Creato da monellaccio19 il 12/10/2010
scampoli, ritagli, frizzi e...lazzi

Area personale

 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
Citazioni nei Blog Amici: 176
 

Ultime visite al Blog

DoNnA.Sbubriskamonellaccio19cassetta2OgniGiornoRingraziogianor1Vince198Sono44gattinfilax6.2apungi1950indiksalehesse_fmonellaccio_19feelineDott.Ficcaglia
 
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti possono pubblicare commenti.
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 

 

« "O LORO O NOI"...ALLORA VOI !SILENZIO...SI VIAGGIA! »

FRATELLI D'ITALIA...L'ITALIA SI DESTA?

Post n°1868 pubblicato il 03 Ottobre 2016 da monellaccio19
 

Risultati immagini per italia 25 anni fa

 

Fa impressione vedere il nostro tricolore così frastagliato: sembrerebbe inaridito come terra arsa dalla siccità, oppure potrebbe essersi ridotto così a causa degli italiani che esso oggi rappresenta. Un mutamento visibile e indiscutibile è avvenuto in poco oltre vent'anni e andando indietro con la memoria, noteremmo tutti come da allora siamo cambiati sul piano sociale, civile e politico. E tanto siamo stati travolti dagli avvenimenti di quest'ultimo ventennio che molti si pongono domande per trovare le giuste risposte, mentre altri che sono stati "massacrati" dall'improvvisa e determinante indigenza, pensano solo ad una causa per avere subito un capro espiatorio pronto da condannare e punire: l'ultimo governo e il suo presidente. Invece, riflettendo e ripercorrendo a ritroso il percorso che tutti abbiamo fatto, ci rendiamo conto che sono facilmente individuabili le cause che oggi pesano sulla nostra pelle, ci soverchiano togliendoci quasi il respiro e inducendo molti di noi alla disperazione. Non possiamo scordare che entrando nel mondo globalizzato, abbiamo accettato l'invasione di prodotti (oggi quasi tutto) che provenendo da nazioni dove il lavoro costava meno della metà di quanto costasse da noi, abbiamo indirettamente ucciso la nostra produzione industriale e parte della nostra economia: invece di spendere per noi stessi, abbiamo cominciato a dare soldi agli altri paesi come Cina e co. Certo a scapito della qualità del prodotto, ma se all'inizio tutta sta qualità ci premeva averla anche a scapito di un prezzo più alto, col passar degli anni, abbiamo pensato più a risparmiare sui prezzi fregandocene della qualità. Abbiamo subito (e ancora subiamo) le follie delle banche che si sono attivate grazie alle leggi permissive, per trattare titoli e azioni tossiche scodellando fregature madornali ai piccoli e medi risparmiatori che coinvolti dal grande "patatrac", hanno pagato perdite piuttosto congrue: i loro risparmi di una vita andati in fumo. E poi, ciliegina sulla torta, la grande e anelata Europa, la immensa comunità che avrebbe raccolto una trentina di stati del vecchio continente, per farne una sola nazione unita e univoca, sotto tutti i profili: politici, sociali ed economici. Una "cifra" che ci avrebbe pilotato verso la serenità, il benessere e il quieto vivere. Tutto se fosse andato come promesso, in realtà siamo caduti in una trappola mortale dove un grosso boa ci stringe nelle sue spire e ci conduce alla morte per asfissia. Burocrati impassibili e cocciuti, lacci e laccioli da impedire ogni genere di iniziativa singola, leggi fatte per proteggere i più potenti e affossare tutti gli altri. Insomma, tutte buone ragioni per far maturare in Italia grosse, insostenibile perdite di lavoro: nell'industria, nel commercio perché solo le grandi superfici mantengono il passo, mentre tutte le altre attività hanno chiuso o sono solo gestiti e sostenuti dalle grandi "griffes". Stipendi non più protetti, lavoro non più garantito, aumento fallimentare del precariato, politiche improvvisate e poco coerenti, una strage inaudita e mai sopportata: dal dopoguerra una crisi di questa portata, non si era mai vista. Sulla scorta di queste iatture a ripetizione, la nostra vita è cambiata: difficile per i giovani sistemarsi, mettere su famiglia, trovare lavoro diventa una chimera, le leggi nel frattempo non supportano chi ha bisogno per la pigrizia dei politici, per la loro inadeguatezza e la poca capacità di legiferare. Questa è la storia dell'Italia in poco più di vent'anni trascorsi tra frizzi e lazzi, tra un Berlusconi desideroso di incrementare capitali, frequenze radio/tv, di proteggersi dai processi e fare la vita del grande "tombeur de femmes"; "comunisti" che solo per stare al governo avrebbero fatto carte false per poi portarci verso il fondo (leggi Prodi e D'Alema) e via via, un'altalena di personaggi come D'amato che si permise senza che fosse giustiziato sul posto, di appropriarsi indebitamente e a notte fonda di un venerdì, del 6 per mille dai nostri conti correnti. Insomma, pensate a come sia precipitata l'Italia in questi ultimi anni, cercate di individuare come si sia sviluppata questa situazione che oggi patiamo e paghiamo a caro prezzo e smettiamola di dare le colpe all'ultimo arrivato. Se non si cambia, se non si da una forte sterzata alla situazione che ci trasciniamo stancamente da decenni e decenni, non ne verremo mai fuori...né "cogliuni", né con gli altri". Meditate!

