Creato da enca4 il 15/02/2010
PENSIERI E PAROLE
 

W. Allen

NON E' CHE HO PAURA DI MORIRE.

E' CHE NON VORREI ESSERE LI'

QUANDO QUESTO SUCCEDE.

W. Allen

 

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CANZONE

Che giorno è

E' tutti i giorni

Amica mia

E' tutta la vita

Amore mio

Noi ci amiamo noi viviamo

noi viviamo noi ci amiamo

E non sappiamo cosa sia la vita

Cosa sia il giorno

E non sappiamo cosa sia l'amore

Jacques Prévert

 

I ragazzi che si amano si baciano

In piedi contro le porte della notte

I passanti che passano se li segnano a dito

Ma i ragazzi che si amano

Non ci sono per nessuno

E se qualcosa trema nella notte

Non sono loro ma la loro ombra

Per far rabbia ai passanti

Per far rabbia disprezzo invidia riso

I ragazzi che si amano non ci sono per nessuno

Sono altrove lontano più lontano della notte

Più in alto del giorno

Nella luce accecante del loro primo amore.

Jacques Prèvert

 

DALLA - CANZONE

 

N. de Chamfort

CHE COSA DIVENTA UN PRESUNTUOSO

PRIVO DELLA SUA PRESUNZIONE?

PROVATE A LEVAR LE ALI AD UNA FARFALLA:

NON RESTA CHE UN VERME.

N. de Chamfort

 

GLI APOSTOLI DIVENTANO RARI,

TUTTI SONO PADRETERNI

A. Karr

 

 

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CARO IL MIO DIARIO 1/11

Post n°329 pubblicato il 27 Gennaio 2011 da enca4

               Caro il mio Diario,

anche se ho avuto modo di scrivere su di te il 20 di Gennaio, ho deciso che questo di oggi sarà, da me considerato il primo mio scritto del nuovo anno.

                Le cose che ho da dirti non sono molte, ma sono comunque importanti. In particolare voglio parlarti di un avvenimento, successo oggi, che mi ha lasciato l’amaro in bocca oltre che tanta tristezza nel cuore.

                Oggi (e ti prego di scusare il gioco di parole), ho capito che è difficile capire chi non vuol essere capito e non vuol neanche capire.

                Fino qualche giorno fa colei che, afferma di volermi star vicino per sempre, di amarmi, di non poter fare a meno di me, si lamentava per il mio comportamento un po’ freddo e distaccato nei suoi confronti. Senza minimamente pensare che, almeno per quanto mi riguarda, certi miei atteggiamenti non erano diretti a lei in particolare, ma erano, e sono, dettati da un disagio mentale che, purtroppo, mi porto dietro da quando sto combattendo la mia battaglia per la vita. Non capiva, e non capisce, che non è così semplice non pensare a quello che ho, anche se ho cercato, e continuamente tento, di farlo.

                Due giorni fa, poi, ho avuto altre notizie affatto rassicuranti che avrebbero messo per terra chiunque, ma non me. Cosa strana, da lunedì passato, da quando cioè ho saputo che il mio cane nero sembra stia occupando altre parti di me, ho come avuto una iniezione di forza, di energia. E’ tornata a farsi vedere la caparbietà e la voglia di continuare a lottare, come prima e più di prima.

                A tutto questo aggiungo il fatto che sapere che lei è vicino a me mi da ancor più voglia di vivere.

                Oggi, invece: “Ho deciso di riflettere, di ritrovare me stessa. Di cercare di fare qualche cosa per me, perché fino ad ora non ho fatto altro che pensare agli altri. Ai miei figli, a mio nipote, a te. E non a me. Pertanto per un mese non voglio sentirmi pressata,  voglio riflettere. Non sarò neanche sul mio blog.”

                Poi ha aggiunto: “Ci vedremo, faremo qualche partita a carte, parleremo.”

                Caro amico mio, cosa posso dire?  Niente. Posso solo ringraziare, assicurare che non mi dimentico di ciò che è mio dovere ricordare, e ricominciare, di nuovo, per l’ennesima volta.

                Nessun problema. Solo ero e solo sarò nel futuro. E’ certo, però, che la voglia di vivere non mi manca. E’ assolutamente certo che certe battaglie si combattono da soli. Non si può obbligare nessuno a combatterle per te e con te.

                Detto questo, per oggi, non ho altro da scrivere su di te. Non mi ucciderò di certo per essere stato me stesso, con onestà, senza fingere di essere un’altra persona.

                A domani, o dopo, amico mio.

                                                                                                              Enrico

 
 
 
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