Creato da johnny.kraus il 07/12/2009

Poppy fields

Un altro modo per aumentare l'entropia dell'universo

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Dai retta a me Montag, non c'è niente lì, i libri non hanno niente da dire.

Post n°136 pubblicato il 07 Giugno 2012 da johnny.kraus
 
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Un mondo dove i libri sono messi al bando. Quale miglior situazione per caratterizzare un regime distopico? Fortunatamente la realtà è ben lontana dal mondo in cui ogni libro deve essere distrutto col fuoco ed ogni tipo di informazione deve passare per il filtro del potere per poi essere ripresentata opportunamente manipolata in giganteschi televisori, per controllare l’opinione pubblica. Impensabile.
Ma siamo davvero così sicuri di essere così lontani da questo inquietante scenario da fantascienza? Nonostante pseudo-pompieri non vengano a casa nostra per portare il materiale cartaceo in nostro possesso ai famigerati 451° fahrenheit, l’impressione che un Grande Fratello allunghi i suoi tentacoli sempre di più sui media si fa sempre più concreta; basta guardare ciò che la tv ci propone: programmi scialbi che mirano a rincoglionire il telespettatore, dibattiti insulsi su relazioni fugaci di personaggi altrettanto insulsi, squallide americanate ovunque, in poche parole intrattenimento superficiale fine a se stesso. E quando si prova a fare un approfondimento un po’ più serio il risultato va accuratamente soppesato: siamo sicuri che ciò che ci propongono sia frutto di ricerche disinteressate o piuttosto viene taroccato “al fine di” come nello scenario fantascientifico di cui sopra? Il dubbio c’è, anche se va dato il giusto merito ad alcuni programmi che tentano di aprire gli occhi a chi si ostina a farsi imboccare.

Una società come la nostra mostra tutti gli effetti di decenni di manipolazione mediatica, che potrei riassumere con la parola passività. Noi che eravamo bambini negli anni 80, cresciuti a pane e tv, cartoni animati, telefilms e quant’altro, siamo contenitori, e basta: raccogliamo tutto, non ci impegniamo a vedere cosa conteniamo, se sia roba buona o no, quale sia la sua provenienza. Ci hanno abituati al fatto che tutti ci volessero bene, che non ci saremmo mai dovuti preoccupare di nulla, che un giorno avremmo avuto anche qualche voce in capitolo. E così siamo cresciuti pigri, ignavi e superficiali, senza alcuna curiosità e facilmente malleabili, oltre le più rosee aspettative di chi oggi ci sta prendendo beatamente a calci nel culo, mentre noi poltriamo come ebeti davanti alla tv.

Un Paese in cui se dici che ti piace leggere ti prendono in giro, in cui se pretendi di farti un’opinione oggettiva dei fatti sei un sognatore, in cui se ti permetti di accusare qualcuno di manipolare l’informazione sei un complottista o ancor meglio un terrorista, un Paese passivo in ultima analisi è ben avviato a diventare lo scenario per un nuovo regime alla Fahrenheit 451. Io nel mio piccolo, quando arriveranno col lanciafiamme a casa mia per fare il loro dovere, mi auguro di avere la forza di accoglierli calorosamente ripagandoli con la stessa moneta, sperando di non essere il solo.

Ieri ci lasciava uno dei più grandi scrittori di fantascienza del secolo scorso, il quale come tutti i grandi artisti con la sua morte non ci abbandona del tutto avendoci lasciato le sue opere e i suoi moniti, con cui forse avrà voluto metterci in guardia, lui che era un visionario e certe cose le aveva percepite già da tempo.

Addio Ray.

 

 
 
 
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