Creato da enca4 il 15/02/2010
PENSIERI E PAROLE
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La sindrome di DOWN non è una malattia. Le persone con la sindrome di DOWN non cercano una medicina,vogliono solo essere trattate come tutti gli altri!!!
Il 93% dei contatti non copierà questo messaggio... ma spero che tu che ora stai leggendo voglia far parte del restante 7% che metterà questo messaggio nella sua bacheca...
ENYA - MAY IT BE
LA FRASE DEL GIORNO
Si dice che fino a quando si bestemmia si è vivi e che si inizia a morire guando si pronuncia una sola parola "DIO"
anonimo
Enca4
W. Allen
NON E' CHE HO PAURA DI MORIRE.
E' CHE NON VORREI ESSERE LI'
QUANDO QUESTO SUCCEDE.
W. Allen
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Che giorno è
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noi viviamo noi ci amiamo
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Cosa sia il giorno
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Jacques Prévert
I ragazzi che si amano si baciano
In piedi contro le porte della notte
I passanti che passano se li segnano a dito
Ma i ragazzi che si amano
Non ci sono per nessuno
E se qualcosa trema nella notte
Non sono loro ma la loro ombra
Per far rabbia ai passanti
Per far rabbia disprezzo invidia riso
I ragazzi che si amano non ci sono per nessuno
Sono altrove lontano più lontano della notte
Più in alto del giorno
Nella luce accecante del loro primo amore.
Jacques Prèvert
DALLA - CANZONE
N. de Chamfort
CHE COSA DIVENTA UN PRESUNTUOSO
PRIVO DELLA SUA PRESUNZIONE?
PROVATE A LEVAR LE ALI AD UNA FARFALLA:
NON RESTA CHE UN VERME.
N. de Chamfort
GLI APOSTOLI DIVENTANO RARI,
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A. Karr
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RIFLESSIONI SUL BLOG
Post n°338 pubblicato il 17 Febbraio 2011 da enca4
Trovo giusto che tutto quello che io dico, penso e scrivo non sia condiviso da chi mi legge. Guai se fosse così. Se ognuno di noi condividesse ciò che pensano gli altri il mondo sarebbe di una noia che non vi dico. Paradossalmente a tutti, proprio a tutti, starebbe bene anche se Berlusconi restasse al suo posto per altri trenta anni. A parte le battute (non me ne voglia il Presidente, lui sa perfettamente quanto io non sia d’accordo con lui, e poi di questi tempi parlare di lui, delle sue feste, e di tutto il resto, è come sparare sulla Croce Rossa), trovo che sia importante sia per chi scrive, sia per chi legge, avere un dialogo, scambiare opinioni, altrimenti che gusto c’è nello scrivere e nel leggere, se poi tutto resta così, com’era prima? Libero, secondo il mio punto di vista, potrebbe essere un ottimo mezzo per far avvicinare le persone non solo virtualmente, ma anche fisicamente. Dico, però, “potrebbe”, perché in realtà nel 95% delle volte, Libero viene utilizzato per altri scopi mascherati e nascosti dietro facciate perbeniste e conformiste. Attenzione, non sto facendo “di tutta un’erba un fascio”, quello che scrivo a me interessa che sia capito da quel 5% che utilizza questo mezzo nel modo giusto. Avere un blog, poterlo gestire a proprio gusto e piacere, poterlo rinnovare, cambiarne aspetto a seconda del proprio stato d’animo, poter pubblicare su di lui tutto quello che ci passa per la testa , è una di quelle cose che, specialmente per chi come me ha raggiunto un’età non più giovanissima, ma si ricorda ancora quando da bambino giocava con i tappi delle bibite, dovrebbe far felici tutti. Invece succede che avere uno schermo e una tastiera a disposizione, per molti è sperare di instaurare rapporti non proprio illuminati da onestà e trasparenza. Non voglio essere considerato un bigotto e baciapile, tutt’altro, ma quando risulta evidente il vero intento di una persona, nascosto però dietro un paravento, resto stupefatto e nello stesso tempo, sconcertato pensando a dove può arrivare l’immaginazione umana. Con questo non voglio dare lezioni di vita a nessuno, sia chiaro. Ognuno di noi fa quello che vuole della propria esistenza, però sono convinto che “certe cose” si ottengono anche continuando ad essere se stessi. Amore, poesie, video, foto, frasi (fatte), pensieri (degli altri), intenti (poco chiari), riempiono i blog, che a loro volta sono, il più delle volte, pieni di vere e proprie sciocchezze. Eppure ci vorrebbe poco per fare del proprio spazio un vero e proprio mezzo di comunicazione con gli altri, un vero e proprio strumento per ampliare le proprie amicizie per quello che si è realmente, e non per quello che si vuol sembrare di essere. Poi, tutto può succedere, tutto può essere raggiunto. Sprecando meno risorse, tempo e personalità. Quando si è se stessi si è sempre un gradino sopra gli altri. Quando non si violenta il proprio carattere, dipingendolo in tinte che non gli sono congeniali, si è sempre creduti e, cosa più importante, si è sempre veramente apprezzati. E’ facile capire quando colui, che è dall’altra parte, mente su se stesso, sui propri fini, sul proprio essere. E’ facile perché, prima o poi, tutto viene a galla. Ci vuole una buona dose di memoria per tenere sotto controllo quello che si dice. Specialmente quando si hanno centinaia di interlocutori. Può succedere che si dica oggi il contrario di quello che si era affermato un mese fa. Può succedere che si diano notizie diverse a persone che noi crediamo diverse, ma che in realtà sono le stesse che, con un altro nome, già abbiamo come amici. Non è una bella figura quella che facciamo in questi casi, vero? Anzi, direi che è proprio pessima. E’ vero che a molti non interessa se ci sono state raccontate, o raccontiamo, cretinate, ma è anche vero che se abbiamo un po’ di buon senso, oltre che un po’ di rispetto per noi e gli altri, la cosa più gratificante è continuare ad essere quelli che siamo. Sempre. Io ho ereditato, due anni fa, circa 20 milioni di Euro. Ci credete? No sicuramente, e fate bene, perché in realtà, erano solo 50 Euro. Enrico |