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://gold.libero.it/monellaccio19/trackback.php?msg=13457550

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
 
Nessun Trackback
 
Commenti al Post:
monellaccio19
monellaccio19 il 03/10/16 alle 17:39 via WEB
Sono contrari a Renzi tutti coloro che siano stati "toccati" fatalmente dalle sue disposizioni di legge. Il resto (Il peggio) l'ha fatto l'opposizione con sua la propaganda politica. Va bene, come spesso ho detto, nella politica si sceglie il meno peggio e alla luce di quel che si può valutare in giro, non vedo nessuno che ad oggi, abbia mai fatto niente di meglio. Ne sono passati 63 di governi in settant'anni. Non mi sembra una media esaltante. Io sono stufo e andrò per la mia scelta pronto a riconoscere il mio eventuale errore. Staremo a vedere quale sarà la soluzione alternativa alla mia scelta, ovvero, quale strada percorreremo se vinceranno i NO.
(Rispondi)
 
 
maraciccia
maraciccia il 04/10/16 alle 11:43 via WEB
Carlo, son contrari a Renzi quelli che sono contro le Banche, (Boschi docet), tutti gli insegnanti costretti a emigrare dall'oggi al domani in altri siti, tutti quei lavoratori che non hanno più sicurezza e si son visti togliere qulla che avevano, i precari e i disoccupati che tali son rimasti, quelli che lavorano in nero, e son sempre più, quelli che non arrivano a fine mese, e chi deve andare in pensione pensando al "prestito bancario", e son contraria io, che anche memore delle parole del mio amico Giacomo Alpini, fiorentino pure lui, che a suo tempo mi disse, "non ti fidare di Renzi, l'ho come sindaco.., ma .."..e le sue parole dovrebbero essere ancora scritte nel suo blog. Qui, su Libero. Giacomo non c'è più, ma qualcosina me lo ha insegnato.
(Rispondi)
 
 
 
maraciccia
maraciccia il 04/10/16 alle 11:44 via WEB
post scriptum. ..ho dimenticato la Merkel e Holland!
(Rispondi)
 
 
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 04/10/16 alle 12:33 via WEB
Li ho citati io nel post: indirettamente parlando di cattiva Europa. Buon pranzo mia cara.
(Rispondi)
 
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 04/10/16 alle 12:32 via WEB
Se mi permetti, il punto che io mettevo in evidenza, è proprio quello che tu indichi: tutto è accaduto nel tempo prima di Renzi, nessuna responsabilità diretta perché precedente alla sua nomina. Lui ha dovuto mettere pezze dappertutto e come sempre accade, chi viene toccato sulla sua pelle si ribella. Il celere "Not in my backyard", resta sempre ben azzeccato. Fai quello che devi ma no nel mio giardino...a me non rompere le scatole! Questo siamo: scattano i concorsi, gli insegnanti cominciano a sistemarsi e subito scattano quelli che l'insegnamento lo vogliono all'angolo di cassa. Una mia nipote ha lezioni a Catania una volta alla settimana: ebbene, lei parte da Bari raggiunge Catania fa le lezioni e torna a casa. Come la mettiamo???? Intanto arrangia e poi si vedrà! Comunque giusto per capirsi, io nel post ho elencato le cause della cattiva politica di decenni e decenni. IL referendum non è per premiare Renzi o meno, lui non durerà in eterno, il SI serve a cambiare la storia di questo paese. Chiunque governerà non avrà più scuse: o fa bene oppure non sarà rivotato lui e il suo partito.
(Rispondi)
 
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963