Osservate bene queste foto e domandatevi: che cosa hanno in comune queste quattro signore dall’espressione così severa e pensierosa? Voi ci direte che sono tutte e quattro un po’ “cozze”, ma in realtà queste quattro signore hanno in comune qualcosa d’altro, che le ha portate ad essere protagoniste di un caso di cronaca internazionale. Le quattro donzelle piene di grazia potrebbero infatti a pieno titolo entrare nella “top pen” di una speciale classifica mondiale dedicata al bricolage e all’arte geniale del fai da te. A quanto pare, dalle loro mani ogni cosa si ricompone, si scompone, si ammoscia e si affloscia, perde vita e si “scoccia”. Maestre della composizione artistica e regine incontrastate dell’art attack postmoderno, queste signore manipolano con cura, materiale alternativo e di scarto, rigorosamente usato ed abusato e poi lo trasformano in qualcosa di assolutamente insolito e creativo. Servendosi di un unico oggetto, ad esempio quell’affare comunemente chiamato “pizello” queste artiste hanno plasmato la materia, anzi la carne sì da creare, insieme ad altri elementi, una nuova composizione che ha sfidato le leggi consuete dello spazio e del tempo garantendo effetti scenici e sonori mai visti con tanto di urla, strepiti ed imprecazioni. Cos’altro hanno, o, meglio, hanno avuto in comune queste quattro donne? La risposta è presto detta: un uomo, un unico uomo, proprietario del pizello, nonché “le pene di quest’ unico pene!”. Sono queste infatti, la moglie e le tre amanti incazzate di un tal “homo erectus et incollatus” protagonista di un gioco erotico dai risvolti inaspettati. La carriera artistica di queste quattro donne è cominciata quando Therese, stanca di un marito sempre pronto ad incollarle corna sulla testa, ha deciso un bel giorno di giocare anche lei all’art attack, contattando, per un simpatico gioco di società le altre tre signore che insieme a lei avevano condiviso in comodato d’uso lo stesso pizello. Invitato il fedifrago in un motel con la promessa di un’ orgia bollente lo hanno legato al letto, spogliato, caricato di sberle e manrovesci ed hanno poi dato libero sfogo ad un insospettabile talento artistico decidendo di incollargli il pene all’addome per poi rimirare a lungo questo innovativo prodotto di bricolage, tra le risate e gli sberleffi. Per questo strano gioco erotico hanno rischiato ben sei anni di reclusione. Stanno attualmente scontando la condanna ad un anno di libertà vigilata nel Wistconsin. Pare che i negozianti del loro quartiere, si rifiutino da quel giorno di vendere colla a tutte le signore non in possesso di un regolare porto d’armi.
Questa storia, per quanto assurda e maliziosa è rigorosamente vera. Adesso mettete anche voi alla prova la vostra malizia, cliccando il video sottostante.
E' verissima. Anche se pochi blogger italiani ne hanno scritto è riportata in molti siti in lingua inglese soprattutto di cronaca giudiziaria. Per cui, cari Signori maschietti...occhio alla colla! ^__^
certo che il tipo si dava da fare...(e non le sceglieva proprio bene, mi sembra...) ma la vendetta è stato "un po'" sadica!!! penso proprio che per un po' abbia perso il vizio...
Il mio commento lo scindo in due parti. Comincio dal video, come già detto, sei una matta! Il video lo conoscevo ed è divertente prima di tutto. Poi ti fa pensare a quanta malizia mettiamo nel nostro guardare e se vuoi anche giudizio.
In merito al caso, per me è deprecabile ogni azione violenta. Sono fatta così e vivo così. Sarei stata per altro tipo di vendetta, più sul goliardico. Ad esempio un paio di cubetti di ghiaccio nelle mutande, per evitare ustioni da freddo con una quantità maggiore, ma una bela raffreddata la davano.
:-))
Il video è sorprendente ed il vignettista particolarmente bravo, quanto al caso confesso che mi ha fatto particolarmente ridere, perchè immaginavo la scena sul posto, quella in pronto soccorso ma anche la faccia del giudice che si sarà trovato a decidere questo caso. Del processo ho trovato solo le loro foto, con espressioni ancora particolarmente incazzate. Mentre se guardate bene la quarta foto da sinistra, la Signora sembra ancora particolarmente divertita.
per riflesso condizionato pavloviano, potrebbe essere sufficiente mostrargli il barattolo della colla per suscitare un'immediata risposta di fuga ... ahahahah :-D
Anna, corredalo con una immagine di un tubetto di colla...non si sa mai...dovesse non capire. Ricordati però che in futuro non potrai sparmagli più niente addosso, potrebbe essere terrorizzato da certi giochetti ^___^
Bella questa! Non ho parole...ma un pochino, in fondo in fondo gli sta bene a questo omuncolo...Gliel'hanno fatta pagare un po' troppo cara...ma una lezioncina se l'è meritata...Ciao da fla ^__^
Stupendo video! :-))
Però che str...Quelle Signore ( cozze in verità...) Negare un orgia con 4 donne a un poveretto arrapato.....ABORRO!!! direbbe G. Mughini :-)
Molto bravo il vignettista ha fatto un buon lavoro, per quanto riguarda le 4 donne ma non si sono vergognate a fare una cosa del genere potevano metterci delle ortiche nelle mutende le prudeva per un bel pò ma forse era meglio ,buona serata Grazia
La storia è tragicomica, il traditore fedifrago si è risparmiato l'invalidità permanente, ma la colla deve essere stata molto fastidiosa... il video è strabiliante, davvero un vignettista geniale!
al primo colpo d'occhio avevo ragguppato le signore in un unico DNA. La prima foto: l'originale, la seconda dopo aver partecipato ad Extreem Makover. La terza invece ad una riduzione nostrana di Extr M...."Cambio vita..torno in forma" con la Stefanenko. L'ultima, invece, per la serie.. "lasciate ogni speranza..voi che siete già andati in tutte le trasmissioni tv con questo risultato", scattata poco dopo aver comperato la colla. Non ho ancora visto il video ma guardando la firma ho pensato che avete dovuto mettervi insieme per commentare questa notizia!! La prossima volta fate uno squillo, più si è, come si evince ( o forse no??!!) anche dal post, meglio è!!! Ciao Roby e Ross....a.b.
Ross, l'immagine non riesco a visualizzarla neppure io se entro con MozillaFirefox. Prova con Explorer.