince198iodurodargentoDoNnA.SlascrivanaSono44gattinfilax6.2maresogno67cassetta2simona_77rmDott.FiccagliaOgniGiornoRingraziohesse_fapungi1950bubriska
 
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti possono pubblicare commenti.
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 

 

« ANCHE L'OCCHIO VUOLE LA...NON DARE LA POSSIBILITA... »

LIBERTA' E VIOLENZE

Post n°1790 pubblicato il 29 Giugno 2016 da monellaccio19
 

 

Sono stufo di apprendere come Facebook diventi sempre più social e meno riservato quando si tratti di mettere in piazza di tutto e di più. Non posso pensare che l'ignoranza valichi i confini del buon senso e dei comuni limiti della sfera personale di ogni utente. L'ultimo recente caso di cronaca appena accaduto in un centro del salernitano, rappresenta un caso discutibile che all'atto pratico si rivolta contro chi ha ritenuto di dar ampio spazio e sfogo ad una drammatica violenza di gruppo che ha coinvolto  sei persone minorenni anagraficamente, ma capaci di cadere in una trappola di dimensioni madornali. Una sedicenne si è "fidata", e portata in un garage fuori vista, è stata violentata a turno da cinque studenti e un muratore, tutti compresi tra i 15 e i 17 anni. Un caso ormai ricorrente, sappiamo quanto la cronaca sia puntuale nel riportarci quotidianamente avvenimenti dove la violenza alle donne, nelle sue infinite sfaccettature, si manifesti in tutta Italia: da nord a sud è un perpetuo rituale al quale ci stiamo abituando, arriveremo (spero di no) al punto che non ci si scuoterà più di tanto. Rimarranno scossi solo i genitori e i parenti prossimi delle vittime. Eppure sappiamo quali siano i rischi, sappiamo come funzioni questo maledetto giocattolo di cui molti abusano per tante ragioni: vecchie relazioni, vecchi amori, la pretesa maschile di non essere mai lasciato, il dovere della donna succube e ubbidiente, il poter disporre di una donna dove, come e quando si voglia, insomma, un "serial" con tanti canovacci e sempre con gli stessi interpreti: uomo, donna e violenza! Non entro nel merito del caso avvenuto a San Valentino al Torio (SA), saprete tutto e vi sarete fatti un'idea: la ragazza che si è fidata di un amico mostro, ha subito e ha raccontato ai genitori e ai carabinieri tutto ciò che ha vissuto, inoltre  ha indicato i cinque balordi e il luogo dove è stato commesso il crimine. Fosse tutto qua, non ci sarebbe da far altro che procedere e provvedere. In realtà, la ragazza ha pensato bene, in buona fede presumo, di rendere pubblica la sua tragica esperienza e quindi ha pubblicato sulla sua pagina FB la storia, i suoi risvolti e le conseguenze psicologiche dell'aberrante fatto di cronaca. Ovviamente non solo tanta solidarietà per lei, ma anche critiche perché i cinque arrestati, essendo tutti senza precedenti penali, ora rischiano di brutto e secondo una parte del popolo di FB, lei non avrebbe dovuto denunciare l'accaduto. Orbene, siamo alla difesa dei ragazzi, ovvero: "Così distruggi cinque famiglie!". Allora e concludo, questo cazzo di FB a che serve? Si deve raccontare o no? Sì può dire tutto ma non si deve se una verità può rovinare qualcuno? E' questo il prezzo del social più famoso, del social che siamo chiamati a frequentare per riferire, per scambiare, per ritrovare e per coltivare amicizie? Però....c'è un però: vale solo se la grande famiglia comprenda persone con cervello e senno, oppure anche chi non essendo toccato sulla propria pelle, pensa a cosa e quanto accadrebbe a cinque famiglie di minorenni colpevoli di aver passato una serata allegra violentando a turno una sedicenne non accondiscendente? E dei genitori di questi miserabili ne vogliamo parlare o no? 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://gold.libero.it/monellaccio19/trackback.php?msg=13423014

