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Consigli e Curiosità in Cucina e non solo (dal 2009)

 

 
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Notizie sulla Rucola

Post n°1371 pubblicato il 29 Luglio 2014 da RicamiAmo
 
Foto di RicamiAmo

Rucola o rughetta(Eruca sativa Mill.)

Conosciuta fin dall’antichità per il profumo aromatico, il sapore piccantino e le proprietà stimolanti, depuranti, digestive, veniva ritenuta anche afrodisiaca. Di seguito sono illustrate le caratteristiche della "rucola domestica" o "coltivata" da non confondere con la "ruchetta selvatica" diversa per sapore, forma delle foglie colore dei fiori.

Descrizione: La rucola o rughetta, è una pianta erbacea annuale della famiglia delle Brassicaceae (Cruciferae), conosciuta fin dai tempi antichi. Le sue foglie hanno un gusto leggermente piccante e gradevole, assolutamente inconfondibile. Utilizzo principale Apprezzata fin da tempi antichi per il suo aroma speziato e piccante, le foglie di rucola fresche sono molto usate nelle insalate e nelle salse; arricchisce di sapore i tramezzini, le pizze, esalta alcuni formaggi molli, ideale con carpaccio di carne o con la bresaola. Appena lessata si unisce alla pastasciutta, al riso, alle uova sode, ai ripieni di carne e alle minestre di verdura. 

Anche i semi possono essere usati per esempio per sostituire i semi di senape, o per ricavarne un olio dal gusto gradevole.
Pestata con pinoli e parmigiano, è uno degli ingredienti base della classica insalata “misticanza”.

Il pesto di rucola è un ottimo sugo per ogni tipo di pasta, leggero e completo. si presta bene anche per condire insalate fredde di orzo e farro e può accompagnare il riso e le patate.
Altri utilizzi: Viene utilizzata oltre che in cucina anche per le sue qualità fitoterapiche. Vedi "Proprietà". La pianta La rucola è una pianta erbacea annuale, a portamento cespuglioso con fusto eretto alto fino a 40 cm.
Il ciclo vegetativo di questa erba è molto breve: dal momento della semina, che si effettua a primavera direttamente in piena terra, al completamento del ciclo vitale trascorrono spesso solo poche settimane.
Le foglie della rucola, lanceolate per forma, hanno colore verde pallido e si dipartono da fusti glabri e molto ramificati. Hanno un odore caratteristico e un sapore decisamente acidulo che, più lieve a primavera, si intensifica poi con l'avanzare delle stagioni.
I minuscoli fiori di quest'erbacea sono formati da quattro petali solitamente bianchi o di colore paglierino e si innalzano su steli sottili.
Coltivare la rucola La coltivazione della rucola può venir effettuata anche in contenitori.
Non presenta particolari problemi di coltivazione.
Quando si semina? Si può seminare da marzo a settembre, ma il periodo migliore è la primavera (si semina direttamente a dimora). Si consiglia di seminare in più mesi dell'anno in modo tale da avere sempre a disposizione foglie fresche.
Quanta luce serve? La rucola cresce bene in pieno sole (almeno per alcune ore al giorno) come in leggera ombra, purché sia posta al riparo dai venti.
Quando e come si concima? 
Arricchire il terreno con concime organico o con humus, già alla fine dell'inverno.
Come deve essere il terreno? Cresce bene in tutti i tipi di terreno, ma il suo substrato prediletto è ben sciolto e sabbioso. Più il terreno è arido, più le foglie diventano piccanti e presentano una lamina spessa.
Quanto va bagnata? Annaffiare solo sporadicamente, con 1-2 bicchieri d'acqua, lasciando il terreno asciutto per un paio di giorni prima di ripetere l'annaffiatura. Evitare l'eccesso.
Quando la si può raccogliere? Le foglie devono essere abbastanza sviluppate, ma occorre che il fusto fioriero non lo sia completamente.
Comunque circa dopo un paio di settimane dalla semina.

Varietà: Esiste, oltre alla comune rucola coltivata (o domestica) la rucola selvatica (diplotaxix tenuifolia). Sono molto diverse fra loro, frequentemente confuse per via del nome e di alcune grossolane somiglianze.
Sostanziali sono tuttavia le differenze. La rucola selvatica è una pianta rustica e perenne, presenta foglie allungate e frastagliate e fiori di colore giallo vivo. La rucola coltivata è una specie annuale, con foglie più larghe e arrotondate nella parte superiore e fiori di colore bianco-grigiastro.
Il sapore della rucola selvatica è generalmente più forte e marcato di quello della specie coltivata, le cui caratteristiche organolettiche possono variare in rapporto all'aridità del terreno e alla frequenza delle irrigazioni. Origine e habitat La rucola è originaria dell'area mediterranea e dell'Asia centro-occidentale. Oggi è coltivata anche in altre parti del mondo. Cresce fino agli 800 m s.l.m. Il nome Diminutivo di "ruca", dal latino eruca di etimologia incerta.
Alcuni risalgono al latino urere, che vuol dire “bruciare”, con riferimento al gusto piccante della Rucola. Detta anche Rughetta, ruchetta o rucoletta. Stagionalità Da Marzo a Giugno (anche fino ad Agosto). E' possibile comunque trovarla tutto l'anno.
Reperibilità Facile. Come scegliere La rucola si deve presentare con foglie fresche, tenere, di un bel colore verde e i bordi ben definiti.
E’ preferibile acquistare foglie piccole, le foglie troppo grandi potrebbero risultare amare. Conservazione La rucola essendo molto delicata, anche in frigorifero si mantiene molto poco e per conservarla almeno un paio di giorni deve essere avvolta in un sacchetto di plastica bucherellato.
Se si riesce ad acquistarla con le radici, queste vanno avvolte in un foglio di carta inumidito.
Come i fiori recisi, la rucola, può essere conservata con il gambo immerso in acqua fresca, avendo cura di cambiare l’acqua ogni giorno. Lavare la rucola Va lavata poco prima di essere consumata e bisogna evitare di lasciarla a bagno troppo a lungo. Calorie 100 gr=30 calorie Proprietà e valori nutrizionali antiscorbutiche, inoltre stimola l'appetito, favorisce la digestione, risulta benefica per il fegato e combatte la presenza di gas nell'intestino.  
Celiachia Non contengono glutine.
(Dato fornito da AIC: Associazione italiana Celiachia) Cenni storici La rucola come afrodisiaco.
Molto cara agli antichi soprattutto per le sue proprietà curative, i Romani, che ne consumavano anche i semi, le attribuivano qualità magiche e la utilizzavano nei filtri amorosi, ritenendola il più potente tra gli afrodisiaci. La sua coltivazione era spesso effettuata nei terreni che ospitavano le statue falliche erette in onore di Priapo, dio della virilità.
Ovidio nella Ars Amatoria la chiamava “eruca salax” o "herba salax” cioè erba lussuriosa, sconsigliata in caso di delusioni d’amore.
Discoride, medico greco, affermava che mangiata cruda in abbondanza “destava Venere”.
Anche durante il Rinascimento si scrisse sugli effetti afrodisiaci della rucola, e l’erborista Matthias de Lobel (XVI sec.) narrava di certi monaci che eccitati da un cordiale a base di rucola, abbandonarono il voto di castità.
Curiosità La rucola, secondo alcune dicerie dei paesi del sud, mangiata nell’età della crescita aiuterebbe ad avere un seno più prorompente.

 
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