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UN BANALE FATTO DI CRONACA.

Post n°96 pubblicato il 06 Ottobre 2010 da caterita2008
 
Tag: Cronaca

Un mio amico mi ha mandato un trafiletto di un quotidiano locale in cui veniva descritto un fatto abbastanza inquietante avvenuto ieri a pochi passi da casa mia.

In pratica, in un grande negozio di elettrodomestici, situato sulla principale arteria commerciale di Roma, ossia Via Appia, una quattordicenne è stata avvicinata da una persona adulta con il volto completamente coperto da un casco integrale ed è stata punta da una siringa. Il tutto è avvenuto in tempi rapidissimi, la madre della ragazza, pur essendo presente nel negozio, non ha avuto modo di rendersi conto dell'accaduto e la ragazza stessa non riusciva a spiegare la dinamica del gesto. Ovviamente la vittima è stata portatata immediatamente al pronto soccorso e tutti ci auguriamo che stia bene, soprattutto speriamo che la siringa non fosse sporca di sangue infetto e che nulla sia stato iniettato nel corpo della giovane, ma il punto è un altro, come è possibile che in un negozio dotato di vigilanza si lasci entrare un uomo dal volto completamente coperto dal casco integrale? Inoltre l'uomo non solo è riuscito a fare ciò che ha fatto, ma si è anche dileguato in maniera del tutto indisturbata! Sicuramente si tratta di una persona mentalmente disturbata e, suppongo, che i giornali non abbiano dato troppo risalto alla cosa per evitare il pericolo dell"emulazione", ma non sarebbe forse giusto dare una "piccola" lezione alla gestione del noto rivenditore di elettrodomestici affinchè migliori il servizio di vigilanza invece di bombardarci con la pubblicità?! Allora potremmo finalmente dire:"Non ci sono paragoni!"

 
 
 

LA PEZZOGNA ALL'ACQUA PAZZA

Post n°95 pubblicato il 29 Settembre 2010 da caterita2008
 
Foto di caterita2008

Ieri sera ho cucinato una bellissima pezzogna all'acqua pazza, poverina, mi sono sentita in colpa, era bella davvero con quelle sue pinne rosa acceso, quelle squame luccicanti, arrivava da Ponza, perchè lei si sente a suo agio solo in acque alte e piuttosto fredde, ed è finita dritta dritta nella mia pesciera in compagnia di pomodorini ciliegini tagliati a metà, un bel ciuffo di prezzemolo, uno spicchio d'aglio, abbondante olio extravergine d'oliva, ovviamente, un bel bicchiere d'acqua e due dita di vino bianco secco, indispensabile un piccolo peperoncino, altrimenti l'acqua non è pazza, almeno così mi hanno detto! Buona, davvero buona, mi è passato persino il senso di colpa per quanto era gustosa....Come vino d'accompagnamento, mio marito, ha scelto il Gewurztraminer, spero si scriva così, un vino Alto Atesino, o Sud Tirolese, molto frizzante, troppo frizzante, preferisco l'Oppidum, anzi, ve lo consiglio. Infatti, a fine cena, avvertivo una leggera acidità....colpa del vino? Forse si, ma forse ...colpa di Ballarò! E ovviamente colpa di mio marito che si ostina a vederlo e farmelo vedere! E colpa mia che me lo vedo! C'era quella Debora Serracchiani con la sua frangettina, davvero bon ton, davvero la grande speranza della sinistra italiana....Infatti fa talmente ben sperare che è stata l'unica a parlare di nuove tasse, si, ho sentito bene, parlava di tassare le rendite finanziarie, ma ha precisato non i risparmi della povera gente, no quelli no, i grossi patrimoni, quelli dei ricchi....Ma certo Onorevole Serracchiani, tutti i Paperon dei Paperoni d'Italia non aspettano altro che lei diventi ministro per farsi tassare i loro patrimoni, sa che fine farebbero tutti quei soldi se mai lei un giorno dovesse andare al governo? Prenderebbero la fuga verso un qualsiasi paradiso fiscale vicino o lontano, non importa, ci sarebbe solo l'imbarazzo della scelta...e allora? Allora semplice, Lei e i suoi amici di partito, grandi geni della finanza, tassereste tutti i poveri sfigati come me che, almeno una volta l'anno, comprano qualche azioncina così, tanto per far fare bella figura a qualche parente che lavora in banca!

Onorevole, torni pure al suo seggio al Parlamento Europeo, faccia buon viaggio, tanto il Governo non cade, per fortuna!

 
 
 

UN'ESTATE CON TONY PAGODA...(ci riprovo!)

Post n°94 pubblicato il 28 Settembre 2010 da caterita2008
 
Foto di caterita2008

Certo, ci riprovo...ho la testa dura io! Intendo dire che questo post l'avevo gia scritto ieri e mi era anche venuto molto bene, ma è misteriosamente scomparso, non saprei come e perchè ma io giuro di aver cliccato su pubblica e vai al blog, ma ...missing! Mi è gia successo un'altra volta, ma non su questo blog, sul  blog Tuttiscrittori, però forse...pazienza! Parliamo di Tony Pagoda personaggio creato da Paolo Sorrentino, si quello che ha vinto l'Oscar con "Il DIVO", inizialmente il nostro eroe era il protagonista del film "L'uomo in più", ma poi....uffa! Non mi va più di riscrivere questo post, era più bello quello di ieri! Poi Tony Pagoda ha persino una pagina su facebook per chi fosse interessato, non mi resta che consigliarvi il libro: "Hanno tutti ragione", e forse è davvero così!

 
 
 

"UNA FAMIGLIA A DIETA"

Post n°93 pubblicato il 24 Settembre 2010 da caterita2008
 

No, non si tratta della mia famiglia, sto parlando di una noto reality in onda su Sky One tutti i martedì sera. Guardando distrattamente le pubblicità credevo si trattasse di un reality made in Usa, mi sbagliavo, oramai gli americani non sono più i ciccioni più ciccioni del mondo, gli inglesi li superano di gran lunga, quindi il programma ha come teatro proprio il Regno Unito, ma il vero Regno Unito, quello dove il te si beve sempre meno, dove quasi nessuno va a cavallo, lo credo bene vista la stazza di certi individui, ma soprattutto dove nessuno gioca a cricket, a parte qualche indiano! Le uniche cose tipicamente inglesi che continuano a sopravvivere sono la guida a destra e le misure di peso e lunghezza incomprensibili. Tutto il resto è cibo, grasso e calorico, malsano e sovrabbondante ed ingurgitato con avidità!

La maggior parte delle famiglie protagoniste non ha l'abitudine di cucinare, e, cosa ancora più singolare,  non sono solite sedersi a tavola, preferiscono spalmarsi sul divano divorando robaccia ordinata al take away, sono capaci di ingurgitare dei kebab delle stesse dimensioni di un pony!

