Creato da: massimocoppa il 22/08/2006
"Ci sedemmo dalla parte del torto perché tutti gli altri posti erano occupati"

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Ray Bradbury, "Fahrenheit 451"

 

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Un uomo può perdonare
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                     Winston
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Presto /
anche noi (…) saremo /
perduti in fondo a questo fresco /
pezzo di terra: ma non sarà una quiete /
la nostra, ché si mescola in essa /
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un sonno doloroso, che non reca /
dolcezza e pace,
ma nostalgia
e rimprovero
PIER PAOLO PASOLINI
 

 

 

 

 

Cazzarola!

 

 

 

 
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Un fratello morto ed un altro grave in una casa stracolma di libri e la cosa mi turba non poco...

UN FRATELLO MORTO ED UN ALTRO GRAVE IN UNA CASA STRACOLMA DI LIBRI e la cosa mi turba non poco...
Sul “Mattino”, quotidiano di Napoli, del 18 giugno, nelle pagine delle notizie provenienti dalla provincia, mi è balzato all’occhio un evento luttuoso successo a Pozzuoli.
Un uomo anziano è morto e la salma è stata scoperta in stato di avanzata decomposizione. Non è una notizia così inusuale: nell’anomia e nella solitudine del mondo moderno succede, anzi, abbastanza spesso di venire a conoscenza di vite che si spengono in solitudine e nella generale indifferenza degli altri.
Ma questa volta il caso è veramente particolare.
Il cadavere era incastrato tra una libreria ed una parete. Poco lontano i soccorritori, chiamati dai vicini di casa a causa del puzzo fortissimo, hanno trovato un altro anziano, fratello del defunto, a cui aveva cercato di prestare soccorso restando a sua volta intrappolato.
Per sette giorni il sopravvissuto non ha mangiato, né bevuto, impossibilitato a muoversi a causa degli spazi ristretti.
I soccorritori hanno dovuto farsi strada in un inferno perché i due fratelli, che vivevano soli ed erano entrambi affetti da varie patologie, erano degli accumulatori compulsivi… di LIBRI!
La casa era stracolma di libri, sistemati dovunque: non solo, cioè, nelle librerie (loro luogo deputato), ma anche sui mobili, per terra ed in ogni dove. Per raggiungere il fratello agonizzante e l’altro morto i sanitari del 118 hanno dovuto spostare libri per venti minuti!
Perché questa notizia mi ha colpito? Innanzitutto per la natura dell’oggetto accumulato compulsivamente: mai mi era capitato di sentire che si trattasse di libri. Chissà qual era, esattamente, la molla di questa passione portata all’estremo? Li leggevano anche, questi libri?
La cosa ha riflessi profondi sulla mia psiche, e per vari motivi.
Innanzitutto, io stesso vivo in una casa rimpinzata di libri (e dischi), anche se, per fortuna, ci si può muovere ancora al suo interno (in realtà molto poco, nella mia stanza). Sono un bibliofilo, o forse un bibliomane o un bibliofolle: non l’ho capito ancora, ed in verità non desidero interrogarmi approfonditamente sulla questione.
Non ho figli, per cui talvolta mi sento angosciato all’idea della fine che farà la mia biblioteca quando io sarò morto. Beninteso, avere dei figli non è garanzia di conservazione: spesso sento di splendide raccolte svendute o mandate al macero dagli eredi.
Arturo Pérez-Reverte, nel romanzo “Il club Dumas”, da cui è stato tratto il film “La nona porta”, con Johnny Depp, attribuisce al protagonista del libro, Lucas Corso, un cinico e spietato cacciatore di libri antichi, la consapevolezza, dovuta all’esperienza, “che, alla morte di un bibliofilo, ventiquattr’ore dopo che era uscito di casa il feretro, se ne andava anche la biblioteca”. Cioè, ci pensa già la vedova a fare piazza pulita, figuriamoci i figli…
Per questi motivi, il fatto accaduto agli anziani fratelli di Pozzuoli mi ha turbato, ma anche affascinato. Trovo che ci sia poesia nel fatto che si possa essere accumulatori compulsivi di libri: mi sembra una cosa così strana, così fuori dal tempo e dal mondo attuali, che provo tenerezza per questo disordine mentale, forse anche perché riconosco in me un germe della follia di questi poveri cristi ed avverto i prodromi della solitudine intensa che caratterizzerà la mia vecchiaia (ove mai ci arrivassi), come ha contrassegnato la l
oro. Li sento, insomma, oscuramente fratelli alla mia modesta e nevrotica persona.

