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Sperpero di risorse a Pavona

Post n°157 pubblicato il 18 Maggio 2014 da biancoblu78
 
Foto di biancoblu78

Le recenti cronache politiche nazionali hanno finalmente affrontato problemi come il voto di scambio e la corruzione, purtroppo endemici nel nostro Paese, come conferma l'indice che determina la percezione della corruzione nel settore pubblico e nella politica in numerose nazioni del mondo.
Le ripercussioni sulla credibilità e la capacità di attrarre investimenti sono devastanti e rappresentano le vere cause della crisi economica, non c'entra nulla l'euro o l'Europa.
Non basta fare leggi più severe se contemporaneamente non avviene un cambiamento culturale, un amministratore che spende i soldi di tutti a vantaggio di alcuni non può essere rieletta, come purtroppo avviene.
La disoccupazione giovanile oltre il 30%, i redditi mediamente più bassi rispetto agli altri Paesi europei e i servizi inefficienti sono il risultato di un sistema clientelare che per decenni ha fatto lavorare i più corrotti e non i più bravi.
Nel 2004 a Pavona, in vista dell'imminente campagna elettorale, è stato messo in scena il cantiere per il sottopasso di via dei Piani di Monte Savello, un progetto che prevedeva una spesa complessiva di 2.582.284 euro. I cittadini solo dopo aver rieletto quella giunta hanno scoperto che si trattava di una presa in giro, visto che la decisione di recedere dal contratto era stata presa prima delle elezioni, obbligandoci a pagare il mancato utile (131.912 euro) all'impresa appaltatrice. La Corte dei Conti successivamente ha accertato il danno erariale, condannando l'allora Responsabile del procedimento e il Direttore dei lavori a risarcire il Comune rispettivamente con 16.000 e 24.000 euro (sentenza n. 644/2013).
Gli esempi di utilizzo dei soldi pubblici per fini elettorali o personali sono purtroppo numerosi.
Perché in 30 anni l'amministrazione comunale di Albano non ha avuto il tempo di formalizzare l'acquisizione delle aree destinate a servizi o a verde pubblico, come previsto dalle convenzioni edilizie stipulate negli anni ‘80 con i privati?
Il risultato è che i vecchi proprietari a Pavona hanno recintato impunemente un'area pubblica in via del Mare (di fronte a via Verona - foto), nonostante quanto stabilito nel Piano di Lottizzazione "La Masa". Evidentemente è necessario che l'autorità contabile accerti ogni responsabilità.
Occorre imparare a pensare non solo a quante tasse si pagano, ma soprattutto all'uso che se ne fa. In molti Paesi del nord Europa si pagano imposte più alte eppure i cittadini sono soddisfatti perché ricevono servizi di valore superiore a quanto versato.
Il giudizio nei confronti di chi amministra soldi pubblici si esprime attraverso il voto, la partecipazione e la denuncia degli illeciti.
Ad avere fame di onestà dobbiamo essere in tanti e impegnarsi per farla tornare di moda.

 
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