Creato da maresogno67 il 25/11/2007

salsedine del sogno

i pensieri sanno nuotare nella libertà di un mare senza nome

 

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Commenti al Post:
corinnasimeoli
corinnasimeoli il 11/11/12 alle 19:32 via WEB
In questo periodo abbiamo poki modelli con cui identificarci e da imitare ,buona serata G::)
 
 
maresogno67
maresogno67 il 11/11/12 alle 19:39 via WEB
è vero, si naviga a vista. ciao. gi
 
   
jamesbrown0
jamesbrown0 il 11/11/12 alle 19:46 via WEB
Quando trovo la mia combinazione(se mai dovessi trovarla...) ti avviso. Buona domenica da James..
 
     
maresogno67
maresogno67 il 11/11/12 alle 20:10 via WEB
Ok! ciao
 
Nues.s
Nues.s il 11/11/12 alle 19:59 via WEB
Che bel racconto hai scritto, Gianni..
quelle tre parole finali poi, sono un vero e proprio grimaldello
 
 
maresogno67
maresogno67 il 11/11/12 alle 20:09 via WEB
Grazie!
 
oranginella
oranginella il 11/11/12 alle 21:43 via WEB
e vediamo chi sarà così capace di capire e conoscere la combinazione di Alessandra, buona serata Gi, complimenti per il racconto :)
 
 
maresogno67
maresogno67 il 11/11/12 alle 21:45 via WEB
grazie. ciao. gi
 
riccardo081257
riccardo081257 il 11/11/12 alle 22:41 via WEB
Accettarsi per come siamo fatti, ci fsrebbe vivere sicursmente meglio.
 
 
maresogno67
maresogno67 il 12/11/12 alle 19:24 via WEB
certamente
 
adularia64
adularia64 il 11/11/12 alle 23:17 via WEB
Leggendo il tuo racconto mi è venuto in mente un'altro racconto, letto proprio oggi:C’era una volta una bambina di nome Celeste, molto pigra, che viveva con i suoi genitori in un casolare di campagna. La famiglia era tanto povera che il cibo era sempre scarso. Arrivò l’ estate e delle scorte di provviste non restavano che pochi avanzi e mancava la farina per fare il pane. Così i genitori di Celeste decisero di andare a mietere il grano chiedendo l’aiuto della figlia: - Celeste vieni con noi a mietere il grano? – disse la mamma. La ragazzina, come faceva sempre, trovò subito una scusa: - No, mamma, io sono tanto stanca e mi sento tanto male – disse. - Allora non possiamo andare via! – esclamò la mamma preoccupata. - No, no, andate pure, io tanto resto a letto – disse Celeste che, appena usciti i genitori, si rigirò nel letto e si riaddormentò. Presto però la svegliò la fame ( non aveva fatto colazione ) e, non ricordandosi che i suoi genitori erano andati via, si mise a chiamare la mamma, che però non rispondeva. Allora chiamò il babbo, ma non rispondeva neanche lui. Fu in quel momento che si ricordò dove erano andati i genitori e scoppiò in lacrime perché ora si sentiva sola e non sapeva come calmare la fame. Un uccellino si mosse a compassione e le disse: - Celeste perché piangi? - I miei genitori sono andati via e io ho fame – rispose Celeste. - Ce l’hai un tozzo di pane? Non hai nulla da mangiare in casa? – replicò l’uccellino. - Nulla, solo due pezzi di pane secco che nemmeno si possono mordere. - Senti, Celeste, se hai voglia di camminare io conosco un boschettino dove ci sono tanti funghi e se hai la pazienza di coglierli ci si può fare una bella zuppa. – proseguì l’uccellino. - Andiamoci! – disse Celeste. La bambina camminò molto per arrivare al boschetto dei funghi. Alla fine era stanca, ma soddisfatta del suo lavoro perché tornò a casa con il paniere pieno. L’ uccellino spiegò a Celeste la ricetta della zuppa. Si doveva mettere a bollire l’ acqua, buttarci i funghi, il sale, l’olio e l’empitella che prima avevano raccolto nell’orto, infine aggiungere un tozzo di pane duro. Poi l’uccellino le disse: - Mentre fai la zuppa, io vado a chiamare i tuoi genitori così gli farai una sorpresa e cenerete insieme. Celeste commentò: – ma sono lontano e quando arriverai avranno già mangiato il loro tozzo di pane e non avrano più fame. L’uccellino replicò: – ma io volo veloce e potrei arrivare prima della loro cena! Quando arrivò al campo di grano disse ai genitori: - Fermi tutti, non mettete in bocca quel tozzo di pane, correte a casa perché vi aspetta una sorpresa! I genitori, non sapevano cosa fare, ma temendo invece che fosse successo qualcosa a Celeste, si decisero a montare sul calesse. Celeste intanto aveva già finito di preparare la zuppa e si limitò ad aspettarli. I genitori arrivando iniziarono a sentire da lontano un profumo di funghi così buono che pensarono che in casa ci fosse una fata! Celeste quando sentì gli zoccoli dei cavalli si rimpiattò sotto il tavolo. Appena i genitori aprirono la porta e videro la pentola di zuppa si meravigliarono e chiamarono Celeste, ma lei non rispose. Il babbo affamato e attratto dal delizioso profumo esclamò impaziente: - Io mangio! Sentendo queste parole Celeste, anche lei affamata, saltò fuori ed esclamò: - Sono stata io a fare la sorpresa! - Brava! Brava! – le dissero entrambi i genitori abbracciandola. - È tutto merito dell’uccellino che mi ha consolato e mi ha detto come far la zuppa – spiegò Celeste. Mangiarono felici e contenti e poi andarono a letto con la promessa di Celeste che la mattina dopo sarebbe andata con loro a mietere il grano. Celeste si era accorta che lavorando sodo aveva ottenuto un bel risultato!La zuppa di Celeste, blumarta. Un sorriso per una buona notte..
 
