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PREGHIERA A SAN GIUSEPPE

San Giuseppe

San Giuseppe, mi consacro a te per essere per sempre tuo imitatore, tuo amabile figlio. Prendi possesso di me, fa’ del mio corpo e della mia anima ciò che faresti del tuo corpo e della tua anima, per la gloria di Gesù. Pure lui si è affidato a te così pienamente da lasciarsi portare là dove tu credevi opportuno, da stabilire te per suo padre e obbedirti come il più docile figlio. Sacro Cuore di Gesù, grazie di averci dato Giuseppe per padre e di averci donato tutto ciò che hai e tutto ciò che sei. Fa che ti restituisca amore per amore; te lo chiedo per intercessione e in nome di san Giuseppe. Amen.

 

Eucarestia

O Gesù, che ti fai alimento spirituale per noi nel Sacramento dell'Eucarestia, nutri le nostre anime e fa' che possiamo essere sempre migliori, giorno dopo giorno, nelle vie di Dio. Amen.

 

 
 
 

 

« La Resurrezione di GesùUn'altra manifestazione... »

Gesù Risorto appare agli Apostoli e a Tommaso

 

Gesù appare a Tommaso

Dal Vangelo secondo Giovanni 20,19-31: (La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!». Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore. Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi». Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati». Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli dicevano gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo». Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c’era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: «Pace a voi!». Poi disse a Tommaso: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!». Gli rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!». Gesù, in presenza dei suoi discepoli, fece molti altri segni che non sono stati scritti in questo libro. Ma questi sono stati scritti perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome). PAROLA DEL SIGNORE.

Commento: (Cari lettori, siamo giunti alla seconda domenica di Pasqua e la liturgia ci propone il Vangelo di Giovanni che ci descrive alcune apparizioni di Gesù Risorto. I discepoli erano inquieti perché la persona nella quale avevano riposto le loro speranze era morta. Sentivano come se colui per il quale avevano speso tre anni della loro vita li avesse delusi. Non riuscivano a trovare pace; ma proprio quando stavano per rassegnarsi sopraggiungeva qualcuno che diceva di aver visto il Maestro. Punto e daccapo: tormento, sgomento e risentimento... Poi mentre tutti erano radunati un uomo disse loro: "Pace a voi": a quel punto i loro cuori si rallegrarono e le inquietudini sparirono... Davvero la pace era con loro! Ciascuno stava sperimentando una gioia indicibile. In quel momento Tommaso non era presente e quando gli fu raccontato l'episodio non riusciva a credere: aveva bisogno di spiegare questo fenomeno, altrimenti non avrebbe avuto pace. Così, mentre era con gli altri e le porte erano chiuse, «Gesù stette in mezzo». E di nuovo disse: "Pace a voi". Tommaso sentì. Gesù gli concesse anche di toccare le piaghe della croce. Sembrava tutto un sogno, ma Tommaso era felice. La felicità di un sogno svanisce subito, mentre quella gioia che Tommaso aveva "toccato" era forte e continua. Gesù non entra dalla porta, ma sta già. Quando Tommaso tocca le piaghe di Gesù in realtà gli consegna le sue paure e le sue incredulità. Gesù trasforma quelle inquietudini in gioia. Voler toccare le piaghe di Gesù significa sperimentare con lui le sofferenze atroci della croce, ma con la certezza che anche in quelle è presente la volontà del Padre suo, pronto a donarci una gioia inspiegabile e inattesa. Fidarsi di Gesù non significa essere passivi e rinunciatari, bensì ricordarsi che noi possiamo fare tutto, ma non ci sentiremo mai soddisfatti senza la pace nel cuore. E l'unico a poterci donare la pace è Cristo, il risorto, che ci ricorda che soltanto lui può risolvere l'irrisolvibile. Anche quando sembra non ascoltare la nostra preghiera... Amen).

 
 
 
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Un blog di: francesconapoli_fn
Data di creazione: 01/06/2010
 

San Michele Arcangelo

San Michele Arcangelo, donaci la forza per tenere lontano le insidie del maligno. Ricaccia negli inferi gli spiriti malvagi e custodisci con la tua potenza i figli di Dio. Amen.

 

Sacro Cuore di Gesù

Sacro Cuore di Gesù purificaci da ogni macchia di peccato e donaci salute e salvezza.

Amen.

 

San Pio

O San Pio da Pietrelcina, intercedi per noi presso Gesù affinché ci siano concesse le grazie materiali e spirituali necessarie per ottenere la salvezza eterna di ognuno di noi, cosicché possiamo rendere gloria a Dio come Lui vuole, con cuore, anima e mente. Amen.

 

 

Sant'Antonio di Padova

O Sant'Antonio, che hai preferito abbandonare la dottrina per vivere nella semplicità, sul tuo esempio, aiutaci a vivere come umili cristiani pieni di sante virtù, la cui grande ricchezza sta nell'essere con Cristo, Salvatore del mondo. Amen.

 

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