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
 
Nessun Trackback
 
Commenti al Post:
ambradistelle
ambradistelle il 29/06/16 alle 08:45 via WEB
io credo che i social e in particolare FB sia come uno sfogo...si scrive di tutto e di più...anche le cose più intime che sarebbe meglio non dire! riguardo al fatto di questi mostri (perché di mostri si tratta) io penso che la ragazza abbia fatto bene per se e per altre eventuali vittime...e non c'è nessuna giustificazione neanche per chi dice che sono solo ragazzate!hanno abusato di una donna e quindi devono pagare! ed io in primis farei pagare i genitori perché è anche colpa loro se i figli agiscono così! buongiorno Carlo! smackkkkkkkkkkk
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 29/06/16 alle 10:53 via WEB
Infatti, ho tentato di richiamare la vostra attenzione su un punto essenziale: a parte lo stupro che va comunque condannato come spesso abbiamo detto, l'esposizione, la denuncia scritta dalla ragazza senza alcuna esitazione, andava scritta o no su FB? Io credo che una notizia, un avvenimento come questo, non poteva scatenare, oltre la naturale solidarietà alla giovane, anche le ire di coloro che hanno pensato alle famiglie dei giovani, etichettando il tutto come una ragazzata facilmente superabile. Su questo punto vedo che ti sei dichiarata con chiarezza e senza alcun dubbio. Qua pare che FB sia una palestra di civiltà dove ognuno è libero di parlare, ma anche di scrivere a sproposito. Grazie Tina, una splendida giornata. Kiss.
(Rispondi)
 
Rospo_Brianzolo
Rospo_Brianzolo il 29/06/16 alle 08:49 via WEB
Il problema è sempre il solito, non è il mezzo che si ha a disposizione ma come viene utilizzato e una totale mancanza di controllo da parte dei genitori. Non dimentichiamo che teoricamente un minorenne non può iscriversi a un social senza consenso e controllo dei genitori. Chiaro che se poi hai dei genitori cerebrolesi la colpa è loro non del social. La ragazzina comunque ha sbagliato nonostante sia la vittima, non sta a lei denunciare e giudicare ma alla magistratura. Non è questo caso ma spesso ragazzine hanno denunciato stupri che in realtà non sono mai avvenuti ed erano solo vendette trasversali. Non possiamo puntare il dito su qualche cosa che può essere utile, ma il modo come viene utilizzato, ad esempio, io preferivo che mia figlia, alla sera, usava FB per stare in contatto con gli amici che se usciva e non sapevo dove andava. ^___^ Ciao Carlo
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 29/06/16 alle 11:06 via WEB
Non sto condannando Facebook a priori caro Giorgio. Sto solo chiedendo che uso possa e debba essere conferito ad un social così aperto e importante. Ovvio che la disciplina di questa piattaforma sia demandato agli utenti e ognuno si assuma le proprie responsabilità. Io credo che la ragazza, dopo essere stata dai carabinieri e quindi denunciando tutto alla magistratura, abbia il diritto di riportare la sua storia drammatica all'attenzione dell'opinione pubblica. Ciò che mi stupisce invece, è come riescano a passare messaggi di quelli che non si vergognino di addolcire la pillola, di minimizzare i fatti facendoli passare per ragazzate quotidiane e salvaguardando le famiglie che così sono coinvolte in cattive storie di violenza. E' vero che libertà vale per tutti, ma se libertà è anche far passere questo tipo di comunicazione, allora siamo alle piazzate, alle offese e alla forza di chi le spara più grosse. Sono con te quando sostieni che preferisci tua figlia su FB e non fuori la sera senza sapere dove e con chi fosse. Fermo restando che vi sia la certezza di come usi la piattaforma. Ciao Giorgio buona giornata e salutami la signora.
(Rispondi)
 
 
 
Rospo_Brianzolo
Rospo_Brianzolo il 29/06/16 alle 11:11 via WEB
Torniamo al solito discorso Carlo, quando andavo a scuola io non c'erano bande, ne fenomeni di bullismo. Dovremmo chiederci seriamente dove stiamo sbagliando a partire dalla mancanza di disciplina, sia a scuola che a livello di educazione. ^___^
(Rispondi)
 
