Creato da ildiariodellalinda il 05/04/2006
 

il senso della vita

per chi crede nella vita, anche quella più piccola nella pancia di una donna. Questa è la mia storia, un esperienza attraverso interruzioni di gravidanza, una morte perinatale e due splendide bambine (ora ragazze).

 

 

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Corso di fiorentinoarrivato per e-mail ... un giusto tributo:

Post n°285 pubblicato il 21 Febbraio 2008 da ildiariodellalinda
 

Custoditelo gelosamente e insegnatelo a figli e nipoti perché non si
estingua!!!!

ABBOLLORE = Di qualcosa estremamente calda. "La minestra è abbollore!" (da bollore).

A UFO = A sbafo. Dalla sigla A U.F.O. (ad usum fabricae operae), posta sui materiali destinati alla costruzione del Duomo di S. MAria del Fiore, esenti da ogni dazio e gabella.

ALLAMPANATO = Di persona magrissima: "Secco allampanato".

ARRIVARE DOPO I FOCHI DI SAN GIOVANNI = A Firenze, a giugno, si festeggia la festa del santo patrono (San Giovanni Battista). Questa festa comprendeva tornei, un palio di cavalli (ricordato da Dante e Boccaccio),una fiera. Alla fine c´erano i fuochi sui quali si facevano saltare uomini e bestie in base alla tradizione della benedizione `per ignem´. Arrivare a fuochi spenti significa arrivare a cose fatte.

AVER BEUTO L'ACQUA A I' PORCELLINO = Essere Fiorentini a tutti gli effetti...

AVERE LA BOTTEGA APERTA = Eufemismo per "avere i pantaloni sbottonati davanti". "Tu hai la bottega aperta" dice uno, "bah" fa l'altro, abbottonandosi senza fretta "tanto ì' padrone l'è un bischero".

AVERE LE CHE'HE = O anche le Idee, significa assumere un
comportamento da cui traspare con evidenza o un certo stimolo sessuale, oppure una lieve insanezza temporanea che porta a fare discorsi poco sensati.

AZZANELLA = Parte della carreggiata esterna all'asfaltatura, spesso dissestata.

BISCHERO = Persona poco acculturata e poco furba, che assume atteggiamenti chiaramente poco convenevoli e poco convenienti. L'origine di questo termine non è chiaro, anche se l'ambiente è chiaramente quello Toscano, da Firenze fino alla maremma. Per qualcuno deriva dall'organo genitale maschile, per altri dal cognome d'una antica famiglia fiorentina celebre per gli investimenti finanziari sbagliati, per altri ancora dalla chiave che regola gli strumenti a corda, per finire con il bischero di padule, che è quell'arbusto che cresce sulle sponde delle paludi, o dei fossi d'acqua
ferma, che avendo il peso sulla sua estremità, è sempre in continuo ondeggiamento, per cui ogni piccola ventata lo muove, come il bischero che si lascia convincere dal primo venuto, senza valutare "con la zucca" sulle spalle. Quindi, anche se usato in maniera scherzosa ed abbastanza colloquiale, significa stupidotto, sempliciotto, quando non significhi qualcosa di peggio: dipende quindi anche dal tono di voce che viene usato, e dal contesto in cui viene detto. Dall'aggettivo personale, deriva anche
l'aggettivo più relativo ad una situazione o ad un contesto: quando si commette una bischerata, significa che si è fatto un qualcosa senza pensarci troppo su, ed il risultato è stato chiaramente fallimentare, come del resto sarebbe stato lecito attendersi, se solo ci avessimo pensato un poco prima di agire!
Nel XIV secolo per costruire il Duomo di Firenze occorreva molto spazio, ma il terreno era occupato da altre costruzioni. La Repubblica espropriò il tutto pagando i legittimi proprietari. Solo i Bischeri non presero un Fiorino (oggi si direbbe un Euro). Essi, volendo specularci sopra, pretendevano un compenso troppo alto, ma nelle fasi delle trattavie un incendio distrusse la loro casa... così rimasero senza casa e senza soldi!

