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Parafrasando Dante e Kundera...
..."Conservate ogni speranza, o voi ch'entrate..." perche' qui forse troverete "La sostenibile pesantezza dell'avere"...
Hemingway non sbagliava quando sosteneva : "Gli italiani: una metà scrive e l'altra metà non legge" . Io, purtroppo, sono nella prima metà (ahimè) e cerco di mettermi in pari!
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« UN UOMO, LA SUA STORIA E... | LIBERTA' E VIOLENZE » |
ANCHE L'OCCHIO VUOLE LA SUA PARTE
Come vi ho più volte ribadito, non sono il tipo che per strada, a piedi o in auto, commetta la follia di smanettare con lo smartphone. Eppure non mi pesa tanto, non ho questo genere di dipendenza e sono sereno, a volte squilla il telefono e non lo sento nemmeno e se non avessi qualcuno accanto che mi avverta, non risponderei nemmeno. Eravamo in macchina io e il mio 51% per andare in centro, una di quelle volte che mi tocca e per cui non posso sottrarmi. Ad un semaforo mi fermo per un rosso e mentre attendo, evitando di mettere le dita nel naso, prendo lo smart dalla tasca, lo metto subito in modalità foto e scatto. Non si è accorta subito del mio gesto fulmineo, tuttavia con la coda dell'occhio avrà notato strani movimenti e vedendo che sto riponendo il cell in tasca: "Perché l'hai preso? Non mi è sembrato che abbia squillato!". "No amo', non c'è stata alcuna telefonata, volevo solo accertarmi che fosse acceso!". E qui scatta subito l'inchiesta della donna poliziotto che conosce bene i suoi polli: "Ma se non lo spegni mai, nemmeno la notte quando dormi, come mai questo dubbio? ....Passami la bestia....". Azzarola, fottuto!. "Senti chicca, ma che vuoi vedere....lo conosci, non l'ho cambiato recentemente....". Intanto ero ripartito e cercavo di concentrarmi alla guida per giustificare la mia indifferenza mal celata. "Che fai me lo passi o me lo prendo da sola mentre tranquillamente andiamo a...sbattere?". Davanti alla sua solita e inequivocabile determinazione non ho potuto far altro, le ho dato l'attrezzo. Tra l'altro, non ho password e altri mezzi per cui altri non possano smanettare, quindi subito è andata a controllare le chiamate: i figli, le nipoti e gli amici, tutta gente che conosce. Pertanto è andata al reparto foto e affini: bene, anzi male, là mi inchiodato al sedile con una manrovescio sul petto che mi ha incollato al sedile: "Ma allora è vero, più invecchi è più diventi scemo? Ma come ti vengono strane idee? E poi....donne, sempre donne .....ma lo hai capito o no che non c'è più spazio per te? Sei out...non da ora, ma da mo' ave????". "Scusami puccetta ma non è come pensi, posso spiegare!". Ma che vorresti spiegare? Una così non si spiega!".
"E' un "grossolano" equivoco, ti prego fammi spiegare...". Comprende che sono in forte imbarazzo e mi concede da donna giudiziosa la scusa, l'attenuante: "Ho dovuto scattare la foto per forza, credimi....tu hai mai visto un cane che guida un taxì? No? Nemmeno io, ho raccolto la prova per dimostrarlo agli amici. Anzi mandala su "Va' Zapp" ai tre anzianotti come me, così capiscono che non dico puttanate!". Mi ha dato una borsettata sul petto, stavolta la maniglia pesante non mi ha fatto male...ma malissimo!!!!
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