Dieci e lode al conduttore, si chiama Stevie Miller e sembra il fratello maggiore e secchione di Harry Potter, usa delle tecniche poco ortodosse, ma efficaci, ad esempio lascia che le famiglie ordinino tutto  il cibo che vogliono, li illude di lasciare loro la libertà di mangiare, ma poi inizia a guardarli con profondo disgusto e, magicamente, loro smettono di ingozzarsi! This is very british!

P.S. A proposito di kebab, anche mia figlia mi chiedeva spesso di comprarlo, poi, fortunatamente, una  cara amica napoletana le ha detto"Piccerè, lassa perdere, chillo è nu can'appiso!" Da allora non me lo chiede più!

 
 
 

SADIE FROST: PERCHE' TUTTI CE L'HANNO CON LEI?

Post n°92 pubblicato il 17 Settembre 2010 da caterita2008
 
Foto di caterita2008

Durante l'estate mi sono dedicata alle letture impegnate, ossia settimanali come Grazia, Gioia, Amica, insomma non sono certo la tipa che si porta l'Ulisse di Joyce sotto l'ombrellone a respirare lo iodio, d'estate è bene ricrearsi con i pettegolezzi sui "vips" ed è sempre meglio che sparlare di tutta la spiaggia; in particolare mi ha colpito un articolo al vetriolo letto sulla sempreverde rivista Gioia, la leggeva persino la mia mamma un po' di tempo fa e ne conserva ancora qualche copia con i modelli dei maglioncini da sferruzzare e dei centrini all'uncinetto.

 Ora i tempi sono cambiati e prestigiose firme del giornalismo si cimentano a sbeffeggiare attori e personaggi di ogni genere e non ricordo quale nota giornalista, e sottolineo giornalista donna, ha pensato bene di maltrattare Sadie Frost. A dire il vero, avendo fatto una rapida ricerca con google, anche i tabloid inglesi non sono molto teneri con la Signora, quindi, mi sono chiesta, cosa avrà mai fatto di così grave la nostra Sadie oltre a superare i quarant'anni, mettere su qualche chilo dopo quattro gravidanze ed aver divorziato due volte? Non è forse la stessa donna che ha debuttato in teatro a soli diciotto anni, ha fondato una casa di produzione cinematografica e un marchio di biancheria intima? No, per le signore del giornalismo è una sciagurata che va al mare con il bikini di tre anni fa e che ora le stringe un po' sui fianchi, si ostina ad indossare gonne troppo corte e tacchi troppo alti e tanto per essere magnanimi la giornalista di Gioia l'ha definita semplicemente ex moglie "cessa" di Jude Law! Non ne sono sicura, ma su quella rivista ci scrive Lucia Annunziata quindi sarebbe meglio non sottolineare l'aspetto fisico in nessun caso, poi la nostra Sadie mi sembra tutt'altro che poco avvenente, anzi pur essendo sempre fotografata in pose imbarazzanti a me sembra veramente graziosa, non a caso ha avuto due mariti uno più affascinante dell'altro. Infatti il primo marito era Gary Kemp, il chitarrista biondino degli Spandau Ballet, un mito degli anni ottanta, poi lei l'ha lasciato per il sex simbol Jude Law, più giovane di circa sette anni, dopo tre figli il matrimonio è naufragato a causa dei tradimenti di  Jude, non poteva portare nome più adatto il nostro eroe, ed ora, sempre secondo quella grande giornalista, Sadie non fa altro che rendersi ridicola mostrandosi in pubblico con dei mini abiti, partecipando a feste ed eventi mondani e dando alle stampe una sua autobiografia con dei particolari piccanti sui suoi due matrimoni.

Forse sbaglierò, ma in quell'articolo ho trovato solo tanta invidia, livore e presunzione verso una donna ancora bella e sexy che non si lascia sopraffare dai tradimenti subiti, del resto anche le partners successive del caro Jude non sono scampate ai tradimenti, lui non si smentisce mai, forse sarà anche colpa del nome che porta. Il nome della giornalista però non lo ricordo, come potrebbe chiamarsi? Anastasia, Gertrude o Genoeffa?

 
 
 

UNA STORIA VERA

Post n°91 pubblicato il 16 Settembre 2010 da caterita2008

Il blog "Penna e Calamaio" mi ha fatto tornare in mente questa storia accaduta ad una mia carissima amica poco più di due anni fa. Quello che sto per raccontare è assolutamente vero, quindi userò nomi di fantasia e se qualcuno dovesse riconoscersi nell'accaduto se la prenda pure con me e con la mia presunzione di scrivere.

Laura è una bella donna di quarant'anni sposata con un uomo meraviglioso e con una bellissima bambina di circa cinque anni, certo la loro posizione lavorativa non è il massimo, soprattutto se si pensa alla sicurezza e alla previdenza, la bambina è costretta a frequentare un asilo a tempo pieno e spesso c'e bisogno anche della baby sitter, la casa poi è un vero buco, ma se si vuole vivere in un bel quartiere bisogna pure accontentarsi, l'automobile andrebbe cambiata, ma quando la si usa poco...insomma chi si accontenta gode e Laura, avendo perso i genitori molto presto, lo ha imparato da tempo. La serena routine di Laura viene improvvisamente scossa da una serie di continui malesseri: palpitazioni, sonnolenza, inappetenza seguita da improvvisi attacchi di golosità e poi da nausea e addirittura conati di vomito, insomma qualsiasi donna saprebbe dare la giusta interpretazione a certi sintomi, figuriamoci Laura che è laureata in biologia ed ha fatto persino un dottorato all'Università della California, insomma a quarant'anni suonati con un lavoro precario, una casa minuscola, un marito sempre in viaggio e una bambina bisognosa di mille attenzioni è in arrivo un altro bebè! Ci voleva? Non lo so dice a se stessa Laura, ma è bene essere sicuri, per prima cosa dal medico! Prima visita, prima doccia fredda, ma lei se lo aspettava, essendo una biologa, il medico inizia subito a parlare di amniocentesi, lo so fa venire l'ansia, ma lei Laura è una del settore, non può andare nel panico. Seconda visita una coltellata in mezzo al cuore, l'ecografia, eseguita da un super esperto, non promette nulla di buono, non si può aspettare per l'amniocentesi, bisogna fare in fretta, meglio una villocentesi, offre una diagnosi precoce e ci sono fondati sospetti che il bimbo abbia la sindrome di down! Il marito si rifiuta di crederci, continua a ripetere:"Ci stanno facendo morire di paura per niente, meno male che non abbiamo detto ancora nulla alla bambina!". Laura non è affatto ottimista, sa come e perchè si formulano certe ipotesi, non è solo questione di età, un bravo ecografista individua subito delle anomalie confrontando le misure, a volte si sbaglia, ma lei ha un brutto presentimento. L'esito della villocentesi non lascia speranze, il bimbo è down, bisogna decidere e in fretta cosa si vuole fare, Jaime, il marito, è sconvolto, lui pensa solo a Sara, la loro bambina, lei è sana, bella, vivace, non ha mai desiderato un fratellino e adesso dobbiamo imporgliene uno malato, dobbiamo costringerla a fare da mammina ad un povero infelice che non camminerà prima dei due anni, non sarà mai autonomo, si ammalerà più degli altri e magari a scuola tutti le diranno:"Sara ha un fratello ritardato!" No, Jaime, non ha dubbi, la piccola Sara non merita un torto così!