 
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 29/06/16 alle 11:24 via WEB
Bravo Giorgio, ed è questo il motivo per non smettere mai di parlare di questi fenomeni che si inaspriscono sempre più e affollano ogni giorno le nostre cronache! Abbiamo sbagliato tutti, ammettiamolo e rimbocchiamoci le maniche senza piangerci addosso e a cominciare dall'asilo, passiamo a far capire ai bambini cosa significhi violenza verso gli altri. Violenza fisica, psicologica e verbale. Litigare per un giocattolo e dare uno spintone, è violenza!!!
(Rispondi)
 
misteropagano
misteropagano il 29/06/16 alle 09:08 via WEB
ciao Rospo (prr:)
(Rispondi)
 
 
Rospo_Brianzolo
Rospo_Brianzolo il 29/06/16 alle 09:36 via WEB
Ciao Misty ^____^
(Rispondi)
 
 
 
misteropagano
misteropagano il 29/06/16 alle 17:11 via WEB
ciao rospo
(Rispondi)
 
misteropagano
misteropagano il 29/06/16 alle 09:12 via WEB
Buongiorno Monel ho sempre la stessa impressione ..che la spettacolarizzazione faccia perdere al contrario molta gravità agli accadimenti. La possibilità di esprimere/legegre coralmente decine di opinioni diverse non risolve la giustizia. Di fatto le responsabilità restano dell'adulto, quanto meno d'interrogarsi sull'evidenza dei fallimenti educazionali e avvertenze...sorrisi:):):)M^
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 29/06/16 alle 11:10 via WEB
Sì vero, la spettacolarizzazione delle notizie non è mai foriera di buone reazioni. Ma se volgiamo parlare di libertà, questo vocabolo con il quale ci riempiamo la bocca, allora dovremmo consentire a tutti la pubblica denuncia di fatti gravi e personali. Di contro, in questi casi, ci si aspetta condivisione e non certo critiche allusive e pesanti. Non si può minimizzare e rendere tutto come un normalissimo eccesso giovanile da risolvere solo tra quattro mura domestiche. Buona giornata cara.
(Rispondi)
 
 
 
misteropagano
misteropagano il 29/06/16 alle 17:19 via WEB
Sono d'accordo col tuo appunto sul fatto gravoso dell'abuso, un problema a latere sussiste sulla Libertà di parole e senza andare in Fb, mi basta l'utenza di Libero per affermare che le parole e il medium sono armi illegali. ciao caro.
(Rispondi)
 
 
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 29/06/16 alle 17:39 via WEB
Diciamo che sia il social in genere a produrre questi guasti così evidenti. Troppi si incontrano, troppi vogliono esprimersi su argomenti scottanti, manifestando il proprio punto di vista. E se fosse così, nulla vieterebbe lo "scontro", sarebbe il sale del confronto, purtroppo, accade che si voglia prevaricare a tutti i cosi, scatenando casini indicibili. Ecco, saper "starci" sui social è impresa molto difficile e devo riconoscere che occorra molto buon senso e grande forza: capire quando dall'altra parte ci sia un elemento poco incline al dibattito e molto più portato all'insulto offensivo. Ciao Misty.
(Rispondi) (Vedi gli altri 4 commenti )
 
 
 
 
misteropagano
misteropagano il 29/06/16 alle 18:32 via WEB
devo smentirti Monellaccio e pure sui social ci sei e puoi vedere. Un battibecco di opinioni degenera in una lesa maestà, casi di Peppe mi tocca: Toccami Pè insoluti, abili blogger parolai con stratagemmi di intervento: l'offesa non si consuma con un insulto o un commento. Evoluti, fini e con cattiveria razionale e incorporata tanto da programmare con metodo stroncamenti di autori. I più li vedo così. ciao ^_'
(Rispondi)
 
