Immagini dal mondo

Buongiorno Amoon. Premetto…NON sarò breve ;-) (…come sempre…). Forse la domanda è mal posta. Il punto non è “insegnare ad una persona a stare in un gruppo di amici”. Credo che la questione sia diversa. F mi sembra molto concentrato su se stesso e questo crea dei comportamenti un po’ discutibili verso gli altri. E’ chiaro che tu ci sia rimasto un po’ male per quello che ti ha detto perché lui non ha avuto sensibilità nei tuoi confronti e nei confronti degli altri amici. Che poi il fatto di non essere sensibile verso gli altri spesso non significa “non avere i mezzi per” farlo. Spesso molto più semplicemente significa “non avere interesse“ negli altri. E’ un po’ come il fatto di saper cucinare: molte persone dicono “aah, io proprio non so cucinare” ma la verità è semplicemente “a me non piace cucinare”. Se ti interessa e ti piace, sfogli un libro di ricette, ne scegli una facile, compri ingredienti buoni, segui le istruzioni…beh, alla fine il risultato sarà buono e se proprio non viene buona la prima volta la rifai e alla fine… impari a cucinare. Questo F a me sembra semplicemente poco interessato e accurato nel prendersi cura dei rapporti umani che vive. Quello che intendo dire è che a volte “non essere capaci di” non significa “non avere i mezzi per” ma semplicemente “non avere voglia di”. Credo che tu non possa fargli capire nulla ora proprio perché l’interesse per gli altri non si può trasmettere. Magari entrerà in un’altra fase della vita in cui sarà meno concentrato su se stesso e avrà più interesse per gli altri…magari invece rimarrà così. Sai, quello che penso è che tra una persona non sensibile e una persona che non usa la sensibilità che ha, alla fine in termini di risultato purtroppo non ci sia alcuna differenza. Anzi, una differenza c’è, ed è che alle persona del secondo tipo rischiamo spesso di rimanere molto attaccati perché continuiamo a intravedere in loro la “possibilità”. Il problema infatti secondo me è proprio come porsi nei suoi confronti? Ormai è un po’ che lui saltuariamente ti crea delle piccole delusioni e credo che il modo più maturo per avere un rapporto con lui sia proprio di prendere atto di questi suoi limiti o semplicemente del fatto che in questo momento della sua vita non può dare più di così…altrimenti rischi di rimanerci male e poi alla fine l’errore diventa tuo, nel non saper valutare, nel non saper acettare. In realtà già mi sembra che tu questo percorso l’abbia, intrapreso con successo da un po’. Detto questo se gli vuoi bene, credi che sia un amico e pensi davvero che le tue parole possano farlo riflettere fai benissimo a parlarci. Ecco, finito il noioso sermone ;-) He he. Buona giornata Amoon!