 
maresogno67
maresogno67 il 12/11/12 alle 19:38 via WEB
Bella!
 
marzo1941
marzo1941 il 12/11/12 alle 09:27 via WEB
Più che inseguire un modello, bisognerebbe fare ogni sforzo per essere noi modelli, anche se la cosa è parecchio utopistica. Per non dire che nelle scelta dei modelli facciano sempre degli errori grossolani. Buona giornata - Andrea
 
 
maresogno67
maresogno67 il 12/11/12 alle 19:38 via WEB
concordo. Ciao. Gi
 
laura1953
laura1953 il 12/11/12 alle 12:20 via WEB
Buon lunedi Gianni buon inizio di settimana ..Laura
 
 
maresogno67
maresogno67 il 12/11/12 alle 19:32 via WEB
ciao
 
amoon_rha_gaio
amoon_rha_gaio il 12/11/12 alle 14:02 via WEB
io credo di uscire dagli schemi, se non altro per i miei gusti :D
 
 
maresogno67
maresogno67 il 12/11/12 alle 19:29 via WEB
simpatico
 
mascl22
mascl22 il 12/11/12 alle 15:16 via WEB
Non bisogna mai affidarsi ad un modello, ognuno di noi è unico e cosi dovrebbe essere. Una buona giornata.
 
 
maresogno67
maresogno67 il 12/11/12 alle 19:30 via WEB
vero
 
estempora_nea
estempora_nea il 12/11/12 alle 16:10 via WEB
io voglio assomigliare a me, punto e basta,non voglio assurgere neanche a modello, sto insegnando a mia figlia adolescente, con buoni risultati, ad esser se stessa, e per fortuna ho rimosso le convinzioni di mia madre che aveva paura di quello che potevano pensare gli altri..ciò che sento esprimo, a chi non piace, cambia canale, io resto così!!!...duretta oggi Donatella Gin , ma onesta!UN GRAN BEL POST, UN PLAUSO A TE^^
 
 
lilith666dgl0
lilith666dgl0 il 12/11/12 alle 17:35 via WEB
Ribellarsi,sempre e comunque! Un abbraccio:^:*
 
   
maresogno67
maresogno67 il 12/11/12 alle 19:25 via WEB
sempre!
 
 
maresogno67
maresogno67 il 12/11/12 alle 19:29 via WEB
Grazie!! Molto generosa. Gianni
 
flagellus
flagellus il 12/11/12 alle 17:56 via WEB
La grande forza di Alessandra .....e il tuo impegno ...Ciao
 
 
maresogno67
maresogno67 il 12/11/12 alle 19:22 via WEB
....interessante..ciao
 
mariselene
mariselene il 12/11/12 alle 20:22 via WEB
Un gran bel racconto... e Alessandra fugge... è fatta così... Quanti giovani fuggono oggi, stretti da modelli che non convinvono più nessuno... Luisa
 
 
maresogno67
maresogno67 il 14/11/12 alle 22:05 via WEB
grazie!
 
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