 Laura pensa a se, che altro posso fare dice a se stessa, in tutta la vita sono sempre stata sola, i miei genitori sono morti che ero solo un'adolescente, mi sono pagata gli studi da sola, alla laurea nessun parente si è degnato di assistere temendo di dovermi fare qualche regalo, ed ora che finalmente non sono più Laura la povera orfana devo diventare Laura la mamma di un piccolo infelice? No, non è per vergogna, non si vergognerebbe di un figlio down, è solo che non avrebbe le forze e il tempo per accudirlo, come farebbe? Se vuole mantenere il suo posto di lavoro non può nemmeno permettersi di ammalarsi, oppure dovrebbe cominciare a mendicare in tutti gli uffici dicendo"Scusate, ho un figlio down cosa mi spetta?" No, Laura non vuole più mendicare, è stata costretta a farlo quando era una studentessa orfana e chiedeva lavoro a tutti i pub del quartiere, faceve file per ottenere il posto letto alla Casa dello Studente, indossava gli abiti smessi dalle cugine, ma ora basta, ora era satura della pietà altrui, le basta Sara, la sua unica figlia, bella e bionda come una svedese!

Laura sembra non avere incertezze, si reca in un grande ospedale romano, immaginando di dover fare dei colloqui con una psicologa, sperando di avere qualche supporto, in fondo in fondo spera solo di stare facendo un brutto sogno, ma non è così! In ospedale non trova certo un protocollo cavalleresco, anzi, dal momento che il primario è un rigido obiettore la stragrande maggioranza dei medici lo segue a ruota, l'unica che si occupa di certe "faccende" è la dottoressa Di Marzio, quindi chi è interessato si deve rivolgere a lei, questo è quello che le viene detto, così senza troppi preamboli....Laura immagina di avere i capelli rasati a zero e di dover indossare un pigiama a righe grigie e nere con la stella giudaica sul petto, questo è il clima in cui vivono quelle della dottoressa Di Marzio. Il giorno stabilito non dice nulla a nessuno, va in ospedale da sola, il marito è in viaggio e la bambina resterà da un'amichetta al mare, le danno le pasticche, la dottoressa parla, lei non pensa a nulla, sente le contrazioni come quando è nata Sara, pensa che stia sognando di partorire Sara, solo che poi se la ritroverà gia grande a casa dell'amichetta, pensa di uscire subito, ma prima deve ricevere un'ultima pugnalata: la firma del primario sul foglio delle dimissioni. Il dottor Fassbinder è altoatesino, è più freddo delle lastre di marmo dell'obitorio, la guarda, lei abbassa gli occhi è come se si aspettasse di essere schiaffeggiata, ma lui fa di peggio, le parla:"Vede Signora, anni fa mia moglie decise di abortire un figlio che presentava gravi malformazioni, non l'ho mai perdonata, abbiamo definitivamente divorziato...Ma lei non desidera proprio dei figli? Quando ha preso la decisione di non averne mai?" Laura prende il foglio e se ne va, desidera ingoiare una farmacia intera, desidera il suo letto, desidera la sua famiglia, Jaime, si Jaime, lui non è il dottor Fassbinder.

Ora Laura vive a Pomona, una zona periferica di Los Angeles ed ha una grande casa con un bellissimo giardino, il marito non viaggia più, ha aperto un ristorante proprio vicino casa e lei lavora part time sempre nel settore della ricerca biologica, Sara sta bene e frequenta una scuola bilingue, pensavano di rientrare in Italia, ma hanno rimandato, perchè, nel frattempo, sono arrivati due gemelli, sanissimi!

 
 
 

QUIZ...vediamo se indovinate chi.....

Post n°90 pubblicato il 15 Settembre 2010 da caterita2008
 

Chi, verso la fine degli anni settanta, militava in un piccolo partito dell'estrema destra parlamentare ed era solito recarsi alle manifestazioni abbigliato come un polizziotto in borghese per meglio dileguarsi ogni volta che la situazione si faceva critica?

Chi visto l'atteggiamento citato nella precedente domanda ha meritato il poco lusinghiero epiteto del"Caghetta" o meglio "ER caghetta"?

Chi ha mandato all'aria il matrimonio del suo migliore amico e collega di partito insinuandosi nel bel mezzo di una crisi coniugale e causando addirittura un tentativo di suicidio?

Chi era tanto amato e protetto dal Segretario del proprio partito quanto detestato e guardato con diffidenza dalla moglie del suddetto dirigente?

Chi si presentò alle elezioni comunali di Reggio Calabria in qualità di aspirante Sindaco e poi, se pur eletto nella minoranza, non si degnò mai di partecipare ad un consiglio comunale?

Chi balzò al ruolo di protagonista della scena politica nazionale dopo le benevole dichiarazioni di un noto imprenditore milanese che, nel frattempo, "tesseva la sua tela"?

Chi, una volta scoppiato un clamoroso scandalo che coinvolgeva diverse personalità della politica e della Sanità, ha pensato bene di mollare la moglie impelagata fino al collo con cliniche, Asl, intercettazioni, poliambulatori e cognati medici?

Chi, tutto di un tratto, ha realizzato che il Presidente del Consiglio è un imprenditore con una valanga di guai giudiziari e che comunque non intende mollare la propria "poltrona" a nessuno?

Credo che sia sin troppo facile rispondere a queste domande e credo anche che la politica sia diventata davvero noiosa!

 

 
 
 

IL MONDO DI PATTI....SMITH!

Post n°89 pubblicato il 08 Luglio 2010 da caterita2008
 
Foto di caterita2008

Ognuno ha la sua Patti, mia figlia stravede per la ragazzina argentina che canta e balla in una nota fiction per bambini intitolata, appunto, "Il mondo di Patti", io ho la "mia" Patti, ossia la "Sacerdotessa" del rock: Patricia Lee Smith, meglio conosciuta come Patti Smith, un mito, un evergreen, un'inossidabile del palcoscenico, una che a sessantaquattro anni suonati gira tutto il mondo facendo concerti, sostenendo Emergency, predicando la non violenza e la solidarietà fra i popoli, insomma tutte quelle belle cose che chiunque dice di condividere, ma che pochi mettono in pratica...

