Creato da lafarmaciadepoca il 13/10/2010

La farmacia d'epoca

Raccolta di scatole e flaconi di farmaci di ieri - di Giulia Bovone

 

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Dalla scatola al post: cosa c'è dietro la Farmacia d'Epoca

Post n°505 pubblicato il 09 Novembre 2016 da lafarmaciadepoca
 

 

Salve a tutti, questa settimana niente scatola, perché sono sorti alcuni problemi con il servizio di photo hosting di Libero di cui mi servo per arricchire i post del blog. Nell’attesa che il problema si appiani, mi sono resa conto che in sei anni di blog non ho mai spiegato come “funziona dietro le quinte” la Farmacia d’Epoca, ossia quanti step passano da un acquisto a pochi euro ad un mercatino dell’antiquariato, fino al vostro post.

Tutto inizia con una levataccia di domenica mattina, alla volta dei miei territori di “caccia”. Generalmente non partecipo a tutti i mercatini possibili immaginabili, in base ai pezzi che voglio trovare, mi dirigo in una zona piuttosto che in un’altra.

Al termine della ricognizione torno alla base dove il materiale viene pulito e se necessita restaurato (soprattutto le scatole di cartone) . Con questo si conclude la fase “facile” del gioco, perché il vero problema non è tanto trovare i vecchi farmaci, ma datarli!

Prendiamo un ipotetica scatola X, ora la prima ricerca che eseguo è quella nel database dei marchi scaduti dell’ufficio brevetti: se sono fortunata arrivo ad altissimi livelli di precisione per la datazione (giorno dell’immissione in commercio e del ritiro), ma statisticamente non ho questa fortuna. Su 50 richieste arriverò a trovare solo 1 o 2 farmaci.

Se X non è nel database, ho due opzioni:

1) Cercare nel mio archivio di circa 400 pezzi tra giornali vari (la maggior parte va dagli anni Venti agli anni Sessanta) libri di farmacologia e terapia (soprattutto per i farmaci Ottocenteschi), o cartoline pubblicitarie, alla ricerca di una pubblicità del prodotto o di una citazione. Sono ormai parecchi anni che li possiedo e anche se l’archivio non è informatizzato, vado quasi a colpo sicuro, perché più o meno conosco cosa contengono. Siete rimasti impressionati dall’archivio a mia disposizione? Ebbene, è stato messo insieme grazie a libri e giornali regalatimi poiché le loro rilegature sono veramente malridotte e invendibili ai collezionisti, più qualche pezzo che ho acquistato, ed altre vostre donazioni. A me non interessa l’aspetto esteriore dell’oggetto, mi basta che all’interno sia chiaro e leggibile.

2) Posso analizzare la composizione di X e vedere se conosco già qualche farmaco simile: spesso medicinali con particolari “asset” sono stati concepiti nello stesso periodo storico. Questo è il classico caso in cui ricadono la maggior parte dei preparati galenici ottocenteschi.

Nel caso in cui X non sia né in archivio, né abbia una composizione peculiare, passo allora ad esaminare come è stato realizzalo l’oggetto e da chi. Sembrerà strano, ma basarsi sul design spesso porta fuori strada: provare per credere con i medicinali Deca!
A volte, se i materiali sono gli stessi di altre scatole o bottiglie di farmaci già datati con sicurezza, sempre prodotti dalla stessa casa farmaceutica, X può essere giudicata coeva.

Su una media di 50 scatole ad oggi riesco a datarne con successo ed alta precisione circa 35 - 40, purtroppo mi rimangono sempre degli oggetti che ormai non possiedono più alcun aggancio nello scorrere del tempo, e sono indatabili. E’ tristemente vero: ho nella collezione scatole che aspettano da più di cinque anni di essere contestualizzate. Magari trovo qualche informazione su di loro, ma è troppo poco, oppure conduce a vicoli ciechi, e io preferisco non pubblicare, rispetto a pubblicare informazioni parziali che possono non essere affidabili.
Quest’ultimo è il motivo per cui non faccio affidamento alle informazioni che trovo su internet, che a volte possono basarsi su ricordi o sentito dire che non hanno poi alcuna verità. Preferisco metterci di più, ma avere informazioni precise e basate su dati di fatto oggettivi (e penso anche voi!).

Questo è il motivo per cui la Farmacia d’Epoca si aggiorna solo quando ha da aggiornarsi: nella vita non sono una storica della farmacia, e per me la qualità delle informazioni conta molto (maledetta formazione scientifica!).

Ecco svelato in breve cosa accade preliminarmente a quanto trovo nei mercatini: in fatto di tempistiche normalmente mi aggiro tra le due settimane e un mese. Se non trovo nulla, ma proprio nulla, l’ipotetica scatola X, va in coda alla scaletta di pubblicazione, nell’attesa di trovare più informazioni.

Chi l’avrebbe mai detto, che dietro ad un blog così piccolo ci sia così tanto lavoro?

Grazie per aver letto il post! Spero che il problema con le foto si risolva presto!

 

 
 
 
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