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LA “MONNEZZA”

Post n°847 pubblicato il 29 Luglio 2012 da kiwai
 

 

Da anni uno dei principali problemi del nostro Paese è la” monnezza”.

Bella novità direte voi .. lo sappiamo bene, anni di soldi buttati per finanziare i giochetti di Bassolino e compagni .. poi i roghi dei camorristi che non volevano mollare l’affaruccio dei rifiuti .. poi finalmente con De Asinis la monnezza ha preso treni e navi per andare a villeggiare altrove .. peccato siano rimasti i “bacherozzi” (gli scarafaggi, per chi non è romano).

Ecco a proposito di bacherozzi .. no ne parliamo dopo ..

 

Dicevo, i rifiuti sono inevitabili .. tutte le attività umane e animali ne producono, sia organici che inorganici e tossici .. il problema è da un lato il loro contenimento in livelli quantitativi accettabili, dall’altro il loro corretto smaltimento.

Ma no!!!

Si lo so è banale, ma i nostri modelli di vita, la nostra struttura sociale è tale da produrre una molteplicità di rifiuti tra i quali quelli materiali sono ben più facilmente trattabili di quelli umani.

 

Se per i rifiuti materiali abbiamo un ventaglio di soluzioni possibili, che vanno dalla raccolta differenziata ai termovalorizzatori, dalla riduzione degli imballi alle più semplici discariche .. per i rifiuti umani il discorso è assai diverso.

 

Esclusa l’ipotesi di utilizzarli come combustibile per termovalorizzatori, anche perché avrebbe ragione Grillo, in quel caso le “polveri sottili” del buonismo peloso, renderebbero l’aria irrespirabile (per fortuna non siamo in Cina) ..

 

Impraticabili, per raggiunta saturazione, le obsolete discariche (il sovraffollamento delle carceri è noto)…

 

Difficoltose le operazioni di “esportazione” dei rifiuti nostrani, stante la notevole mole di rifiuti di importazione clandestina, già difficilmente smaltibili ..

 

L’unica strada praticabile sembrerebbe quella della “raccolta differenziata” con esito finale in appositi luoghi di stoccaggio per i rifiuti più tossici e inquinanti (ma i manicomi criminali li stanno chiudendo) …

Ecco a proposito di tossici .. no ne parliamo dopo …

 

Dunque, la presenza nella società di rifiuti umani è un fatto ineludibile?

Siamo costretti a convivere con soggetti inutili a se stessi e dannosi per gli altri?

Sembrerebbe di si.

Peraltro anche un corpo sano produce rifiuti e la fisiologia ci insegna che la Natura ha dotato ogni organismo vivente di appositi organi preposti alla depurazione e all’espusione degli scarti …

L’organismo sociale, quando sano e correttamente gestito, non è da meno .. quando sano non è .. le tossine si moltiplicano e il loro smaltimento si fa difficoltoso.

 

Nel cotesto dinamico della società, ciascun componente assume progressivamente il ruolo a cui è fisiologicamente chiamato .. e l’apologo di Agrippa ci insegna che ogni organo ha pari importanza nell’espletamento delle funzioni vitali.

 

Ma la scienza medica ci ha insegnato di più, ci ha insegnato che le cellule staminali embrionali, inizialmente indifferenziate, sono passibili di qualunque evoluzione e di dare origine a ogni tipo di tessuto presente nell'organismo di cui fa parte .. una società sana e libera dovrebbe garantire a tutti una analoga potenzialità di sviluppo e affermazione … a questo, e solo a questo, dovrebbero essere tesi gli sforzi dei componenti attivi della società.

 

Purtroppo, e qui veniamo a bacherozzi e tossici, nella nostra società c’è chi pretende di avere garantiti diritti e privilegi senza avere alcuna potenzialità, c’è chi, conscio della propria oggettiva inferiorità, come una cellula cancerogena, sparge le proprie tossine e teorizza la rivoluzione anarchica dell’organismo sociale.


Ecco parlavamo di rifiuti (sociali) … un problema “insormontabile”?

 

P.S.

Chi si sentisse chiamato in causa, si rassegni .. è un fatto.

 

 
 
 
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CUBA LIBRE

QUANTO COSTA
LA LIBERTA'???




La morte di un prigioniero di
coscienza, una persona in
carcere per le sue idee, senza
aver commesso alcun reato.
Orlando Zapata Tamayo,
42 anni, fù arrestato durante
la primavera del 2003 e condannato
a tre anni di carcere.
Durante la prigionia a causa della
sua attività di dissidenza nel
carcere, gli furono aggiunti altri
anni di detenzione fino a un totale
di 30 anni di reclusione.
BASTA YA!

 


 

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