Chi è veramente Patti Smith? Una sopravvissuta degli anni settanta, una sorta di souvenir della "Beat Generation"? No, sarebbe riduttivo, lei è l'anello di congiunzione tra la Beat Generation e il Punk, e poi tra il Punk e il post Punk, e poi tra tra quella sottile barriera che intercorre tra la poesia e la musica...forse esagero, come al solito, ma quando attacca "People got the power" oppure "Because the night" il mio cuore batte più forte, mi trasmette un'energia tale da poter arrivare in Siberia a piedi, scalza e di corsa....Esagero? In ogni caso è in tour in Italia, andiamola a vedere e applaudiamola, tutti!

 
 
 

CARISSIMO AMICO VIRGOLA A CAPO....

Post n°88 pubblicato il 02 Luglio 2010 da caterita2008
 

Forse dovrei dire Carissimi Amici, perchè siete tanti, ma mai troppi, mi sono assentata per un po', ma tornerò presto, anzi, non me ne sono mai andata, almeno con il cuore, perchè quanto alla testa..... Scherzo, ovviamente! Il fatto è che l'estate è arrivata, prepotentemente ed in ritardo, ma è ben accetta ed io pendolo tra il mare e la città, oppure tra il mare e la campagna e mio marito urla e sbraita perchè, in questo periodo, non ha altro desiderio che parcheggiarmi al mare con la figliolanza....Voi penserete:"Quando la moglie è in vacanza...." appunto! Quando la moglie è in vacanza passa la giornata in spiaggia, esce tutte le sere, prende l'aperitivo con le amiche,  organizza tornei di burrago....Scherzi a parte, io una capatina la faccio sempre, magari pure a sorpresa... del resto anche lui va e viene senza preavvisi! Fidarsi è bene, ma non fidarsi...è da pazzi!

P.S. Vi verrò a trovare presto....virtualmente....

 
 
 

"My name is Bond, James Bond"..."Montalbano sono!"

Post n°87 pubblicato il 09 Giugno 2010 da caterita2008
 
Foto di caterita2008

Quando ero piccola mio padre guardava assiduamente repliche e controrepliche del commissario Maigret ed io dormivo beatamente, poi, da adolescente, imperversava l'ispettore Derrick, anche lui con un'infinità di repliche e controrepliche ed io continuavo ad addormentarmi, poi, finalmente, anche io ho trovato il mio investigatore preferito, per la precisione un commissario, il Commissario Montalbano! Ho letto tutti i libri, guardo tutte le puntate televisive, repliche comprese ovviamente, attendo con ansia l'uscita dei nuovi romanzi o la realizzazione dei nuovi episodi, insomma sono una vera appassionata! Il personaggio è nato dalla penna di Andrea Camilleri e, ovviamente, questo lo sanno tutti, forse, però, non tutti sanno che il nome Montalbano è un omaggio al grande scrittore e giallista spagnolo Manuel Vasquez Montalban creatore del detective Pepe Carvalho. Montalbano e Pepe hanno molte cose in comune, sono scontrosi, quasi burberi, amanti della buona cucina, innamorati  della propria terra, Pepe, però è assai più stravagante di Montalbano, infatti è solito utilizzare i libri, in particolare i classici, per accendere il camino, Montalbano legge con attenzione testi importanti e ne trae spunto per le sue indagini, Pepe è fidanzato con la tenutaria di un bordello, Montalbano ha da sempre la tranquilla Livia al suo fianco, anzi a debita distanza visto che vive a Boccadasse, cioè in Liguria, Pepe si muove tra le ramblas di Barcellona, Montalbano nell'immaginaria Vigata che poi, nelle realizzazioni televisive, sarebbe Ragusa e la relativa Marina di Ragusa ossia Marinella. Se Pepe fuma il sigaro, Montalbano si addruma una sicaretta, se Pepe ha fame a Montalbano smorca pititto, Pepe cucina piatti catalani, preferibilmente baccalà, ma Montalbano ha la trattoria di fiducia oppure la fedele Adelina che gli lascia nel frigorifero abbondanti porzioni di pasta incasciata, agliove e triglie fritte e tiene la casa sempre perfettamente puliziata. Non so se i romanzi di Camilleri siano stati tradotti in altre lingue, ma sicuramente deve essere un'impresa assai difficile, quasi impossibile, perchè se la bellezza della serie televisiva è, in massima parte, affidata alla bravura dell'attore Luca Zingaretti, il fascino dei romanzi risiede tutto in quel siciliano "leggero" che rende la scrittura di Camilleri qualcosa di unico e irripetibile. Di solito i grandi autori, dopo un po', cominciano a detestare i propri personaggi, forse, artisticamente, sentono il bisogno di creare qualcosa di nuovo, ma , la prego, Camilleri, non faccia morire il mitico Salvo, lo faccia invecchiare, rimbambire forse pure ammalare, ma lo tenga in vita altrimenti ha presente cosa succedeva in "Misery non deve morire"?

 

 
 
 

UN POSTaccio!

Post n°86 pubblicato il 03 Giugno 2010 da caterita2008

La località marina in cui passo da sempre le vacanze sta diventando sempre più un postaccio! Interminabili lavori nel porto, pulizia del centro storico scarsa, parcheggi insufficienti, incuria totale dei residenti, insomma sembra la "summa" di tutte le inciviltà italiane, eppure siamo in uno dei "borghi" più belli del Paese, un posto in cui le quotazioni del mercato immobiliare si discostano di poco da quelle di Montecarlo o dell'intera Costa Azzurra, ma non credo potranno restare tali ancora per molto! La cosa più disgustosa è la totale assenza di pulizia nel centro storico, il Comune ha pensato bene di togliere quasi tutti i cestini dell'immondizia per costringere i villeggianti a recarsi nell'"Oasi Ecologica" appositamente attrezzata per la raccolta differenziata e, ovviamente, ogni angolo del centro storico è letteralmente colmo di cartacce di ogni genere,  la gente continua ad avere la pessima abitudine di lasciare l'immondizia fuori della porta, buste colme di ogni schifezza che generano l'arrivo di ogni tipo di insetto se non di altro....Qualche giorno fa stavo portando una busta di recipienti di plastica nell'apposito cassonetto ed uno dei netturbini mi ha guardato come se fossi la Madonna ed ha esclamato:"Signora, ma lei fa la raccolta differenziata?" "Certo" ho risposto."Dia a me, la porto io!" mi ha replicato con modi ossequiosi come se fossi un'eroina! Insomma con un gesto semplice e banale sono diventata una paladina dell'ecologia, so bene che da quelle parti non è certo difficile, visto che il sagrestano ha l'abitudine di portare il cagnolino a fare i suoi bisogni proprio nei pittoreschi vicoli del centro storico, in particolare nel mio che è il più stretto e angusto, ma anche il più frequentato perchè termina proprio nel belvedere, in più anche i piccioni provvedono alla "concimazione" del lastricato dell'antico borgo quindi ci ritroviamo letteralmente immersi nella cacca! Vogliamo provare una volta per tutte ad essere civili, ad avere rispetto del luogo in cui viviamo e in cui facciamo vivere i nostri figli?! Il  propietario di uno dei bar della piazzetta, d'estate, vive nel vicolo adiacente al mio, mi ha raccontato che  mentre rientrava a casa, praticamente all'alba, si è trovato una ragazza che faceva tranquillamente pipì davanti alla porta di casa sua...e io mi lamento degli animali!