 
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Commenti al Post:
MARGO129
MARGO129 il 24/06/21 alle 13:57 via WEB
Intanto sei ancora abbastanza giovane per preoccuparti.. e poi se non sei un Mastro Don Gesualdo e penso che tu non lo sia.. organizzati già da adesso come ho fatto io... Fai un testamento e lasci tutti i tuoi libri ad una biblioteca di tua scelta.. e poi prenditi una coppia a cui lasci tutto previo assistenza fino alla fine dei tuoi giorni.. con controllo da parte di un notaio giovane che l'assistenza sia fatta bene... Un po' contorta ma unica strada da percorrere... Non essere ipocondriaco e stai tranquillo perchè non ti accadrà nulla.. assolutamente nulla! ... Ciao Massimo ...
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massimocoppa
massimocoppa il 24/06/21 alle 15:50 via WEB
premesso che, comunque, sono sposato, per cui spero che mia moglie ed io invecchieremo insieme, la tua idea della coppia giovane e del notaio è interessante... Per il resto, sai quante volte ho pensato di fare una donazione? ma dalle mie parti le istituzioni lasciano alquanto a desiderare. Pensa che la biblioteca immensa dell'avv. Marotta giace in scatoloni in un deposito: tra Comune di Napoli, Regione e Provincia nessuno si decide a prenderla, dopo anni che è morto! La stessa fine stava per fare la ciclopica biblioteca di Umberto Eco, e siamo al Nord... I libri ingombrano e non interessano a nessuno
(Rispondi)
 
 
 
