Frammenti

Guida alla Parigi Ribelle

Parigi è da sempre teatro di manifestazioni popolari, di insurrezioni e di sommosse collettive: la rivoluzione del 1830, quella del 1848, la Comune, i grandi scioperi del Fronte popolare del 1936, la Liberazione nel 1944, le proteste studentesche del maggio ’68, fino alle rivolte delle periferie nel 2005.
Strada per strada, edificio per edificio, arrondissement per arrondissement, gli autori tracciano una vera e propria mappa dei luoghi dove hanno vissuto e agito rivoluzionari, scrittori, artisti ribelli. Da Bakunin a Hemingway, da Simon Bolívar a Ho Chi Minh, da Marx a Louise Michel, e poi George Sand, la banda Bonnot, la Bella Otero, Guy Debord, il subcomandante Marcos, Picasso, Lenin, Chopin, tutti questi e mille altri hanno tratto alimento dalla città delle rivoluzioni e del libero pensiero.

l' Incipit http://www.voland.it/resource/product/359_20101011180156.pdf

La Rivoluzione Francese, conosciuta universalmente per la risonanza che ancora oggi produce in ogni dove, è in realtà la capostipite di un più ampio focolaio di moti e insurrezioni popolari, protratte negli anni, che accrescono l’immaginario di questa città oltre confine.

Purtroppo certi passaggi di questo lungo percorso storico, sfuggono alle menti contemporanee (soprattutto alle più giovani), che beneficiano dei risultati di questi movimenti pur rimanendone all’oscuro. Per rinfrescare la memoria, giungono in aiuto Ramón Chao e Ignatio Ramonet (entrambi spagnoli di origine e parigini di adozione) che hanno raccolto i protagonisti e i luoghi simbolo di questi tre secoli (e più) di ribellioni nella loro Guida alla Parigi ribelle (Voland, 2010). 
Un libro-guida che, oltre ad essere un’affascinante raccolta di stralci di vita e di pensieri di alcune delle più brillanti menti del XIX e del XX secolo, è pure un’utile mappa "alternativa" di Parigi da mettere in valigia assieme alla classica Lonely Planet. (Non sia mai che ci si perda per arrivare al Louvre!).

Suddiviso in arrondissement, il cuore dell’Ile de France è stato meta di passaggio di artisti, intellettuali, rivoluzionari e scrittori che dalla vita parigina hanno tratto ispirazione producendo pensieri e opere. 
Chao e Ramonet decidono di illustrare alcuni episodi, collocati temporalmente e geograficamente, che in qualche modo hanno contribuito a costruire l’anima di una coscienza collettiva contro le autorità dominanti: come sono nate lebarricate; chi sono state le prime femministe francesi (come George Sand e Théroigne de Méricourt); quali sono stati e che fine hanno fatto i protagonisti della Prima Rivoluzione Francese (senza tralasciare l’origine della ghigliottina e il prodigo dottor Guilotin, che sperperò tutte le sue fortune con una ballerina di facili costumi); il 1848; l’esperienza dellaComune e Parigi durante l’occupazione nazista. Ma anche come nel 1968 si sia accesa una protesta studentesca che presto divampò producendo echi universali.
Sebbene alcuni passi possano far arrancare nella lettura, a causa della presenza di personaggi pressoché sconosciuti, presto si riacquista l’attenzione con la comparsa di personalità di spessore internazionale.
Picasso è arrivato alla realizzazione di Guernica superando una profonda crisi interiore in Rue des Grands-Augustins 17.Marx e Engels si sono conosciuti al Cafè de la Régence in Rue Saint-Honoré. Boris Vian, parigino doc, in tutta la sua ecletticità ha dato vita al jazz club Le Tabou, in Rue Dauphine 33. Il subcomandante Marcos ha soggiornato per studio in Rue Mouffettard influenzando profondamente il suo pensiero. Freud, padre della rivoluzione psicoanalitica visse vari mesi a Parigi e così anche Hemingway. 

Si limitano qui gli esempi per porre un ultimo accento sui Luoghi, i veri protagonisti di questa “Guida alla Parigi ribelle”. Chao e Ramonet enfatizzano le Rue, le Place e i Boulevard in cui tutto ciò, e molto altro, è avvenuto; guidandoci alla riscoperta (o scoperta) di una Parigi più profonda, intimista e idealista, e di coloro che l’hanno resa fascinosa non solo per le sue maestose architetture. Ogni arrondissement viene rivisitato andando oltre al lato puramente estetico, rivalutando anche mete inconsuete da un punto di vista turistico, o semplicemente secondarie. 
Questa guida spiega al lettore come Parigi sia in realtà un ginepraio di vita vissuta e di produzione culturale, al punto di non poter far altro che lasciarsi naturalmente trasportare lungo la Vie en Rose.

Curiosità: Ramon Chao è uno scrittore e giornalista spagnolo che lavora per il quotidiano francese Le Monde e Le Monde Diplomatique, nonché padre di José Manuel Thomas Arthur Chao, per gli amici Manu. Anche Ignatio Ramonet è scrittore e giornalista spagnolo, ed è direttore del periodico francese Le Monde Diplomatique.

(di Laila Groppi per Radio Sherwood)