 
 
 

SAGGI

Post n°85 pubblicato il 28 Maggio 2010 da caterita2008
 
Foto di caterita2008

Con la fine dell'anno scolastico molti bambini sono impegnati nei "saggi" praticamente di tutto, musica, danza, recitazione, ginnastica alcuni fanno persino il "saggio" di inglese, insomma i nostri bambini devono dare prova delle "competenze" acquisite, gli insegnanti sono entusiasti di dimostrare il lavoro fatto e, noi genitori, siamo emozionatissimi e, quasi sempre, assistiamo con le lacrime agli occhi!

Mercoledì scorso mia figlia, con la sua classe, ha fatto il saggio di musica, mio marito, ovviamente, non poteva assistere quindi mi ha affibbiato una complicatissima videocamera con l'obbligo perentorio di riprendere ogni istante dell'esibizione, soprattutto mi ha raccomandato di fare largo uso dello zoom in maniera tale da riprendere tutte le espressioni del viso della nostra adorabile figlioletta ed io sono persino riuscita ad eseguire alla perfezione tutte le istruzioni ricevute portando a casa un video degno di una provetta cineasta. Riguardando le riprese però mi sono accorta di un particolare davvero imbarazzante: nella classe di mia figlia c'è un bambino con un grave handicap motorio, perfettamente normale a livello cognitivo ed anche, secondo me, musicalmente dotato, ma purtroppo impossibilitato nei movimenti a causa di una rara malattia delle ossa, non ci crederete, ma in buona parte del saggio il bambino in questione restava praticamente in disparte perchè l'esibizione comprendeva dei movimenti del corpo troppo complicati per lui; guardando quel video mi sono sentita quasi colpevole, primo perchè impegnata nel riprendere mia figlia non mi ero accorta dell'imbarazzo e della sofferenza del bambino, poi, ignara di tutto, mi sono persino dilungata nel complimentarmi con la maestra di musica non considerando la delusione e la contrarietà della mamma del piccolo disabile. Come hanno potuto concepire un simile spettacolo conoscendo perfettamente le difficoltà di un loro alunno? Inoltre, visto che il bambino è perfettamente intonato e con grandi capacità ritmiche perchè non gli hanno dato la possibilità di suonare uno strumento a percussione dall'inizio alla fine, magari con qualche piccolo assolo che avrebbe sicuramente valorizzato e soddisfatto le aspettative dell'alunno ? Integrazione, solidarietà altruismo, questi dovrebbero essere i valori prioritari della scuola, ma forse ci vorrebbero degli insegnanti più saggi!

 
 
 

NO PUP? NO GRAZIE!

Post n°84 pubblicato il 24 Maggio 2010 da caterita2008
 
Foto di caterita2008

Ci sono, da anni, i No Global, con progetti ambiziosi, ma con metodologie spesso illegali, ho sempre amato i No Doubt, gruppo glam rock americano, e ne sento la mancanza, i No B. Day fanno parte del folklore nazionale e mi lasciano indifferente, ma per favore i No Pup sono davvero troppo da sopportare! Chi sono? Un comitato di cittadini romani che si batte strenuamente contro la realizzazione, da parte del Campidoglio, del Programma Urbano Parcheggi! Avete capito bene, a Roma, dove i vigili fanno le multe solo a chi è in quarta fila, perchè in seconda possono arrivarci solo gli insetti striscianti, esiste anche chi non vuole avere più parcheggi, meno che mai box pertinenziali, ossia autorimesse private acquistabili solo da chi possiede un'abitazione nel quartiere e con dovuti sgravi fiscali. Andiamo per ordine, lo studio di possibili aree di sosta realizzabili nel sottosuolo venne iniziato diversi anni fa dall'amministrazione Rutelli, portato avanti dall'amministrazione Veltroni ed, infine, perfezionato dall'attuale giunta di centro destra presieduta da Gianni Alemanno, mi sembra chiaro, quindi, che si tratti di un progetto bi-partisan, mi sembrerebbe superfluo ricordare le difficoltà di parcheggio che caratterizzano tutta l'area urbana e soprattutto del semi-centro della città, quindi che cos'ha di così sbagliato un progetto che garantisce centinaia di posti auto in più? Non scoraggia i cittadini dall'uso dell'auto privata rispondono prontamente i promotori del comitato NO PUP! Ma certo, prima aiutiamo la Fiat con la cassa integrazione, poi facciamo gli eco incentivi che ci invogliano a cambiare auto e poi con quel poco di sconto che abbiamo avuto dal concessionario paghiamo una cifra astronomica  per custodire la nostra macchinina in un garage pubblico, dove dobbiamo rispettare gli orari e dare laute mance al garagista per poter trovare la nostra auto priva di "ricordini" lasciati da anonimi visitatori....Altro punto di forza dei NO PUP è il rischio della stabilità dei palazzi circondanti le aree destinate alla costruzione dei parcheggi interrati, perchè è chiaro che l'amministrazione comunale non aspetta altro che una serie di crolli improvvisi, le imprese costruttrici, con le assicurazioni milionarie che sono obbligate a sottoscrivere, non aspettano altro che dover risarcire decine di potenziali clienti a cui faranno crollare la casa ed infine i progettisti sognano di passare alla storia dell'architettura ipogea per essere stati radiati dall'ordine avendo causato la morte di decine di cittadini per calcoli statici errati. Fiore all'occhiello delle motivazioni No PUP è l'assoluta certezza dell'inutilità di tali opere, pertanto li inviterei a fare un giro su Via Appia e a dirmi, in tutta sincerità, quanto impiegano a trovare un parcheggio "regolare", soprattutto nel tratto che va da P.zza Re di Roma a Pzza San Giovanni, se riescono a farlo senza imprecare e in meno di quaranta minuti meriteranno la mia più totale abnegazione....Inoltre, vorrei dire, alla Signora che continua a pubblicizzare il comitato NO PUP, ma che ogni mattina accompagna il figlio a scuola in macchina coprendo una distanza inferiore ai trecento metri, che la firma del Sindaco su una Concessione Edilizia è gia di per se una atto altamente impegnativo, formalmente e legalmente, e che il Sindaco di Roma, prima ancora di esserle antipatico e di non essere votato da Lei, ha esercitato la professione di ingegnere e forse è perfettamente in grado di valutare la correttezza di un progetto!