MARGO129
MARGO129 il 24/06/21 alle 17:22 via WEB
So che sei sposato.. anche perchè sta scritto sul tuo profilo... Ma tu nel post parli di te e volutamente non ho coinvolto la tua signora... Anch'io lo sono e il mio compagno è d'accordo con me.. infatti questa scelta l'abbiamo fatta insieme... Per i libri hai tutto il tempo per scegliere a chi donarli.. sono sicura che troverai a chi possono interessare ...
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massimocoppa
massimocoppa il 25/06/21 alle 08:48 via WEB
neanche a farlo apposta oggi, 25 giugno, sul "Mattino" di Napoli uno dei figli dell'avv. Marotta lamenta nuovamente che i 330mila (!) volumi del padre marciscono in un deposito e il Comune di Napoli non sa/vuole sistemarli per renderli accessibili al pubblico...
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maresogno67
maresogno67 il 24/06/21 alle 14:54 via WEB
Credo che il male peggiore è farsi seppellire dall'ignoranza. I libri proteggono sempre anche quando ci si rimane sotto. Proteggono dall'incomprensione degli altri, dalla solitudine spesso insopportabile e proteggono soprattutto dal non conoscere altre storie, altri modi di vivere, di arrabbiarsi, di combattere, di amare e di essere sensibili. ciao, gi
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massimocoppa
massimocoppa il 24/06/21 alle 15:52 via WEB
dillo a me, che sono un bibliofilo!
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maresogno67
maresogno67 il 03/07/21 alle 18:46 via WEB
specie oramai rara..
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Cherrysl
Cherrysl il 24/06/21 alle 17:23 via WEB
Io sono una potenziale accumulatrice compulsiva di libri e in una casa strapiena ci vivrei benissimo.Ti capisco. Il mio luogo dei sogni è una grande Biblioteca. Per la vicenda che racconti,questi due fratelli anziani si sono isolati completamente da tutti. Evidentemente almeno uno di loro era autosufficiente e usciva per provvedere a spese necessarie.Hanno cercato di bastare a loro stessi senza chiedere aiuto a nessuno
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massimocoppa
massimocoppa il 25/06/21 alle 08:50 via WEB
poveri, commoventi, struggenti, romantici pazzi
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elyrav
elyrav il 25/06/21 alle 07:44 via WEB
Che morte strana ... inquietante. Senza mangiare e bere. E qualcuno che accumula libri!!! Interessante. Serena giornata
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massimocoppa
massimocoppa il 25/06/21 alle 08:50 via WEB
una vicenda letteraria, borgesiana
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elyrav
elyrav il 28/06/21 alle 07:48 via WEB
Molto ... e decisamente fuori dal tempo ...
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paperino61to
paperino61to il 25/06/21 alle 08:34 via WEB
Pazzesco...non avevo mai sentito accumulatori di libri, direi che la cultura stavolta ha preso il sopravvento. Poveretti, siamo in un mondo dove ognuno è solo altro che storie...ciao
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massimocoppa
massimocoppa il 25/06/21 alle 08:50 via WEB
vero che è una novità?
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jigendaisuke
jigendaisuke il 25/06/21 alle 13:03 via WEB
Una vicenda un tantino angosciante. Io non sono un compratore compulsivo, ma non so più dove mettere libri, cd e dvd! Per non parlare di qualche migliaio di Topolino, in buona parte ancora in casa dei miei
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massimocoppa
massimocoppa il 25/06/21 alle 18:32 via WEB
Sei sicuro di non essere un acquirente compulsivo? :-)
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rteo1
rteo1 il 03/07/21 alle 19:44 via WEB
Non avevo letto la notizia di cronaca. Solo ora ne apprendo la notizia. Ho letto, ovviamente, tutti i commenti che mi hanno preceduto. Comincio col dire che anch'io ho avuto nel corso degli anni la passione per i libri. E li ho letti anche fino a notte fonda quando mi mancava il tempo per ragioni di lavoro (che già m'impegnava a leggere testi anche per molte ore al giorno). Poi è accaduto che per eventi calamitosi ho dovuto fare diversi traslochi. Ho cercato in ogni modo di difendere i libri, ma lentamente molti sono finiti negli scatoloni. E allora ho cominciato a chiedermi che cosa significhino tanti libri per me e per gli altri. Oggi tutti sono (e siamo) scrittori. Pochissimi invece sono i lettori. Se ne può dedurre che scrivere un libro (o un post) nasca dall'esigenza inconscia di sopravvivere a se stessi. Ma è tutto vano. Quando penso alle biblioteche penso a quanti milioni di libri stanno lì depositati senza che nessuno lo sappia nè li abbia letti. Avete ricordato il caso dell'Avv. Marotta, un intellettuale di prim'ordine. Qualche anno fa riuscii a convincere un eminente uomo politico a donare la sua biblioteca quando si trovò costretto a trasferirsi. Notai in lui una profonda sofferenza. Alla fine si decise (stato di necessità) ma si rese conto che la biblioteca donataria aveva accettato tutti quei volumi, ma forse per rispetto e non per esigenza. Chiudo con una riflessione: leggere, scrivere, acquistare libri, va fatto solo per il proprio piacere. E basta. E pensare che coloro che coltivino altri interessi meritino la stessa approvazione e considerazione può aiutare a capire anche il senso della vita.
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massimocoppa
massimocoppa il 05/07/21 alle 13:26 via WEB
non mi meraviglia che la biblioteca abbia accettato solo per compiacere quel personaggio politico: in realtà le biblioteche, ormai, storcono il muso di fronte alle donazioni, a meno che non siano di libri antichi, ovviamente relativi ad edizioni rarissime e di gran valore...
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simona_77rm
simona_77rm il 07/07/21 alle 10:48 via WEB
Accumulare libri per passione personale, per voglia di conoscenza o per motivi diversi è una scelta ammirevole e molto apprezzabile ma altrettanto rara. Oggi l'approccio alla conoscenza segue strade alternative e fonti spesso diverse dal cartaceo. Il cosiddetto "topo di biblioteca" di vecchia memoria non esiste più...
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massimocoppa
massimocoppa il 08/07/21 alle 14:19 via WEB
non ne sarei così sicuro
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