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La farmacia d'epoca

Raccolta di scatole e flaconi di farmaci di ieri - di Giulia Bovone

 

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Pillole Mengolati

Post n°504 pubblicato il 28 Ottobre 2016 da lafarmaciadepoca
 

Il Chinino di Stato non era l’unico antimalarico presente in Italia nella prima metà del Novecento. Era sicuramente il prodotto più economico, ma chi poteva spendere, aveva a disposizione anche un range di antimalarici ben più ampio e sotto certi versi più performante: tipo le Pillole Mengolati.

Ideate a Loreo, (che geograficamente rimane a pochi chilometri dal delta del Po, una delle zone palustri in cui la malaria regnava sovrana) dalla Farmacia Mengolati, sono uno dei brand di antimalarici più vecchi sul mercato italiano, se ci si vuole fidare ciecamente delle pubblicità del prodotto diffuse sul finire degli anni Venti.

Le inserzioni pubblicitarie più vecchie da me reperite, infatti, daterebbero il prodotto sulla fine dell’Ottocento, ma ragionando sulla composizione, molto probabilmente la pubblicità stava esagerando.

Circa il chinino e i prodotti farmaceutici derivati esiste una letteratura molto ampia, soprattutto perché per moltissimo tempo è stato uno degli unici antipiretici presenti sul mercato, e il monopolio di questo farmaco è stato di vitale importanza per la colonizzazione di Africa e Asia ( soprattutto India), da parte degli Inglesi.

Confrontando la ricetta delle Pillole Mengolati degli anni Venti con quanto contenuta nella Farmacopea Austriaca del 1824, (una delle farmacopee più vecchie che ho a disposizione), emerge chiaramente che ad inizio dell’Ottocento esistevano degli antimalarici, ma erano perlopiù a base di china gialla, molto semplici, che non contenevano molto altro.

Le Pillole Mengolati, invece erano a base di:

-Centaurea: il suo estratto ha un sapore molto amaro, tanto che in passato era chiamata “fel terrae” ossia “fiele della terra”. Deve il suo nome a chirone, il mitologico centauro, che avrebbe utilizzato questa pianta per curarsi una ferita avvelenata. Ha blande proprietà disinfettanti, ed è impiegata modernamente nella preparazione del vermuth.
-Quassia del Suriname: la leggenda vuole che il nome di questo albero derivi da Quassi, uno schiavo Olandese, reputato essere lo scopritore delle proprietà febbrifughe e antimalariche dell’estratto di corteccia.
-Serpentaria: la sua radice contiene degli oli che erano impiegati in passato per le proprietà lassative (a basse concentrazioni) ed emetiche (ad alte concentrazioni).
-China calisaja: è una delle piante del genere Chinchona da cui si estraeva il chinino.
-Rabarbaro cinese: è un buon lassativo, decongestionante ed antisettico intestinale. Esattamente come la serpentaria, era impiegata per “depurare il sangue”, secondo le teorie scientifiche che circolavano a fine Ottocento. Ovviamente la regolarità intestinale non influisce sulla guarigione dalla malaria.
-Genziana: viene modernamente utilizzata come aromatizzante, in passato si credeva avesse anche delle proprietà antimalariche, ma studi recenti hanno dimostrato che la sua efficacia in questa patologia è nulla.
-Metilarsinato di sodio: sale di sodio dell’arsenico sembra più un ingrediente da veleno per topi che da farmaco, eppure come risulta tossico per noi, è tossico anche per il plasmodio della malaria, e come dice l’antico adagio “a mali estremi, estremi rimedi”.

(mi stupisce che non sia presente dello zucchero, in quanto dovevano essere parecchio amare!)

E’ ipotizzabile che il nucleo della ricetta fosse china, rabarbaro cinese, e centaurea, a cui si sono poi nel tempo si sono aggiunti gli altri ingredienti, che hanno “riadattato” la ricetta alle nuove conoscenze scientifiche, ma dal momento che la Farmacia Mengolati non esiste più, la ricetta originale è andata persa, così come i nomi di battesimo dei Fratelli o la data di fondazione della farmacia. Se siete di Loreo o dintorni e sapete qualcosa di più sulle Pillole, contattatemi con una mail. Non bisogna permettere che quel poco che ancora sappiamo sulla storia del farmaco italiano vada perduta!

Ecco la foto della scatola:

Pillole Mengolati



Misura 6,8 cm x 4,5 cm x 2 cm e risale agli anni Venti /Trenta del Novecento. Non è indicata una posologia, ma si sa solo che le Pillole erano un prodotto destinato agli adulti: per i bambini e i ragazzi esisteva una versione in sciroppo destinata a solo a loro.

Grazie per aver letto il post!

 
 
 
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