BONA UGO! = Buona notte...

BRINDELLONE = Persona molto sciatta o trasandato. Oppure, scherzoso, giovanottone non aitante nè ben messo (usato per lo più in questo senso).

BURRASCHE E PUTTANE LE VENGAN DI PISTOIA = Le nubi nere vengono sempre da ovest...

CHIORBA = Testa. "Che chiorba dura t'hai!".

CHE S'HA A' IRE? = Letteralmente: andiamo via?

CIGNATA = Letteralmente, colpo inferto con una cigna(cinghia,cintura), usato però anche per indicare un forte colpo inferto in generale.

CINCI = Pene... quello di un bambino.

COME BERE UN OVO = Facilmente.

COSA C'ENTRA IL C**O CON LE QUARANTORE? = L´origine di questo modo di dire
fiorentino è attribuita ad un incidente avvenuto in una chiesa fiorentina, durante l´esposizione solenne del Santissimo Sacramento, pratica conosciuta col nome di "Quarantore". Nella chiesa gremita di fedeli sembra che una donna, avvenente e formosa, mentre ascoltava una predica, si sentisse strofinare affettuosamente da uno che le stava dietro. Alle sue rimostranze: "Icche c'è?"; il colpevole cercò di spiegarle più con i gesti che con le parole che l´aveva fatto senza malizia, a causa del pigia-pigia: "C'è le Quarantore!", bisbigliò candidamente. Al che l´onesta popolana ribattè indignata ed a voce concitata: "Icche c´entra il culo co' le Quarantore?". E dal suo punto di vista, non aveva torto!

DARE DI BARTA = Ribaltare, capovolgersi.

DARE I' PANE A FETTE = Fare male, picchiare... "E te lo dò io i' pane a fette!".

DARE LE PASTE = Stravincere, stracciare gli altri concorrenti con tanto anticipo da avere il tempo di cuocere una pastasciutta.

DESINARE = Il pasto principale della giornata, di solito a mezzogiorno. "Dopo desinare" ossia, dopo pranzo.

DIACERE = L'essere disteso. In genere dormire, es.: "A ì' tocco si va a desinare e dopo si va a diacere a letto ". Ma può esere usato anche per indicare una salma, es.: "Chi muore diace e chi vive si da pace!".

EH! SE FOSSI NE' MI' CENCI...! = Richiamo di colui che parla alle proprie condizioni di gioventù.

ESSERE O ANDARE IN CIAMPANELLE = Stare male... "non essere nei propri cenci".

ESSERE PIU' DURO DEI SAMMORESI = Si dice perchè gli abitanti di San Mauro a Signa hanno fama di zucconi.

ESSERE PIU' SUDICIO DEL COCO LEZZONE = Evidentemente uno chef lercio, molto
sporco. Però, a Firenze, il "Coco Lezzone" è stato un buon ristorante !!!

FARE COME IL MOSCONDORO, CHE GIRA GIRA CASCA SEMPRE NELLA M***A = Quando un gruppo o una persona non si decide a scegliere dove andare: in un posto, un ristorante, un cinema, una spiaggia, ecc. e, una volta deciso a caso, finisce con un'evidente delusione. 

FARE FORCA = Saltare la scuola.

FAVA = Organo genitale maschile. Usato anche per indicare una persona poco accorta, in questo caso è sinonimo di "bischero", es.: "tussei proprio una fava!".

GANZO = Aggettivo che indica, con una certa ammirazione, qualcosa che è capace di stupire. Indica però anche l´amante della moglie o del marito (la ganza). "che tu c'hai i ganzo?". Un vecchio fiorentino quando schersosamente volefa offendere qualcuno usava dirgli: "Accidenta a i' ganzo della tu' moglie... che sono io!".

GINGILLONE = Colui che è lento nel fare le cose, che magari ne inizia molte e non ne conclude una.

GIUEEEEE!!! = Esclamazione di stupore.

GORA = Traccia salina che viene lasciata dal sudore estivo o primaverile sotto le ascelle delle camicie.

