Creato da enca4 il 15/02/2010
PENSIERI E PAROLE
 

W. Allen

NON E' CHE HO PAURA DI MORIRE.

E' CHE NON VORREI ESSERE LI'

QUANDO QUESTO SUCCEDE.

W. Allen

 

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CANZONE

Che giorno è

E' tutti i giorni

Amica mia

E' tutta la vita

Amore mio

Noi ci amiamo noi viviamo

noi viviamo noi ci amiamo

E non sappiamo cosa sia la vita

Cosa sia il giorno

E non sappiamo cosa sia l'amore

Jacques Prévert

 

I ragazzi che si amano si baciano

In piedi contro le porte della notte

I passanti che passano se li segnano a dito

Ma i ragazzi che si amano

Non ci sono per nessuno

E se qualcosa trema nella notte

Non sono loro ma la loro ombra

Per far rabbia ai passanti

Per far rabbia disprezzo invidia riso

I ragazzi che si amano non ci sono per nessuno

Sono altrove lontano più lontano della notte

Più in alto del giorno

Nella luce accecante del loro primo amore.

Jacques Prèvert

 

DALLA - CANZONE

 

N. de Chamfort

CHE COSA DIVENTA UN PRESUNTUOSO

PRIVO DELLA SUA PRESUNZIONE?

PROVATE A LEVAR LE ALI AD UNA FARFALLA:

NON RESTA CHE UN VERME.

N. de Chamfort

 

GLI APOSTOLI DIVENTANO RARI,

TUTTI SONO PADRETERNI

A. Karr

 

 

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MILLE BATTAGLIE FANNO UNA VITA

Post n°307 pubblicato il 22 Dicembre 2010 da enca4

               Mi è arrivato, oggi, un messaggio da parte di una mia amica che dice tra l’altro: “Serena giornata anche se domani un mio amico dovrà affrontare la battaglia più dura della sua vita.” Voglio prendere spunto da queste parole per parlare delle battaglie che ognuno di noi, nessuno escluso, deve combattere, e sperare di vincere, nel corso della sua vita.

                Venire alla luce è la prima battaglia che dobbiamo affrontare. Fino a pochi minuti prima eravamo al sicuro nel grembo di nostra madre. Avevamo tutto ciò che ci occorreva. Ridevamo con lei quando lei rideva, piangevamo con lei quando lei piangeva. Nove mesi in un ambiente fatto su misura per noi, caldo, accogliente, lontano dai pericoli. Di colpo ci siamo trovati in un ambiente nuovo, sconosciuto, pieno di insidie. Volevamo restare li, dove eravamo, ma, nonostante i nostri sforzi, siamo stati costretti ad uscire, a vedere per la prima volta la luce.

                Io credo che questa sia la battaglia più difficile che ci troviamo ad affrontare. E’ la più difficile perché siamo indifesi, non capiamo cosa sta succedendo intorno a noi. Possiamo solo piangere (e guai se non lo facessimo), non abbiamo altro modo per far capire il nostro disagio.

                Man mano che cresciamo affrontiamo altre battaglie. Alcune ci vedono vincitori, molte ci vedono perdenti. Però con il crescere acquistiamo di esperienza, di personalità. Affrontiamo le difficoltà prendendole di petto, quando non se ne può fare a meno. Altre volte aggiriamo i problemi, riusciamo a non farli pesare più di tanto, e questo nonostante la loro complessità. Riuscire in questo vuol dire aver fatto esperienza del passato e di quello che ci è stato insegnato.

                I primi amori non corrisposti, la ricerca infruttuosa di un’occupazione. La famiglia da mantenere unita anche quando si ha voglia di mandare tutto e tutti a quel paese e cominciare da capo. Altre battaglie, altre vittorie, altre sconfitte.

                E poi il male. Il male che aggredisce sempre nel momento in cui si è più vulnerabili o quando non ce lo aspettiamo. Il male fisico che non ti permette di fare le cose più semplici. Il male mentale che non ha pietà di nessuno, che fa vivere nella paura, paura di non farcela, paura di vivere nonostante la voglia di vivere, paura del futuro e anche del passato che, molte volte, torna impetuoso come un vento di tramontana.

                E poi le battaglie affrontate per veder trionfare le proprie idee, le proprie convinzioni.  I compromessi a cui tutti noi, prima o poi, dobbiamo sottostare.

                Le battaglie che tutti noi genitori giornalmente affrontiamo per il bene dei nostri figli o per far capir loro quanto sia importante seguire gli insegnamenti che possiamo dargli. Anche queste, il più delle volte, sono battaglie perse in partenza.

                Eppure continuiamo a lottare. Eppure non ci lasciamo sconfiggere tanto facilmente. Specialmente quando sappiamo che stiamo combattendo una battaglia giusta.

Combattiamo tutta la vita conto il tempo che, inesorabile, passa per tutti nello stesso modo. Un minuto è fatto di sessanta secondi sia per il ricco che per il povero. Eppure vorremmo sconfiggere l’avanzare dell’età. Vorremmo avere l’elisir di lunga vita, ma lo vorremmo solo per noi, ma non è possibile imbrigliare il tempo, fermarne gli effetti.  

                Per ultima, la morte. E’ l’ultima nostra battaglia. Cerchiamo di sconfiggere la comare secca in tutti i modi. Vorremmo vivere per sempre, a dispetto di quanto, invece, è già stato stabilito. Questa, forse, è l’unica battaglia che non perdiamo. Non vinciamo, ma nemmeno perdiamo.

                Tutti noi, uomini o donne, coraggiosi o vigliacchi, giovani o vecchi, passiamo la nostra vita a combattere. A volte il nostro nemico è li, visibile. Facile da contrastare. Altre volte, invece, il nemico si nasconde, si cela dietro maschere che mai ci sogneremmo possa adoperare. Molte volte il nemico si nasconde dietro il volto del nostro miglior amico. Dobbiamo mettere in conto tutto questo. Fa parte della vita. Guai se non fosse così.

                                                                                                                             Enrico

 
 
 
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