 
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 29/06/16 alle 19:00 via WEB
Ricorda: per litigare bisogna essere in due. E' vero, anche quassù ho avuto le mie "buone" occasioni, però devo ammettere con molta modestia, di aver condotto le questioni con molta diplomazia. So anche quando è il momento di chiudere la discussione lasciando l'ultima parola all'amico di turno. I temi sono importanti, battere e cadenzare i ritmi giusti è fondamentale. Poi se c'è proprio da fare vorticare abbondantemente i gorgioni, allora è un altro discorso.
(Rispondi)
 
 
 
 
misteropagano
misteropagano il 29/06/16 alle 20:51 via WEB
vero e ti ho visto all'o.p.e.r.a. .d.i.p.l.o.m.a.t.i.c.a in un paio/ tre occasioni..ma sei un'eccezione tra fragili blogger che non sanno gestire temi e partecipazione. seraaa^
(Rispondi)
 
 
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 30/06/16 alle 07:56 via WEB
Faccio del mio...peggio per non essere nemico da contrastare, ma amico con cui discutere nei limiti del possibile. Una splendida giornata cara.
(Rispondi)
 
lascrivana
lascrivana il 29/06/16 alle 09:39 via WEB
Purtroppo, nonostante tutte le lotte, è assurdo vedere come dei normali ragazzi si trasformino in mostri. E' giusto che paghino. I genitori dovranno essere grati alla giustizia che li piegherà fino al punto di farli pentire dell'accaduto. Mi auguro che ritornino in società con più sentimento e rispetto.Ciao Carlo
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 29/06/16 alle 11:13 via WEB
Dici cose giuste Laura, una soluzione certo non compiacente ma che sia un buon viatico per la rivisitazione degli errori gravi commessi dai ragazzi e dalle loro famiglie: non si può accettare che piccoli mostri crescano e in casa non se ne accorga nessuno. Una bella giornata mia cara.
(Rispondi)
 
gabbiano642014
gabbiano642014 il 29/06/16 alle 09:51 via WEB
Buongiorno..Due pensieri in merito..Facebook come un qualsiasi social network "dovrebbe" essere utilizzato esclusivamente come condivisione di opinioni.Un processo di acculturazione esteso a tutte le culture a livello etnologico.Detto questo,da un'esperienza del passato di amici,ti scrivo che la cultura di massa superficiale è in grado di danneggiare non solo i genitori,ma a tempo indefinito una famiglia...
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 29/06/16 alle 11:19 via WEB
Non nego che Facebook sia una affollata piattaforma e che le opinioni possano scontrarsi. Ma nel caso che segnalo non c'era da far molto: o si condivideva la tragica violenza subita dalla giovane, oppure ci si asteneva. Il commento o il mi piace, non sono obbligatori, non è necessario intervenire. Poi che qualcuno non fosse d'accordo sulla esternazione pubblica, ci poteva anche stare, ma c'è modo e modo per dissentire senza dover tirare in ballo il solito pianto greco preoccupandosi di cinque famiglie in difficoltà per lo stupro perpetrato dai loro figli.
(Rispondi)
 
gabbiano642014
gabbiano642014 il 29/06/16 alle 09:51 via WEB
Ti auguro una buona giornata Carlo :)P.
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 29/06/16 alle 11:19 via WEB
Una splendida giornata a te Patty.
(Rispondi)
 
divinacreatura59
divinacreatura59 il 29/06/16 alle 12:10 via WEB
Io penso che la ragazza ha fatto bene a denunciarli(sperando che dopo due giorni non danno loro gli arresti domiciliari).Per quanto riguarda il popolo di fb sono degli imbecilli a pensare che vengano rovinate 5 famiglie e a quella ragazza chi la recupera adesso?Io non ho letto niente del genere su fb sennò avrei detto la mia e poi per il resto per quello che ci vado....Buona giornata Carlè...un bacionissimo da Divy.
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 29/06/16 alle 12:23 via WEB
Sì, un popolo che deve decidere chi meriti consenso e condivisone e no critiche di persone che si preoccupino del male minore. I genitori facciano i genitori fino in fondo. Felice giornata Divy. Kiss.
(Rispondi)
 
