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Sicurezza urbana

Post n°166 pubblicato il 27 Luglio 2020 da biancoblu78
 
Foto di biancoblu78

A Pavona, come altrove, la sicurezza dei cittadini è un tema importante da affrontare con serietà.

La Costituzione riserva allo Stato la competenza esclusiva in tema di ordine pubblico e sicurezza (art. 117), di recente i sindaci hanno acquisito competenze che gli consentono di partecipare al coordinamento delle forze dell'ordine.

Sul territorio di Albano Laziale operano due stazioni dei Carabinieri, un commissariato della Polizia di Stato, oltre naturalmente alla Polizia locale, che ha poteri di polizia giudiziaria. Su Pavona, essendo suddivisa tra più comuni, ha competenza anche la compagnia dei Carabinieri di Castel Gandolfo. Noi cittadini abbiamo il dovere di denunciare/segnalare tempestivamente ogni fatto illecito che potrebbe configurarsi come reato, anche quando si pensa non serva a individuare il responsabile, perché sarà comunque utile alle istituzioni per adottare le strategie di prevenzione più efficaci.

Per chi è di sinistra, sicurezza significa tutelare le vittime con soluzioni efficaci, come quelle di prevenzione dei reati. La strumentalizzazione del crimine come arma di propaganda politica è pericolosa. Ricordiamo quanto raccontarono le cronache di Milano durante la campagna elettorale che portò Pisapia al governo della città, quando vennero ingaggiati quando vennero ingaggiati loschi figuri che fingevano di sostenere il centrosinistra, con l’evidente scopo di metterlo in cattiva luce.

A Pavona non abbiamo l'anello al naso.

Cercare voti sulla percezione di sicurezza significa che se i cittadini si sentono sicuri non si viene eletti? Questo meccanismo rischia di diventare un incentivo a non risolvere il problema.

A Pavona potremmo realizzare un progetto pilota di monitoraggio della circolazione, tramite l'istallazione di apposite telecamere in corrispondenza dei varchi di accesso alla frazione, che consentirebbe in tempo reale di controllare le targhe delle auto che entrano e incrociarle con la banca dati della prefettura, in modo da far rispettare non solo il divieto di transito per i mezzi pesanti, ma anche di sapere se il veicolo risulta assicurato, revisionato o rubato. Il sistema consentirebbe di lanciare in tempo reale un alert alle pattuglie delle forze dell'ordine presenti sul territorio. Tale soluzione è stata già sperimentata dal Comune di Modena, che ha stipulato una specifica convenzione con la prefettura, migliorando così il controllo del territorio. Questo è solo uno degli strumenti di prevenzione che si possono mettere in campo.

Grazie all'esperienza amministrativa di Massimiliano Borelli, potremo mettere in pratica questa e altre buone pratiche che puntano a risolvere i problemi, per poi estenderla a tutto il territorio di Albano e nei Comuni limitrofi.

 
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