Creato da Superfragilistic il 30/07/2008

Sonoviva

Un blog di denuncia, osservazione e critica possibilmente costruttiva

 

 

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LA STRAGE ALL'OSPEDALE DI MEDICI SENZA FRONTIERE

 

 

 

 

Sulla pagina Facebook di Medici senza Frontiere, l'immagine di copertina è quella dell'enorme rogo dell'Ospedale in cui venivano curati e trovavano speranza combattenti e vittime di una grande guerra, quella Afgana; guerra di cui moltissimi si sono già dimenticati, in cui le cosiddette democrazie occidentali univano i loro sforzi per sconfiggere il nemico talebano. Questo era un nemico temibile, soprattutto perché imponeva alle donne limitazioni della propria libertà e dei fondamentali diritti umani. Così, in nome di una 'costruenda pace', siamo andati, in barba al nostro ordinamento Costituzionale, a fare la guerra per portare la 'pace'. Strano concetto no? La nostra Costituzione, all'articolo 11, recita infatti che: 

L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.

Emergency e Medici senza Frontiere, sono senz'altro i più attivi ed attenti tra tutte le organizzzazioni Internazionali che si occupano di dare soccorso ed assistenza aile vittime della guerra, e ben lo sanno gli Americani, da sempre alla testa delle più incredibilmente ipocrite azioni per riportare o esportare  la 'democracy', il meraviglioso modello culturale di cui gli States si riempiono gli occhi, la mente, il cuore e soprattutto la bocca. Quello stesso modello che genera assassinii e morti nella stessa grande America per mano di giovani cresciuti nel mito dell'onnipotenza e dell'esaltazione dell'apparenza e che poi si ritrovano pericolosamente soli ed in cerca di qualcosa che li faccia distinguere dagli altri.

In Darfur, alla vigilia di una grossa operazione che avrebbe coinvolto molti civili, gli Stati Uniti organizzarono la chiusura dell'Ospedale di Emergency attraverso azioni concordate con il ministeri della Difesa, allora guidato nientemeno che da Gasparri, il cui profilo morale è noto almeno ai miei lettori.  Che non ci siano rompiscatole tra le balle e pericolosi testimoni non disposti al silenzio. Tolsero dunque loro le coperture e li costrinsero a chiudere i battenti. Una attenta politica 'alleata' degli italiani, allo stesso tempo toglieva ai medici del Servizio Sanitario Nazionale, la possibilità di aspettativa durante il periodo di volontariato e toglieva anche le coperture da parte del Viminale. Dunque un discorso del tipo: vuoi partire? ti metti in ferie e se ti succede qualcosa sono cavoli tuoi.  Di questo ho scritto a suo tempo.

Oggi gli stessi Stati Uniti vogliono far passare per 'danno collaterale' o ' fatale errore' un bombardamento ben diretto verso quello e non un altro obiettivo, ossia l'Ospedale di Medici senza Frontiere a Kunduz. Ed oggi, sulla pagina FB dell'Associazione, si aggiorna il numero dei morti che salgono a 12 tra gli operatori di MSF e a 10 per quanto riguarda i pazienti, tre dei quali bambini.

L'ONG non tace ma denuncia con forza il fatto che fosse assolutamente ben nota la posizione dell'Ospedale e che quindi errore non ci sia stato e chiede che venga aperta un'indagine condotta da parte di un Ente Internazionale indipendente. Qui il loro appello.

Quanto ancora dovremo stare fermi a guardare, assecondandola, questa stolta politica espansionistica statunitense? Già abbiamo creato generazioni di giovani assolutamente indifferenti, anzi ignoranti, di tutto questo e possibili nuovi giovani  americanizzati nei comportamententi meno nobili, come quello della violenza e dell'alcool, della disgregazione sociale, dell'indifferenza, del mangiare a dismisura, dell'eccesso. Modelli da esportare, per questo facciamo la guerra per fare la pace.....

Vorrei che a tal proposito leggeste questo articolo da me pubblicato su questo blog ed anche quest'altro, ambedue miei del 2010. E naturalmente invito chi può a sostenere con il proprio contributo MSF . 

 

 
 
 
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