simona_77rm
simona_77rm il 29/06/16 alle 13:03 via WEB
Dopo quanto le è accaduto (violentata da ben sei persone!) era inevitabile che la ragazzina, sconvolta, raccontasse ai suoi amici la vicenda, allo stesso modo di come in passato si raccontava tutto ai propri parenti e amici reali. Sbagliato è il meccanismo che si attiva su FB. Tutti possono dire la propria e purtroppo la platea allargata (anche agli amici-degli-amici-degli-amici..ecc.) è un boomerang. Le risposte di estranei arrivano inevitabili e a questo punto si finisce in pasto agli avvoltoi.... Bisognerebbe consigliare e seguire di più i propri ragazzini sui social. Comunque, a questo punto, quello che conta davvero è che i violentatori siano stati denunciati. Hanno scelto liberamente di delinquere? E adesso ne paghino le conseguenze!
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 29/06/16 alle 17:45 via WEB
Preciso che erano in cinque e no in sei! Non attenua la gravita dell' "agguato", ma per dovere di cronaca! Sì, non è mostrarsi in vetrina con la propria disavventura, è anzi un modo per non nascondersi e fare della propria esperienza motivo di condivisione. Purtroppo un social contiene tante anime e trovare gli sciocchi, i fessacchiotti pronti alla discussione pur di essere visibili. Un pollaio che in certi casi deve essere evitato. Non si tratta di dire mi piace o non mi piace, si tratta di prendere atto di un drammatico stupro! Felice serata Simo.
(Rispondi)
 
mariateresa.savino
mariateresa.savino il 29/06/16 alle 14:04 via WEB
Storie,ormai, di "ordinaria violenza"a cui ci stiamo abituando e che non accennano a diminuire. Tutto è concatenato a ciò che oggi è diventata l'esistenza umana fin dalla più giovane età:soddisfacimento immediato,senza se e ma, delle più basse pulsioni e prevaricazione , mancanza di rispetto per le persone. Forse istintivo il bisogno della sedicenne di comunicare, su Facebook, ai propri amici la sua sfortunata avventura, ma anche, in qualche modo, sconsiderata e non, certamente, perchè lesiva dei giovani delinquenti, ma perchè i cosiddetti social sono casse di risonanza quanto mai inaffidabili per deputarli luogo di confidenza e di aiuto. Quanto ai genitori dei prossimi grandi uomini, beh, bisognerebbe rivedere il loro modello educativo e ,in qualche misura, considerare colpevoli anche loro ,oltre a tutto il sistema marcio in cui oggi si vive.Ciao, Carlo.Come previsto, hai mantenuto la promessa:grida,lacrime e..."stridore di denti". Poveri noi!!!
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 29/06/16 alle 17:51 via WEB
Oggi sul TG ancora una notizia di un grave omicidio, ancora evidente femminicidio. Siamo in piena mattanza, in piena tonnara! La ragazza ha avuto coraggio, ha denunciato e ha raccontato quanto sia stata sciocca a fidarsi a non pensare che sarebbe stata una situazione che poteva precipitare. Ha voluto mettere a parte tutti: amici e nemici.Ma non pensava di incrociare chi con l'occhio limitato nella visone, intravedesse un grave problema fuori dal suo. Sciocchi? Coinvolti indirettamente? Semplici buffoni che non sanno nemmeno cosa scrivono? Buona sera carissima Mariateresa.
(Rispondi)
 
molto.personale
molto.personale il 29/06/16 alle 14:25 via WEB
Certi argomenti mi fanno troppo male e incazzare quindi preferisco tacere altrimenti mi trasformo in negativo ovviamente facendo uscire la parte peggiore di me..un caro saluto e tanta solidarietà a questa ragazza
(Rispondi)
 
