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« TU CHIAMALE SE VUOI...EMOZIONITOH...UN FUCILE! A CHE SERVE? »

E MO' CHI GLIELO SPIEGA AI CITTADINI?

Post n°3901 pubblicato il 29 Aprile 2021 da monellaccio19
 
Foto di monellaccio19

 

 

Nell'hinterland milanese,  tra i tantissimi comuni a ridosso della città metropolitana, v'è Cassina de' Pecchi, un paese con tredicimila anime. Nel Regolamento di Polizia Urbana vigente nella cittadina,  l'art. 23 recita: "E' vietato contrarre, ovvero concordare prestazioni sessuali oppure intrattenersi, con soggetti che esercitano attività di meretricio su strada o che, per atteggiamento, ovvero per l'abbigliamento ovvero per le modalità comportamentali, manifestino comunque l'intenzione di esercitare l'attività consistente in prestazioni sessuali". E' scritta in lingua italiana questa postilla, ma nel gergo imposto da chi abbia studiato e redatto la regola, si tratta di burocratese spicciolo andante, con poca chiarezza e voluta confusione. In seno al consiglio comunale è stato chiesto di rivedere la norma e riscriverla in un modo preciso e chiaro. Ovviamente la mira, i bersagli che si vogliono colpire sono le escort o prostitute che spesso e volentieri bazzicano nel territorio di Cassina de' Pecchi. Niente di particolare, sono problemi che hanno tutte le città, grandi o piccole che siano e i paesini a ridosso o della provincia, sono coinvolti dal passeggio serale delle donne vistosamente vestite  con abiti appariscenti. Leggendo quella parte virgolettata, notate che sia un'ordinanza diretta, precisa e netta? Ovvero, avete notato se si parla di donne, di maschi o...di altro genere? No, decisamente no: un papocchio generico che lascia spazi alla polemica e manco a dirlo, il sindaco leghista ha ritenuto opportuno aggiungere la famigerata postilla. Le chiacchiere hanno le gambe lunghe, ma francamente non occorreva molto per cominciare a precisare: "Ma se accompagno mia figlia in discoteca vestita ovviamente di tutto punto e in tiro per una serata con amici, devo temere di essere fermato e multato?". Un'altra osservazione da parte di una donna: "Se con mio marito dovessi andare in un posto elegante e sono abbigliata all'occorrenza, se porgessi un bacio a mio marito, cosa rischio?". Insomma a voler trovare i vuoti nell'ordinanza non occorre una lente di ingrandimento; la sindaca tira  fuori i suoi argomenti per difendersi: "...ho solo recepito una norma mancante all'art. 23 e nel quale non si parla di uomini e/o di donne..". Insomma la "guerra alle streghe" è partita, si sono mossi tutti quelli che hanno da puntualizzare e in consiglio si provvederà a correggere, ribadire e puntualizzare le responsabilità. Non si può demandare alla cura e alla presunzione dei vigili, chi possa passare per escort o meno. Non si può essere prevenuti e fare di tutte le erbe un fascio. Vedere una donna vestita con una minigonna e con tacco 12, non è scritto da nessuna parte che sia una puttana! E' questa la polemica e la battaglia: occorrono argomenti seri per procedere senza commettere errori, sappiamo che vi sono persone serie e persone...leggere, pertanto non sbagliare nel procedere, è d'obbligo. Se poi il sindaco leghista di Cassina de' Pecchi, sottintende indicare alla popolazione della sua cittadina, come vestire e che tipi di abiti o scarpe indossare, allora è fuori di testa come altri suoi colleghi. No, non sindaci come lei, ma leghisti come lei!

 
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