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Dove si arresterà la caduta dell'oro?

Post n°1756 pubblicato il 07 Novembre 2014 da Lucky340
 
Foto di Lucky340

È da qualche tempo che sospetto che le quotazioni del lingotto siano prossime ai minini del suo ciclo ribassista, ciclo iniziato esattamente a inizio Settembre 2011 quando l’oro toccò il picco massimo dei suoi prezzi ($1.920,00 per oncia).
Il prezzo dell’oro registrato venerdì sera è in calo del 15% rispetto al picco di marzo ($1.379,00 per oncia) ed è in ribasso del 39% dal “top” delle quotazioni toccato a Settembre 2011.

Questi ribassi costringono il settore minerario aurifero a stress finanziari crescenti e insostenibili per lunghi lassi temporali.
Già un anno e mezzo fa (aprile 2013), Bloomberg riportava la notizia che il settore aurifero presentava gravi difficoltà a remunerare il capitale investito con quotazioni dell’oro a $1.300,00 per oncia.

Il settore infatti (nella media) è in grado di produrre utili operativi solo se il prezzo dell’oro si mantiene abbondantemente sopra i $1.400,00 per oncia.
I principali produttori del settore (Goldcorp, AngloGold Ashanti, Kinross e Newmont Mining) sono già stati costretti a tagliare i budget relativi all’esplorazione e sviluppo di nuove miniere.

L'utile non è il solo indicatore della buona salute delle aziende: avete mai sentito parlare del rapporto Debito/EBITDA?
Si tratta di un rapporto finanziario che misura la capacità di un’impresa di estinguere i debiti contratti. Un elevato rapporto Debito/EBITDA segnala un’eccesiva esposizione al debito da parte dell’azienda (per EBIDTA si intende il “marigine operativo lordo” ovvero il reddito lordo di un’azienda).
Se date un’occhiata al grafico qui sotto vi accorgerete di come, dal 2012 al primo semestre 2014, il rapporto Debito/EBITDA delle maggiori (Senior) aziende minerarie aurifere sia esploso del 640%!

[Grafico allegato]

Con questo cosa vi voglio dire? Semplice, il settore minerario è soggetto a un duplice ma letale “stress finanziario”: utili in calo e peso eccessivo del debito.
Gli attuali prezzi dell’oro e il sovraindebitamento del settore saranno a breve insopportabili.

A livello personale ritengo che i livelli di prezzo minimi del ciclo attuale possano spingersi entro e non oltre la forbice tra $950,00 e $1.000,00.

Non dimentichiamo, oltretutto, che le ultime miniere d’oro scoperte negli ultimi cinque anni sono situate in nazioni ad elevato rischio ecologico e con scarse infrastrutture: entrambi questi fattori richiedono ingenti investimenti da parte delle aziende del settore per rispettare i vincoli ambientali e per estrarre oro con le tecnologie più avanzate.
Le quotazioni spingeranno al più presto verso il superamento del limite di $1.400,00 l'oncia.
Se così non fosse il settore aurifero andrebbe in default. E il mondo non può permettersi uno stop all'estrazione del metallo giallo.

Conclusione? Come Russia, Cina, India e molti altri Paesi, ritengo che siamo di fronte a un'occasione davvero unica per l'acquisto di oro: il minimo storico non è molto lontano dalle quotazioni attuali.

Gennaro Porcelli

 
 
 
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Un blog di: Lucky340
Data di creazione: 04/05/2010
 

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