 
allofme00
allofme00 il 29/06/16 alle 15:18 via WEB
Un elevata percentuale di ragazzini sotto i 10 anni e di adolescnti sono assidui frequentatori della chat. Una buona percentuale utilizza questo strumento per combiare lo studio insieme all'altro/a. Ma di frquente, pare che la moltitudine faccia uso poco educativo e formativo, combinado incontri con amici(?) di sui si conosce una foto, peralto non sempre reale.I genitori ? Beh, questi sono abbastanza tranquilli nel sapere che il loro pupo se ne sta beato e tranquillo nella sua stanzetta lontano dai pericoli della strada e non sanno che questo Internet lo si deve paragonare a una immensa metropoli dove si vagabonda di notte e spesso si va a finire in specie simil Casbah. Un sereno pomeriggio
(Rispondi)
 
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 29/06/16 alle 17:56 via WEB
Quanto hai ragione Peppe. E quanta tragica realtà. Ormai un social, in questo caso FB, è un coacervo di anime diverse. Buoni e cattivi, senza distinzione e/o etichetta, si incrociano e fanno incrociare i loro destini. Anime fragili, anime che hanno bisogno di aiuto e nessuno di chi sia vicino (famiglia) se ne accorge. Una situazione che diventa sempre difficile da gestire e anche la peculiare attenzione dei genitori come dimostrato, comincia a non essere sufficiente. Ciao Doc, buona serata.
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 29/06/16 alle 17:52 via WEB
Conosco la tua profonda sensibilità Grazia. Va bene così. Buona serata mia cara.
(Rispondi)
 
lucreziamussi
lucreziamussi il 29/06/16 alle 17:02 via WEB
Carlo un post !
(Rispondi)
 
lucreziamussi
lucreziamussi il 29/06/16 alle 17:03 via WEB
Realmente Importante !
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 29/06/16 alle 17:57 via WEB
Grazie Lulù, spero che serva almeno per un briciolo di riflessione.
(Rispondi)
 
Eva_laStrega
Eva_laStrega il 29/06/16 alle 17:40 via WEB
Quando non c'era FB nessuna donna andava per redazioni a tappezzare le edicole della sua storia. Adesso chissà come, qualsiasi cosa capiti alla gente, bella o orrenda la prima cosa a cui pensano è mettere tutto sui social. Sono contraria alla eccessiva condivisione dei nostri vissuti con la gente... Perché anche se ci sono molte anime buone, è pur vero che pullula la mentalità del non assumersi mai colpe e del giustificare sempre. Lo vediamo ogni giorno che le vittime pagano... Chi ha un problema diventa il problema. Per una donna violentata poi diventa doppiamente difficile essere creduta e veduta come vittima... Credo sia giusto denunciare, ma esibire personalmente i drammi subiti può essere facilmente male interpretato come forma di esibizionismo da social. Se si vuole denunciare pubblicamente, bisogna a mio avviso rivolgersi alle associazioni apposite, che possono farlo in modo più professionale e serio sui social, tutelando le vittime da una eccessiva esposizione al cinismo dilagante. Buona serata.
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 29/06/16 alle 18:14 via WEB
Mia cara, introduci un altro segmento alla discussione: intanto FB c'è, abbiamo applaudito tutti quando si è presentato come il social che avrebbe creato il villaggio globale, abbattuto le barriere e ci avrebbe reso tutti fratelli e sorelle senza distinzioni di etnie. Certo, ora che alla lunga nascono problemi c'è qualcuno che comincia a fissar paletti e limitazioni necessarie. Io sostengo che tutto debba essere demandato al giudizio personale e se c'è chi, intuendo e supponendo di incrociare pericoli, fa bene a limitare l'uso del social senza abusarne. Di contro c'è chi ne faccia uso sfrenato e poco protetto, orbene, chi si muove nella giungla deve sapere a cosa possa andare incontro, ma nello stesso tempo, perché deve esserci chi deve cogliere l'occasione per sparare cazzate e fare il bastian contrario a tutti i costi? Il diritto è per tutti e quanto abbia scelto di fare la ragazza anche se può sembrare una leggerezza, è sempre un riportare un fatto grave che può solo produrre condivisone. Essere contrai e non condividere è anche una libertà, basta non commentare e non scrivere sciocchezze. Ognuno sia responsabile delle proprie azioni! Nessuno ha il diritto di inibire l'altro, invece, pare che stia diventando lo sport preferito dei fannulloni con gravi turbe psichiche. Grazie e buona serata Eva.
(Rispondi)
 