 

 
 
 

VIA DA TORPIGNATTARA!?

Foto di caterita2008

Torpignattara o Tor Pignattara è un quartiere di Roma che si estende a sud della stazione Termini, delimitato dalla Ferrovia Roma Sulmona, appartenetnte al VI Municipio, praticamente "incastonato" tra la Via Casilina e la Via Tuscolana, inizia con la zona del Pigneto e termina con il Parco dell'Acquedotto Alessandrino. Il nome deriva dalle "teste" delle anfore romane incastonate nel tamburo della cupola del Mausoleo di Elena dette, appunto, pignatte. E'chiaro che ci troviamo in una zona ricca di preesistenze di indubbio valore storico spesso trascurate e confuse dall'agglomerato denso e disordinato di abitazioni e dalle starde perennemente congestionate dal traffico. Qui, un tempo, iniziava la periferia, quella periferia tanto cara a Pasolini, dove il poeta conobbe i fratelli Citti e Ninetto Davoli, dove abitava Tiberio Mitri, il pugile, e dove era possibile incontrare decine di attori "caratteristi", deliziosi "camei" del cinema italiano come Tiberio Murgia, il siciliano gelosissimo della sorella, Claudia Cardinale, nel mitico film "I soliti Ignoti". Gli anni '60 favorirono una cementificazione "selvaggia" dell'intero quartiere con la costruzione di enormi palazzi e centinaia di appartamenti che accolsero decine di famiglie provenienti dalle province a Sud di Roma, in particolare dal Frusinate, visto il collegamento con la Via Casilina e l'intera zona raggiunse una densità impressionante. Oggi, camminando per le strade di quartiere, sembra di essere nei sobborghi di una metropoli Americana o al mercato di Bankok, sentiamo l'odore forte del curry e dello zenzero, ci passano accanto persone dai tratti somatici più disparati, si passa dalle treccine rasta al shari indiano, dal turbante allo chador, o addirittura al burka. Sarà per questo che i tanti romani d'adozione hanno lasciato questo quartiere? Sarà per questo che tanta gente invece di dire abito a Torpignattara si dilunga in incomprensibili precisazioni, in assurde circollocuzioni tanto per non nominare lo storico toponimo? Forse si è passati da un quartiere popolare ad un quartiere di poveri, di immigrati in difficoltà, di umanità troppo variegata, ma in fondo, non è sempre stato così? I nuovi arrivati non parlano più dialetto ciociaro, ma qualche strano idioma senegalese ed incutono un certo timore, l'odore dei formaggi di campagna è stato sostituito dall'aroma intenso delle spezie ed è difficile abituarsi, ma che senso ha lasciare per sempre una zona così ricca di storia popolare e non per rifugiarsi in un anonimo comprensorio fuori del Grande Raccordo Anulare? Certo un conto è passeggiare per le vie del Pigneto o per Via di Torpignattara quasi come un turista, ben altro sarebbe viverci, ben altro sarebbe avere un figlio costretto a frequentare la locale scuola pubblica con decine di compagni che non parlano l'italiano e che arrivano a scuola accompagnati dall'assistente sociale. Ma non è qui che è nato e cresciuto il calciatore Liverani? Si ed è figlio di un Italiano e di una Somala, solo che è successo molto tempo fa e Torpignattara era davvero come un paese, alcuni "anziani" del posto ricordano ancora i pianti della nonna del calciatore che diceva:"Nun ce posso pensà, mi fijo co na negra!". Non era razzista Nonna Liverani, era solo spaventata, sorpresa, oggi forse non si potrà nemmeno sentire quel pianto, perchè gli Italiani vanno via, via da Torpignattara!

 
 
 

Missione umanitaria:COMPRATE I DISCHI DI KRISTEENYOUNG!

Post n°82 pubblicato il 19 Maggio 2010 da caterita2008
 
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Come è possibile che una cantante sia adulata e lodata da un'infinità di critici musicali, trovi spazio su innumerevoli blog specializzati in musica contemporanea, collabori con star internazionali del calibro di Morrissey e David Bowie, ma poi, di fatto ottenga lo stesso successo che otterrei io se incidessi una compilation dei grandi successi di Albano e Romina Power compreso il Ballo del Qua Qua? Elementare Watson! Ha alle spalle un grande produttore che si chiama Tony Visconti e che da quattro anni cerca di imporla all'attenzione dei media e coinvolge webzines, blogger specializzati, critici musicali e quant'altro nell'elogiare a dismisura la bellezza, la bravura, la sonorità di una cantante, sicuramente atipica, che propone dei testi lugubri e assurdi accompagnati da nenie cacofoniche che vorrebbero vagamente imitare le dissonanze di Schoenberg, insomma una roba inascoltabile! L'apice della popolarità lo raggiunse circa quattro anni fa, quando lavorava accanto al mio amatissimo Morrissey come supporting act, ma ogni sua apparizione era uno stillicidio, i fans la coprivano di insulti e sberleffi, anche volgari, quindi la signora pensò bene di  pronunciare le seguenti parole:" Morrissey gives us good head, i meant, err, cunnilingus!" Tradotto letteralmente sarebbe" Morrissey ci fa dei bei pompini, intendo dire dei cunnilingus!" Venne licenziata e immediatamente rimpiazzata con un'altra Band femminile, ma ironia della sorte, sul web, su molti blog e siti specializzati se la presero con il mio Beniamino accusandolo di non avere senso dell'umorismo e persino di non aver saputo difendere l'onore della sua supporting act lasciandola in pasto agli insulti e alle volgarità dei fans inferociti, trascurando un piccolo particolare ossia quei fans irriducibili avevano pagato il biglietto per sentire Morrissey, non le urla della brutta copia di Loredana Bertè prima maniera! Comunque la ragazza ha continuato imperterrita nel suo ruolo di cantante, autrice e arrangiatrice e il suo rpoduttore persevera nel voler imporla come icona del post punk, sul web il risultato è eccellente perchè è tutto uno sdilinquirsi di complimenti, di elogi smisurati, nella realtà il successo è assai scarso: vende pochissimi dischi, ma soprattutto  non è affatto numeroso il pubblico che la segue dal vivo anche se lei si esibisce in piccoli club con un costi davvero contenuti. Come possiamo risolvere quasta dicotomia? Semplice, compriamo i suoi dischi, scarichiamo i download, raccomandiamola a qualche Dj affinchè ci sfracassi i timpani mandando le sue canzoni in radio, proponiamola per il prossimo Sanremo o per il più vicino Festivalbar e quando le tasche di Tony Visconti si saranno sufficientemente rimpinguate di vile  danaro allora, solo allora, qualche critico autorevole avrà il coraggio di dire:"Kristeen Young canta e scrive delle canzoni orribili, molto più orribili dei suoi vestiti!" Io lo sostengo gia da adesso, questo è il privilegio di essere una semplice blogger, dico sempre e solo quello che penso!

