La farmacia d'epoca
Raccolta di scatole e flaconi di farmaci di ieri - di Giulia Bovone
BENVENUTI SU LA FARMACIA D' EPOCA!
La Farmacia d'Epoca è un blog dedicato al collezionismo di vecchie scatole di latta di medicinali. Dal momento che le informazioni su questi oggetti sono piuttosto rare, se conoscete delle curiosità, degli aneddoti, o anche solo qualche notizia in più, contattatemi, provvederò a modificare i post, per renderli ancora più ricchi!
Nessuna di queste scatole è in vendita, nel caso in cui troviate delle foto dei miei oggetti su siti tipo ebay, sono annunci FALSI: segnalatemeli prontamente, in modo da evitare l'ennesima truffa online.
Se avete necessità della mia esperienza come collezionista, mandatemi un messaggio e-mail a lafarmaciadepoca@libero.it vi risponderò il prima possibile, fornendovi le informazioni che ho a disposizione.
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Fino a poco tempo fa il servizio è stato gratuito per tutti, fornendo foto senza watermarks ed a maggiore risoluzione, con testi più professionali rispetto a quelli pubblicati, ma la poca correttezza di alcuni personaggi nei miei confronti ha fatto terminare questa politica.
Grazie per la visita
Dott.ssa Giulia Bovone
I FARMACI NELLA LETTERATURA
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Pillole MengolatiIl Chinino di Stato non era l’unico antimalarico presente in Italia nella prima metà del Novecento. Era sicuramente il prodotto più economico, ma chi poteva spendere, aveva a disposizione anche un range di antimalarici ben più ampio e sotto certi versi più performante: tipo le Pillole Mengolati. Ideate a Loreo, (che geograficamente rimane a pochi chilometri dal delta del Po, una delle zone palustri in cui la malaria regnava sovrana) dalla Farmacia Mengolati, sono uno dei brand di antimalarici più vecchi sul mercato italiano, se ci si vuole fidare ciecamente delle pubblicità del prodotto diffuse sul finire degli anni Venti. Le inserzioni pubblicitarie più vecchie da me reperite, infatti, daterebbero il prodotto sulla fine dell’Ottocento, ma ragionando sulla composizione, molto probabilmente la pubblicità stava esagerando. Circa il chinino e i prodotti farmaceutici derivati esiste una letteratura molto ampia, soprattutto perché per moltissimo tempo è stato uno degli unici antipiretici presenti sul mercato, e il monopolio di questo farmaco è stato di vitale importanza per la colonizzazione di Africa e Asia ( soprattutto India), da parte degli Inglesi. Confrontando la ricetta delle Pillole Mengolati degli anni Venti con quanto contenuta nella Farmacopea Austriaca del 1824, (una delle farmacopee più vecchie che ho a disposizione), emerge chiaramente che ad inizio dell’Ottocento esistevano degli antimalarici, ma erano perlopiù a base di china gialla, molto semplici, che non contenevano molto altro. Le Pillole Mengolati, invece erano a base di: -Centaurea: il suo estratto ha un sapore molto amaro, tanto che in passato era chiamata “fel terrae” ossia “fiele della terra”. Deve il suo nome a chirone, il mitologico centauro, che avrebbe utilizzato questa pianta per curarsi una ferita avvelenata. Ha blande proprietà disinfettanti, ed è impiegata modernamente nella preparazione del vermuth. (mi stupisce che non sia presente dello zucchero, in quanto dovevano essere parecchio amare!) E’ ipotizzabile che il nucleo della ricetta fosse china, rabarbaro cinese, e centaurea, a cui si sono poi nel tempo si sono aggiunti gli altri ingredienti, che hanno “riadattato” la ricetta alle nuove conoscenze scientifiche, ma dal momento che la Farmacia Mengolati non esiste più, la ricetta originale è andata persa, così come i nomi di battesimo dei Fratelli o la data di fondazione della farmacia. Se siete di Loreo o dintorni e sapete qualcosa di più sulle Pillole, contattatemi con una mail. Non bisogna permettere che quel poco che ancora sappiamo sulla storia del farmaco italiano vada perduta!
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