nina.monamour
nina.monamour il 29/06/16 alle 19:38 via WEB
Ciao Carlé, come ben sai, ho pubblicato ieri un post simile. Gli ultimi, terribili, fatti di cronaca di questi giorni ci raccontano ancora una volta di violenza sulle donne, ogni vita spezzata è un colpo al cuore, un nodo alla gola. La vera sfida che dobbiamo vincere insieme è quella educativa e culturale, insieme dobbiamo parlarne nelle parrocchie, nei centri sportivi, nelle associazioni ovunque si formano le donne e gli uomini di domani, a cominciare ovviamente dalla scuola. Gli uomini malati di femminicidio non sono emendabili con le leggi, anche l'ergastolo non li bloccherebbe. Il problema è culturale e la prevenzone è nella deselezione del maschio violento o con complessi di inferiorità da parte delle donne. Quindi il problema è molto difficile da prevenire o curare, comunque combattere la mentalità mafiosa e della supremazia criminale del maschio è parte della pulizia da operare e del balzo culturale da produrre. E ora cosa gli faranno a questi pseudo minori? Minori solo sulla carta, attenzione! Personalmente credo dovrebbero essere trattati non da minori, e pertanto una bella castrazione chimica sarebbe auspicabile. Sono sicura che così facendo, non faranno più male a nessuno. Come si fa in pieno centro sequestrare con la forza una ragazzina, trascinarla in un garage, che non sarà stato nel deserto, e violentata a turno, senza che nessuno intervenisse o ascoltasse le grida di aiuto della poveretta? Il paese va commissariato al completo! Mi dispiace dover dire che questi minori devono pagare e pesantemente quello che hanno fatto. Purtroppo in questo campo le pene sono troppo lievi. Mi auguro che vengano messi in cella con chi spero io e da li ne escano solo dopo anni e solo dopo aver subito le stesse angherie ma ad opera di qualche carcerato ergastolano in cerca di piaceri sessuali. Me lo auguro con tutto il cuore. Per quanto riguarda la ragazzina, da noi al Sud si dice.."i panni sporchi si lavano in famiglia", scrivere, o meglio raccontare su Fb uno stupro non è piacevole e non credo che sia positivo! Anche per i genitori dei violentatori, (ragazzi appartenenti a famiglie normali che lavorano) poveri disgraziati, evidentemente hanno fallito nel ruolo di genitore. Sarò dura, ma di queste cose ne ho le scatole piene, ogni giorno ne sento di tutti i colori! E basta, cribbio, servono leggi speciali, buona serata Carlé.
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 29/06/16 alle 19:47 via WEB
Condivido la tua disamina e siamo d'accordo. Sull'ultima parte devo ribadire, e a questo tendeva il post, l'aspetto e la posizione di un social come FB su un problema, su un caso tragico raccontato in prima persona dalla ragazza. Tutto qua: se una ragazza del sud, eludendo barriere e luoghi comuni, pregiudizi e malelingue, si convince dopo aver fatto le denunce ufficiali agli organi competenti, a raccontare il suo erorre, la sua fiducia mal ripsota, direi che sia un bel traguardo di evoluta civiltà. Chi siamo noi per dire questo sì e questo no? Certo, le famiglie dei cinque mascalzoni non ne usciranno "pulite", ma avranno anche loro delle responsabilità verso i minorenni? E poi, ci preoccupiamo di quelle famiglie? E della famiglie della ragazza "segnata", ne vogliamo parlare o no? Ciao cara, una buona serata.
(Rispondi)
 