 
 
 

A.A.A. BETONEGA OFFRESI.....

Post n°81 pubblicato il 18 Maggio 2010 da caterita2008
 
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Betonega o betoniga che dir si voglia è un termine dialettale tipico del nord Italia, pensavo fosse di matrice lombarda, perchè l'ho appreso da una "sciura" milanesissima, ma ho recentemente saputo chel'origine è probabilmente veneta. Quindi, la betonega o betoniga, sarebbe un'erba selvatica commestibile e utilizzabile in cucina sotto varie forme, dai ripieni per la pasta fresca ai dolci, insomma una specie di prezzemolo, quindi è chiaro che se usiamo tale parola riferendoci ad una persona non facciamo altro che fregiarla del titolo di impicciona, pettegola e ficcanaso. Non mi dite che non conoscete nessuno con queste caratteristiche!? Io si! In particolare, quando uso questo termine, mi riferisco ad una delle insegnanti di mia figlia. Si, ho detto bene, una delle tante insegnanti, per chè a scuola di mia figlia, i contestati tagli del Ministro Gelmini pare non abbiano avuto alcun effetto, infatti ha più insegnanti lei di quanti non ne avevo io ai tempi della scuola media, quindi accanto alle due insegnanti principali, molto brave, troviamo un'insegnante d'inglese, una di musica, una di religione e poi, last but not least, la betonega... of course, alias la vecchia, ma proprio vecchia, insegnante dell'asilo, la quale pur essendo occupata in una classe di scuola materna ha pensato bene di inserirsi anche nella prima elementare con un "laboratorio di continuità didattica", in più, su sollecito di alcuni genitori, pretenderebbe di inserirsi con più ore anche l'anno prossimo sempre con un progetto didattico di laboratorio...ma laboratorio di che? Betonegheria forse? Inoltre, mi sembra doveroso chiarire che, in una scuola statale, progetto didattico significa soldi, ossia quando un insegnante si fa carico di un progetto viene ovviamente pagata direttamente dalla scuola per il lavoro  extra che svolge, quindi mi sembrerebbe doveroso capire quanto sia necessario questo progetto e soprattutto quanto grava sui bilanci della scuola, quella stessa scuola che non ha mai abbastanza soldi per comprare nuovi computer, allestire una palestra decente, pagare le supplenti, quella stessa scuola che impone ai genitori di portare la carta igienica e il sapone perchè mancano i soldi persino per quello! Ad ogni modo la "nostra" Betonega di tutto può essere accusta fuorchè di assenteismo, lei è sempre presente, anche nelle ore che non le competono, ad esempio, la scorsa settimana era presente alle prove del saggio di musica e non ha permesso che gli alunni sospendessero l'attività per sottoporsi all'annuale visita medica di controllo, e che sarà il "Maggio Fiorentino"! C'è qualche preside in ascolto? Qualcuno ha bisogno di una Betonega? Possibilmente dalle parti di Rovigo, ma va bene anche Padova, oppure....facciamo Bressanone e non ci pensiamo più! Vi prego adottate la Betonega!

P.s. Ministro Gelmini, la prego si inserisca nella nuova manovra del Governo e tagli, tagli, tagli...i progetti, non i posti di lavoro degli insegnanti!

 
 
 

VICINI GAII...

Post n°80 pubblicato il 17 Maggio 2010 da caterita2008
 
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L'amica Ross del Blog "Penna e Calamaio" mi ha ricordato che oggi, 17 maggio, si celebra la Giornata Internazionale contro l'Omofobia ed io non posso fare a meno di chiedermi per quale dannato motivo un essere umano dovrebbe sentirsi omofobo! La prima risposta che mi viene in mente è che esistono delle vere e proprie deviazioni mentali che portano l'essere umano a considerare come "dannoso" tutto ciò che appare diverso e non conforme al nostro modo di pensare, inoltre, quando si coinvolge la sfera sessuale e affettiva l'essere umano può avere reazioni imprevedibili ed incontrollate, frutto, forse, di precedenti abusi o frustrazioni inconfessate, problematiche caratteriali mai risolte, scarsa propensione alla tolleranza e alla convivenza pacifica, quasi totale assenza di istruzione o cultura personale, insomma l'omofobo è una vera bestia! Non sto parlando di un conservatore autoriatrio, conformista o bacchettone, quello è solo un personaggio dalle idee discutibili, l'omofobo, al contrario, è un essere pericoloso per se stesso e per la collettività, perchè sente il bisogno di ricorrere alla violenza per affermare il proprio io perverso e incontrollabile! Detto ciò vorrei dedicare questo post e questa giornata ai miei vicini di casa, perchè, mi sono resa conto che sia in città, sia in campagna e persino al mare ho dei vicini di casa gaii, simpatici, timidi e introversi, sembra sempre che si sentano un po' in imbarazzo, mi auguro non debbano mai subire attacchi omofobi!

 
 
 

SABINA GUZZANTI E...I MINISTRI

Post n°79 pubblicato il 14 Maggio 2010 da caterita2008
 

Premesso che sono stata un'assidua telespettatrice della "gloriosa" RaiTre di Angelo Guglielmi, ritengo la satira uno strumento indispensabile alla vita culturale di ogni paese civile e, di conseguenza, un'attrice come Sabina Guzzanti rientra a pieno titolo nel panorama di quell'"Intellighentia" che alimenta il dibattito culturale italiano, non posso, tuttavia, fare a meno di dissentire sulle attuali posizioni assunte dalla brillante attrice in merito alla sua partecipazione al Festival di Cannes e alle polemiche alimentate contro il Ministro Bondi. Il nostro Ministro della Cultura è stato relegato al ruolo di outsider, o peggio di nerd, ossia di "imbranato", praticamente gli è successo ciò che succedeva ad alcuni "secchioni" ai tempi ingloriosi delle scuole medie, non venivano invitati alle feste, durante le feste stesse, non si faceva altro che parlare male di loro e, il giorno dopo, a scuola, tutti giuravano di essersi divertiti un mondo, lasciando in disparte il povero "secchione" che era rimasto a casa a studiare! D'accordo, cara Signora Guzzanti, lei detesta l'attuale governo italiano, è un suo preciso diritto dissentire con i mezzi che più le sono congeniali, ma si risparmi almeno il ruolo della "Bulletta della scuola media di periferia"! Era elegantissima con il suo abito di Moschino, molto meno quando ha precisato, con un sorrisetto sadico, che il Ministro non era stato invitato. Le assicuro che avevo la curiosità di andare a vedere il suo documentario, ovviamente mi è passata, ed è solo colpa  della sua presunzione! Se lei ha il sacrosanto diritto di criticare chi è oggetto di critiche dovrà pur beneficiare di una strenue difesa e la "pernacchia" finale è assolutamente fuori luogo. La satira l'ho studiata al liceo, "satura lanx", piatto pieno, ma questa volta, la minestra è uscita dal piatto e ha sporcato la tovaglia, io sono una brava casalinga non amo le tovaglie sporche...

