Alla sera, dopo cena, gli uomini possono finalmente rimanere seduti davanti al televisore stanchi della faticosa giornata di lavoro, mentre le mogli rassettano la cucina, hanno il bucato che si accumula, mettono i figli a letto… fatto “non trascurabile!!!”: spesso anche loro hanno avuto – prima di vestirsi da casalinghe – un’altrettanto lunga giornata di lavoro.
La civiltà moderna le vede impegnate anche nel lavoro fuori casa, concesso per puri interessi economici; sono costrette spesso al doppio dell'impegno, la donna spesso si assume in toto la gestione dell'aspetto familiare e parentale e in molti casi, sceglie in base alle esigenze della famiglia più che alle sue.
Ogni notte, migliaia di donne vegliano nel nostro paese: a casa, vegliano i figli, i familiari - è uno dei loro tanti lavori gratuiti e poco riconosciuti. Vegliano anche in veste professionale, i malati, gli anziani, e molte volte questo fa parte di una doppia vita lavorativa. Un lavoro incessante che si estende ad ogni attività della vita, in casa, sul lavoro, per le strade, nelle scuole.
Dedicato a tutte le donne che non hanno un nome e un volto, dedicato a tutte le donne che soffrono nel corpo e nello spirito, a tutte quelle donne che si sacrificano per le persone che amano. Dedicato alle donne con il fuoco dentro, a quelle che non hanno paura di essere come sono, a quelle che se anche la vita le schiaffeggia non cedono mai...Dedicato alle donne che sorridono sempre, perchè nonostante le amarezze della vita, i problemi, le angosce, le paure, cercano con il loro sorriso di contagiare il mondo che le circonda. Dedicato alle mamme che si sacrificano per i loro figli, che mettono da parte le loro aspirazioni per dedicarsi ai loro figli. Dedicato alle donne che sognano ancora ad occhi aperti, che cantano sotto la doccia, che si commuovono e si imbarazzano, che hanno la faccetta pulita d'angelo, ma che dentro sono diavoletti.
scritto da: cercandosperando su: STUPENDE CREATURE
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