g1b9
g1b9 il 29/06/16 alle 20:01 via WEB
Io non capisco come mai ci si possa iscrivere con nomi fasulli oppure minorenni sui social . Sono convinta che se ogni iscrizione andasse documentata le cose sarebbero migliori e tante azioni non avverrebbero. Si eviterebbero infiniti nicks e tutte quelle azioni davvero fastidiose. In fondo anche nel virtuale ogni persona dovrebbe sempre rispondere per le proprie azioni. Troppi fattacci accadono tra i giovanissimi. Dove sono i genitori?Qui stanno le peggiori colpe del disastro giovanile.
Buona serata Carlo, un sorriso!
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 29/06/16 alle 20:12 via WEB
E' un po' ciò che accadeva ai miei tempi: un film vietato ai minori di sedici anni (allora era questa l'età per accedere in sala) era un meta ambita per noi ragazzi di 14/15 anni. Eppure non ne abbiamo perso nemmeno uno. Un po' perché dimostravamo più della nostra età, un po' si entrava con la confusione, un po' perché si "trattava" bene la maschera adibita all'ingresso con un bel pacchetto di sigarette. Come vedi, nulla è cambiato mia cara: si elude, si evitano controlli e anzi, più ci si affanna a fare regole e leggi e più si trovano espedienti per aggirarle. Hai ragione: quella dell'età e del nome e cognome reale da indicare, potrebbe essere una soluzione. Forse un pannicello caldo, ma si può tentare. Ho difficoltà a pensare che un social possa aumentare i controlli quando l'obiettivo primario sia quello di far cassa con nuove e continue entrate. Certo è che una soluzione si deve trovare prima che vi sia il.....fondo!!! Buona sera cara Giovanna.
(Rispondi)
 
LunaRossa550
LunaRossa550 il 29/06/16 alle 23:39 via WEB
Sino a che ci saranno persone, genitori o amici, che minimizzano i fatti, non andremo da nessuna parte e penso anzi che chi sottovaluta la gravità dei casi, si rende in qualche modo complice di una mentalità che rende possibili altri casi simili.
Rispetto a FB:
Io credo che non sia giusto usare i social come se fossero un diario dove scrivere le cose personali. Parlare di emozioni sì, in mille forme diverse, ma senza scendere nell'intimo. In questo caso però credo che la ragazza abbia fatto bene... serve in primo luogo a lei, per esorcizzare quanto le è accaduto... e serve anche alle altre ragazzine che leggono, che capiscano che la prudenza non è mai troppa.
Si dovrebbero invece vergognare quelli che si preoccupano di non rovinare le 5 famiglie degli stupratori... forse gli si dà un opportunità di crescere, capire dove si è sbagliato e diventare "uomini" degni di tal nome. La vita della ragazzina invece... avrà sempre problemi. Ho una cara amica, oggi 56enne che ha subito uno stupro a 17 anni... come ne parla ancora oggi (e per fortuna ne parla) lascia intendere che la ferita non si rimargina mai del tutto. Buona notte Carlo :-)))
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 30/06/16 alle 08:01 via WEB
I segni della violenza, di uno stupro, non rimarginano mai!!! Li puoi nascondere, li puoi truccare e renderli meno visibili, ma sono lì a ricordare una esperienza che ti cambia la vita. Detto questo, sono d'accordo con te su tutta la linea e apprezzo molto il coraggio della ragazza nel prendere l'iniziativa della condivisone. Ne ha diritto e se non si è d'accordo, lo si dice con altri termini e con altre maniere, oppure non si commenta. Buona giornata Laura e grazie.
(Rispondi)
 
ingridmessina
ingridmessina il 30/06/16 alle 06:29 via WEB
La persona che solleva il morale agli altri e contribuisce al buonumore di tutti, è spesso la persona più triste e più sola.
Non l'abbandonare perché non ti confesserà mai che ha bisogno di te.
Un abbraccio per te Carlo___Clicca-mi
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 30/06/16 alle 08:02 via WEB
Grazie Ingrid, abbi una serena e laboriosa giornata di lavoro. Ti abbraccio e buona giornata.
(Rispondi)
 
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963