Del resto non credo che il Ministro Bondi si preoccupi più di tanto delle sue impennate, almeno, fossi in lui, non lo farei. Se non ricordo male la sua precedente opera cinematografica si intitolava "Viva Zapatero", non credo che gli spagnoli, al momento, possano apostrofare in tal modo il loro Primo Ministro, forse sarà Lei ad avergli portato tanta fortuna?

 
 
 

ROSA, ROSAE...ROSY!

Post n°78 pubblicato il 12 Maggio 2010 da caterita2008
 

Povera Rosy Bindi, non so se sia il caso di dirlo, di sicuro si offenderebbe perchè, di fatto, lei non si sente "povera" proprio per niente, anzi forse è anche dotata di un forte senso dell'umorismo, ma soprattutto ha una struttura coriacea che la rende sempre più simile ad un carroarmato o meglio ad uno schiacciasassi, infatti non ha nessun problema a presentarsi a Ballarò circondata, forse casualmente, da un piccolo pubblico di ragazzine, belline, biondine, truccate alla perfezione sempre pronte ad applaudire, annuire, mai dissentire! Ad ogni modo è una donna coraggiosa, io ricordo perfettamente quando era Ministro della Sanità e cercò di portare avanti con determinazione il suo piano di riassetto della Salute Pubblica, il punto di forza di tale riorganizzazione era il ruolo specifico del medico, il quale avrebbe dovuto scegliere in maniera definitiva se lavorare con il servizio pubblico o con il privato...non andò in porto e anche se il centro- sinistra dovesse tornare a governare di sicuro non le farebbero fare il Ministro della Sanità! Insomma, Rosy Bindi è la forza della bruttezza, avendo capito da subito di non essere dotata della qualità più ricercata nelle donne non si è mai nemmeno sognata di tentare di raggiugerla, ha immediatamente guardato altrove e, con la fede la forza e la determinazione ha passato tutta la sua vita nella politica dalla maggioranza all'opposizione, da Ministro a Presidente di un partito amorfo, inconcludente e bocciato dall'elettorato. E' moralista Rosy Bindi, molto moralista, tanto moralista da non trovare affatto sconveniente occupare un appartamento in centro pagando il modico canone di millecinquecento euro al mese, le sembra normale, ci credo forse sarà più o meno così per tutti coloro che hanno un seggio a Montecitorio, inoltre l' Onorevole trova ancora più normale aver riscattato tale immobile usufruendo di tutti i benefici di legge, si, probabilmente tutto è avvenuto secondo le regole, ma perchè le famiglie in difficoltà non riescono ad accedere nemmeno alle normali liste di priorità delle case popolari? Beh, questo è un altro discorso, risponderebbe lei, non facciamo del populismo, d'accordo Onorevole niente populismi quindi smettiamola di sottovalutare l'operato del Governo in materia economica, smettiamo di agitare lo spauracchio della Grecia e di intonare dei mantra affinchè la borsa crolli!

Sempre nella scorsa puntata di Ballarò un economista mostrava una certa tranquillità nei confronti della nostra situazione economica e, con aria di sufficienza, diceva forse l'Italia rispetto alla Grecia ha il vantaggio di possedere un'industria manifatturiera di qualità. Che cosa intendeva per industria manifatturiera? La premiata Carrozzeria Giugiaro, Pininfarina o Bertone, la Vecchia Cantina Brunello di Montalcino, l'Antica Selleria Gucci, il Caseificio Parmigiano Reggiano, o l'Orologiaio Bulgari? Si chiamano marchi di qualità ossia Made in Italy, ossia orgoglio italiano nel mondo, fatturati in salita, economia in ripresa, oppure qualcuno pensa che, vista la congiuntura economica negativa, il Sultano del Brunei rinunci per sempre alla Ferrari o alla Maserati e ripieghi su una Opel sfruttando gli sconti rottamazione e inizi a mangiare yogurt greco e feta!

 
 
 

TERMOMETRI!

Post n°77 pubblicato il 10 Maggio 2010 da caterita2008
 
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Come tutti saprete i termometri sono quegli aggeggi che servono a misurare la febbre...NOOOOO! Questo è l'urlo di mio marito, perchè lui è un tipo molto preciso, quindi non permette che io parli come una qualsiasi donnetta, devo usare sempre e comunque un lessico appropriato e definizioni pertinenti, quindi dovrei dire che il termometro è uno strumento atto a rilevare le variazioni di temperatura sfruttando il principio fisico dello zero assoluto....Il problema resta comunque invariato, perchè a me serve qualcosa che in maniera certa e insindacabile mi faccia capire se ho la febbre o meno! Vi sembra cosa di facile soluzione? Vi assicuro che non è così banale. Da quando sono stati dichiarati fuori legge e quindi ritirati dal commercio i vecchi e cari termometri al mercurio non è più così immediato capire quale sia la nostra temperatura corporea. Perchè? Perchè mio marito, che è un tipo molto preciso, ha pensato bene di comprare non un qualsiasi termometro digitale , ma un costosissimo termo scanner, il quale messo a contatto con la mia fronte dovrebbe istantaneamente rilevare la mia temperatura, cosa che di fatto avviene, ma non in maniera certa ed insindacabile, perchè ad una prima misurazione ho trentotto e due, mentre penso se sia il caso o meno di prendere un'aspirina, così per sfizio, ripeto la misurazione e...miracolosamente scopro di avere trentasei e quattro, allora comincio a fare le pulizie imbraccio la mia fedelissima aspirapolvere, prendo il battitappeto, alzo le sedie, sposto il divano...tutto ad un tratto comincio a sudare, mi viene un giramento di testa, ho bisogno di sedermi...mi sento accaldata. So gia cosa sta per succedere, ora mi telefonerà mia madre, come ogni mattina, mi dirà hai una voce strana, misurati la febbre....Che cosa le dovrei rispondere?!

 
 
 
 
 

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