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Bufala 2 - Il complotto dei vaccini

Post n°263 pubblicato il 08 Novembre 2012 da lafarmaciadepoca
 

Sicuramente avrete sentito anche voi notizie riguardanti il ritiro delle dosi di vaccino anti influenzale avvenute quest’anno, e certamente sarete stati bombardati da tutte le teorie complottistiche sulle case farmaceutiche brutte e cattive che fanno esperimenti sulle persone a loro insaputa.

Sì, le stramaledettissime case farmaceutiche mondiali, che ci avvelenano con i farmaci che non curano, il cui unico interesse è succhiarci l’anima e i soldi!
Peccato che se io avessi un’azienda farmaceutica, l’ultima cosa che mi verrebbe in mente di fare è quella di sviluppare vaccini per rendere immune la popolazione.

Ora vi farò una domanda molto personale a cui sarete liberi di rispondermi o meno: sapete cos’è un vaccino?

Dicesi vaccino un preparato farmaceutico composto da proteine provenienti da ceppi patogeni di batteri, trattati per ottenere un’ attenuazione della virulenza senza però perdere le capacità antigeniche. In questo modo l’organismo a cui viene somministrato assumerà immunità dal patogeno, tramite la produzione di anticorpi.

Bene, fin qui nulla di male, ma perché allora mi è venuta la febbre quando ho fatto il vaccino? Perché hanno ritirato le dosi di vaccino anti influenzale? Perché ci sono stati dei casi di morte e paralisi legati ai vaccini?

Dalla definizione si può facilmente estrapolare che i vaccini in realtà non sono che materiale batterico in sospensione, ed esattamente come avviene in seguito a qualunque infezione batterica, viene la febbre.
Quello che viene simulato tramite l’iniezione, non è nient’altro che un’infezione in “piccolo” ed è normale che il nostro corpo reagisca innalzando la temperatura corporea. Ricordatevi che la febbre non è una malattia, ma un meccanismo di difesa biologico.
Ovviamente se la febbre sale oltremisura, sicuramente c’è la possibilità di una reazione allergica a qualche componente, e allora è necessario chiamare il medico, ma se rimane bassa non c’è nulla da preoccuparsi, va via nel giro di un giorno. Ve lo dice una persona per cui l’unico motivo buono per vaccinarsi (ho un terrore incredibile delle siringhe!), era il fatto che il giorno dopo avrebbe saltato la scuola per via della febbre.

Ritirare le dosi di un vaccino non è una pratica così rara nel mondo della farmacologia, ma sicuramente fa sempre notizia perché a differenza di altri preparati completamente chimici, abbiamo a che fare con materiale biologico, e si sa che il materiale biologico è dispettoso.
Infatti, nei composti chimici è possibile risalire al lotto di produzione e ritirare solo quelle confezioni, operazione impossibile con i batteri. Così, se qualcosa va storto, è necessario ritirare tutte le dosi!
In più, dovete sapere che prima di iniettare qualcosa nei cittadini, vengono eseguiti dei test di sterilità sui vaccini, per controllare che tutto sia a posto, e non solo dalle aziende produttrici, ma anche da enti esterni.

Comunque, la causa del ritiro dei vaccini è da imputarsi alla presenza di particelle proteiche sospette ( ovvero di cui non si conosce la provenienza) che hanno contaminato le dosi. Se le case farmaceutiche fossero così senza scrupoli, sicuramente avrebbero dato il via libera alla somministrazione.

Per quello che riguarda l’ultima domanda dobbiamo sempre tenere conto che spesso e volentieri nei bambini e negli adulti si possono verificare delle reazioni allergiche impreviste, che possono dare luogo a problemi: non solo con i vaccini, ma anche con cibi e farmaci. E’ molto importante far eseguire un test allergologico sui propri pargoli per indagare la presenza di eventuali allergie ed informare così il pediatra. In commercio esistono diversi vaccini e sicuramente troverete l’alternativa con la formulazione giusta, ma è necessario sapere prima se ci possono essere delle reazioni o delle intolleranze. E’ l’unico modo per prevenire.

Colgo l’occasione anche per ricordare che la vaccinazione non causa sindromi autistiche: è una bufala.
In primis la ricerca su questa correlazione è stata condotta su un campione di 12 bambini, decisamente troppo pochi per una ricerca seria, e alla fine si è scoperto che i dati erano stati manomessi per dare modo ad alcune famiglie di ottenere dei risarcimenti. Oltre ad una bufala era pure una frode.

Ma allora perché il figlio di Tizio ha fatto la vaccinazione MPR e poi è diventato autistico?
La prima possibilità di diagnosi sicura di disturbi autistici si ha a partire dai due anni di vita, quando il bambino sta sviluppando le capacità motorie e linguistiche.
Purtroppo intorno ai due anni finiscono le vaccinazioni obbligatorie, e dal momento che le diagnosi sicure possono essere fatte solo ora,  sembra che l’autismo si sia sviluppato in seguito a questa pratica, ma in realtà non è così: questi disturbi hanno basi genetiche.

Vaccinare i propri figli è importante, e purtroppo i siti contro le vaccinazioni obbligatorie si stanno moltiplicando a vista d’occhio.
Il fatto che in Italia non siano presenti casi di una malattia, non significa che questa non esista: il Mondo sta diventando più piccolo, gli aerei hanno accorciato di molto le distanze, ed è molto probabile che i vostri figli, nella loro vita, vengano a contatto con realtà dove questa malattia esiste ancora, anche solo per una banale vacanza.

Se ancora non siete convinti dell’importanza dei vaccini, vorrei lasciarvi con qualche dato direttamente dal sito ufficiale dell’ UNICEF.

Grazie alle campagne di vaccinazione di massa, nello scorso decennio, le morti per il morbillo sono state ridotte del 78% . Per chi non lo sapesse, ricordo che questa malattia era una delle cause più comuni di mortalità infantile nei Paesi del Terzo Mondo.  Era, perché solo i vaccini hanno il potere di volgere il verbo essere all’imperfetto, e si spera presto al passato remoto.

Grazie per aver letto il post!

 
 
 
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