LEATI DA' TRE PASSI = Modo elegante per mandare al diavolo qualcuno.

MEGLIO UN MORTO IN CASA CHE UN PISANO ALL'USCIO! = Non ha bisogno di
spiegazioni... Però i pisani rispondono: "Iddio t'acontenti!" 

O COME TU TI SE' CONCIATO? = Sei vestito male.

PETTATA = Dicesi di pendio molto ripido e difficoltoso. Esempio: Manca ancora molto per arrivare in cima? Sì, bada che pettata c'è da fare ancora!!!

PERETOLA, BROZZI E CAMPI E' LA PEGGIO GENIA CHE CRISTO STAMPI = Questi paesi avevano un tempo una sgradevole fama (Malaparte scrive che i pratesi vevano paura a passare per Campi di notte).

PEZZOLA (con accento sulla O) = Fazzoletto, spec. di grandi dimensioni.

PUNTO = Avverbio di negazione assoluta, che sta a significare che di quella cosa, non ce ne sta proprio neanche una piccolissima parte. Esempi: C´ hai del pane? Non ce n´ho proprio punto! / Non va punto bene! / Non è punto la macchina Fiat, ovvero, non è per nulla la macchina della Fiat.

S' ANDA' BENE DI PERRIDERE...! = Frase usata in maniera ironica quando le cose non vanno per il verso giusto. Es.: " M' hanno fatto la multa anche stamattina... eh s'anda' bene di perridere...!".

SENZA LILLERI, UN SI LALLERA = Senza quattrini non si fa nulla.

T'AI FATTO I' GUADAGNO DI LICA = Quando il gioco non vale la candela. "Fare come il Lica, che lo metteva nel c--o alla moglie per serbare la f--a!".

TAMBURLANO = Simbolo di oggetto ingombrante e antiestetico. Usato anche per "Mi hai fatto una testa come un tamburlano", mi hai rintronato con le chiacchere o col frastuono.

TATTAMEO = Di persona stupidotta, bischera.

TOCCO = Le ore tredici, oppre l'una di notte, il riferimento è ad un solo battito (un tocco) della campana, quando era dai campanili che si percepiva la segnatura del tempo. Es.: "Che ora è?" "L'è il tocco e un quarto!".

TUMM'HAI BELLE DIVERTITO! = Mi hai gia' stufato.

TU' NE TOCCHI! = Letteralmente, ti picchio, usato in maggioranza dai genitori verso i figli capricciosi.

VOLERCI LE BINDE = Con grande sforzo e tempo. Da binda, argano [dall'alto tedesco antico 'winde', argano].

Mi permetto di aggiungere a questa bellissima e-mail, la mia frase preferita, un po' esageratamente fiorentina:

Sà Dì DAN'Dà? (vogliamo andare?)
TU MA DìN'DO! (Dimmi dove!)

 
 
 
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La mia non è una vita di rimpianti, ma una vita fatta dal presente, proiettata nel futuro e costruita sul passato. Ilaria

 

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Ma la domanda fondamentale è: Riuscirò ad arrivare ai 20 anni delle mie figlie senza un trapianto di fegato?

 

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Della serie "tutti possono pubblicare un libro", ecco la mia storia e quella della mia bambina che è iniziata con un diario della gravidanza, diventato poi una terapia al dolore del tutto personale, passata dopo 4 anni e 1/2 su una pagina web ed ora un libro. Così uno può leggere tutto su internet, oppure con due pagine sul divano. Senza nessuna pretesa quello che con una parola un po' grossa posso chiamarlo:

 

Il mio libro: "il diario della Linda"

 

 

TUTTA LA MIA STORIA

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... la mia storia e quella della Linda, la bambina che mi ha cambiato la vita con il suo breve e luminoso passaggio !  

 

ESPERIENZE D'ABORTO

La parola alle donne che hanno fatto l'IVG, che hanno avuto un raschiamento, che hanno rinunciato per sempre al loro figlio.
Basta chiacchiere e giudizi è ora di leggere.
 

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