Decine di volontari si sono dati appuntamento al porto di Civitavecchia, al molo 6, dove è attraccata la nave Arctic Sunrise, per una originale foto-action. Tutti in mutande per denunciare la situazione italiana che, grazie alla mancanza di strategia del Governo, è in mutande rispetto agli obiettivi del protocollo di Kyoto.
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tanka_si il 26/11/07 alle 22:58 via WEB
Anche io appoggio incondizionatamente la vostra azione contro la riconversione a carbone della centrale di Civitavecchia.
Così come ho appoggiato incondizionatamente molte vostre iniziative e da quì la mia ammirazione e, per quanto possibile, il mio appoggio.
La questione energetica è una questione alquanto complessa e, quindi si può facilmente cadere in contraddizione come è accaduto a Geenpeace che condanna il carbone ma appoggia l'eolico.
Io penso che l'eolico è altrettanto inquinante quanto i combustibili fossili con svariate aggravanti da non sottovalutare.
1) Ogni pala eolica costa 3 milioni di euro. La sua vita produttiva è di 25 anni. Alla fine del ciclo quelle torri da 130 metri (la cupola S.Pietro a Roma è alto 118 metri) di acciaio dovranno essere smaltite dal concessionario del suolo.
2) Le fondazioni è su palificazioni della profondità dai 15 ai 30 metri con relativo inquinamento delle falde acquifere
3) Ogni pala eolica, in media, uccide,tra rapaci, uccelli migratori e stanziali, 70 uccelli all'anno ;
4) L'impatto ambientale è devastante e non più ripristinabile e si perderebbe buona parte del patrimonio paesaggistico-archeologico e culturale.
5) Una pala eolica produce energia ad alta tensione e bisogna costruire elettrodotti ad alta tensione che trasportino dalle montagne alle centrali l'energia elettrica creando i danni conosciuti da campi elettromagnetici;
6) Un impianto industriale di energia eolica produce inquinamento sonoro.
Detto questo bisogna evidenziare ancora altri aspetti di non secondaria importanza.
Tutti i produttori di energia elettrica che utilizzano combustibili fossili sono obbligati a produrre almeno il 2% con fonti energetiche alternative. In questo caso accedono anche ai certificati verdi. I certificati verdi sono "cospicui" finanziamenti dello stato concessi al produttore per 15 anni.Il produttore è costretto a produrre energia alternativa non certo per "spirito ambientalista" o per rispettare il portocollo di Kyoto ma perchè, poter commercializzare il 98% di energia prodotta con carbone e petrolio, è costretto a produrre energia alternativa.
Non è una contraddizione quella di appoggiare l'eolico?
Insomma, penso che non è quella la strada. Forse è quella più o di "impatto" ma non certo la migliore. A mio avviso bisogna seriamente pianificare interventi che siano in armonia con il territorio e che ruispettino l'avifauna, la fauna e la vocazione di sviluppo territoriale. Installare pale eoliche in Sardegna è una bestemmia come è una bestemmia installarle nelle zone degradate d'italia dove i Sindaci danno facilemente le autorizzazioni perchè attraverso l'eolico arrivano soldi freschi e sicuri (Perchè le pale eoliche non le installano sulle dolomiti, a Curmayeur, a Cortina ecc...?)
Mettiamo, invece, pannelli fotovoltaici sui tetti delle sedi delle pubbliche amministrazioni, sui tetti dei capannoni delle industrie e, perchè no, un pannello 2x2 anche sui nostri tetti e l'eccedenza di produzione la vendiamo noi all' ENEL.Avremo la bolletta energetica pari a zero euro e potremmo anche vendere l'energia in eccedenza all'ENEL.
Sviluppiamo l'energia geotermica (l'Italia è di origine vulcanica ed ha un'immensa potenzialità). La Sardegna è un'isola, perchè non pesnare ad una produzione di energia rinnovabile con le turbine che sfruttano il moto ondoso ed il movimento delle maree.
Sarebbe tutto più armonico e non ci sarebbe impatto ambiemtale più di quello necessario ed in più tuteleremmo in territorio e non lo violenteremmo con torri di 130 metri di acciaio e pale di 35 metri che renderebbero il territorio ostaggio di interessi spesso mafiosi.
Pensiamoci
(Rispondi)
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tanka_si il 27/11/07 alle 11:34 via WEB
Ciao, ti ringrazio anche io per avermi offerto il tuo spazio e poter esprimere liberamente il mio pensiero.
So che installare una pala eolica costa molto più che 3 milioni di euro. Io mi riferivo al costo intrinseco dell'apparato.
Precisato questo rispondo al tuo intervento.
Io credo che non bisogna ragionare solo come se fossimo in una emergenza. Si, l'emergenza c'è ma non per questo dobbiamo necessariamente scegliere il meno peggio. A mio avviso dobbiamo fare una scelta che possa rispondere alle esigenze di tutti ed in modo definitivo.
Se il premio nobel Carlo Rubia ha detto che il, futoro dell'energia è nello sfruttamento del sole e del calore, io credo che questo debba farmi riflettere e far riflettere seriamente chi gha responsabilità delle scelte comuni. Certo, l'eolico può essere uan strada ma deve essere sfruttato dove non crea inquinamenti peggiori di quelli che provocano centrali a combustibili fossili (parlo di turismo, attività produttive, artigianato e tutto l'indotto storico culturale).
Le centrali nucleari per adesso non ci sono e se ci saranno non verranno certo attivate nell'immediato visto che ci vogliono circa 10 anni per costruirle e metterle in funzione. C'è, poi, l'aspetto politico avverso le centrrali nucleari visto che sono state smantellate a seguito di referendum popolare.
Di immediato, invece, si può fare molto intervenendo principalmente nei confronti degli USA, la Cina e l'India e la Russia che sono i principali produttori di CO2. Noi, nel nostro piccolo dovremmo agire drasticamente nei confronti delle aziende che producono CO2 e che non usano depuratori, così come non li usano per le acque di lavorazione.
Intervenire sulla riduzione del trasporto di beni su gomma.
Riorganizzando il traffico nelle città sviluppando il trasporto pubblico alimentato, magari, a metano. Insomma una serie di azioni che si possono applicare immediatamente senza andare a distruggere il nostro patrimonio naturale.
'Noi non abbiamo ereditato la terra dai nostri antenati, ma l'abbiamo presa a prestito dai nostri figli'. Alce Nero.
Io credo molto in queste parole sagge ed è per questo che cerco di preservare e migliorare la terra su cui vivo per lasciare ai figli un mondo più vivibile
Ciao e grazie dell'attenzione
(Rispondi)
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