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EUTANASIA

scritto da ilariacz

Inutile spendere ancora troppe parole sull’argomento.
Vi invito però a riflettere su una cosa: è possibile accettare di concedere un “diritto” di morire a chi poi non può pentirsene?

Forse mi sbaglio, ma per quanto ragionato possa essere, il desiderio di morte è sempre il segno di un profondo sconforto, di una solitudine che ti uccide nei pensieri ancor prima che nel corpo; è un qualcosa di innaturale.
Gli uomini sono nati per vivere; non per decidere quando morire.
Ma poi, chi può dire veramente che una volta staccata la spina ci sia l’oblio in cui annegare il proprio dolore?
Chi può senza indugio assumersi la responsabilità di assecondare una “scelta” da cui non si può più tornare indietro?

Non è una questione di bigottismo nè di laicità, ma molto più semplicemente di rispetto della Vita, in qualunque forma Essa si presenti agli occhi degli uomini.
Il problema, forse, sta proprio qua: nei nostri occhi: sono difettosi, velati da uno schermo che fa apparire inutile ciò che non segua determinate linee.

La Vita non è solo fisicità: è sopratutto Amore, spirito, essenza, intelligenza, passione, sentimento.
Come decidere senza indugi di spegnere quel corpo malato in cui però ancora agiscono tutte quelle “funzioni” vitali che ci permettono di amare ed essere amati, apprezzare ed essere apprezzati?

Il corpo è solo uno strumento, un involucro che difende le nostre qualità personali, la nostra personalità.
Chiunque, infatti non è solo una persona, ma è proprio una personalità che interagisce, anche inerte, con le persone che le stanno accanto e che si sviluppa anche ad occhi chiusi grazie a quei modi dell’essere che stanno oltre la fisicità di qualche ossa e un panno di pelle.

Siamo tutti degni di vivere…e nessuno è degno di morire.
A differenza della morte, che non è mai dignitosa, la Vita, seppur ridotta ad un lume quasi spento rimane sempre l’espressione della dignità d’ogni uomo.

Non cediamo alle tentazioni pietose dell’Eutanasia.
Mortificheremmo il nostro corpo e sopratutto, uccideremmo la nostra Vita, quella fatta per gli altri, apprezzata dai propri cari, vissuta per darle un senso profondo…che non può trovare risposte nel dire addio a tutti…e a sè stessi.

Io sono anche per la vita, come si puo' notare, ma d'altra parte bisogna anche cogliere alcuni tratti essenziali,e dico essenziali parlando della libertà di decidere della propria vita, con qualsiasi conseguenza che nel campo religioso- cristiano è peccato: TOGLIERE O TOGLIERSI LA VITA......

Penso che si abbia tutto il diritto di voler morire, infondo se l’eutanasia è richiesta da un malato terminale ma, sano di mente mi pare cosa più che giusta. Quindi è stupido far continuare a “vivere” in modo niente affatto dignitoso una persona che non vuole restare. E’ fatto una scelta difficile, ma lecita. Non  faccio mille giri di parole perchè non servono. Non penso che, chiedere la morte sia andare contro natura, contro natura è l’accanimento terapeutico, non l’eutanasia.

Ma continuo a pensare e riflettere:

Chi è in grado di decidere quali sono i criteri che rendono una vita meno dignitosa delle altre?
allora perchè non pensare che non sia giusto per nessuno vivere senza dignità, prescindendo dalle sue decisioni, bensì semplicemente verificando che quella persona non rispetta quei determinati target?
mi chiedo se sia possibile dare ad una persona la possibilità di compiere una scelta senza potervi ripensare.
mi chiedo se veramente l’uomo abbia raggiunto la superbia di poter decidere di metter fine a quel miracolo, non da lui voluto, che si chiama Vita.
Ma il fatto che una persona è stesa su un lettino e per andare avanti è attaccata a tubi e tubicini quando il cervello non reagisce. Ecco, io vedo questo assolutamente non dignitoso.

NON SO MI VIENE SOLO DA DIRE CHE ADESSO BISOGNA SOLO RISPETTARE LA PERSONA CHE NON C'E' PIU':  WELBY

 
 
 
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