il bagnasciuga

Nell' occhio del ciclone

Ci sono cose che aspetti per tanto tempo rammaricandoti e lamentandoti quando tardano ad arrivare e che poi, quando finalmente arrivano, ti mandano a tappeto.
Erano ormai quasi due anni che nonostate i numerosi solleciti da parte del mio avvocato attendevamo invano la sentenza del Tribunale dei minori di Roma che avrebbe fatto materializzare, almeno per qualche controllatissimo incontro, la piccola innocente nipote invisibile Sue Storm.
A fine luglio invece della sospirata sentenza è arrivata una nuova convocazione per me, Charlie e la sua ormai quasi ex moglie.
Non c'è stato niente da fare: anche se continuavo a ripetermi che almeno avremmo messo fine a questa storia infinita sono scivolata giorno dopo giorno in una incontrollabile agitazione.
Intanto era arrivato settembre con il suo fitto calendario di impegni.
Il lavoro che con l' inizio della scuola ricomincia anche per me e che in attesa che gli orari della mamma maestra e dei bimbi studenti di prima e seconda elementare diventino definitivi e le mense ricomincino a funzionare, mi vede più impegnata ed in modo assolutamente imprevedibile e inconciliabile con qualsiasi tentativo di programmazione.
Il matrimonio, cinquecento chilometri più in là, di due carissimi amici.
Gli impegni con l' associazione di cui faccio parte: revisione del regolamento, due convegni da co-organizzare, mail e sito locale da imparare a gestire, corsi e incontri vari.
E poi i figli che come rondini vanno e vengono dal nido. Rerun a Berlino prima, a Roma ed in Sardegna poi al seguito del suo professore universitario a realizzare un magico gioco di luci su antiche pietre ed io che mi commuovo e mi emoziono a vedere la sua foto su facebook, così bambino nella mia mente, così uomo in quella foto, ancora tanto mio nel cuore ma sempre più  lontano nel mondo.
Sally a Frosinone per gli ultimi due esami e poi via a Parigi con l' amica di sempre.
Charlie che rimbalza dal Piemonte al Lazio cercando a fatica un equilibrio che gli consenta di iniziare una nuova vita, una nuova storia, forse un nuovo amore con un' altra anima dolente. Chissà perchè questi esseri speciali che apprendono in modo diverso si attraggono come riconoscendosi, accomunati nel caso dei miei figli anche da sofferenze e storie familiari difficilissime.
Scuttle a Milano per EXPO, per il nipote, perchè almeno questa invalidità qualcosa di buono l' ha portato.
E poi la zia del cuore a cui far posto nel nostro nido e nelle nostre vite, che regala molto più di quel che riceve.
Il compleanno di Luna piena con cui ho dato inizio ad un nuovo modo di festeggiare i miei nipoti: stanca di quelle feste in cui il mio ex marito è sempre inopportuno col suo modo di fare, con le sue parole ed i suoi gesti, io devo trattenermi mentre vorrei urlare, le famiglie de "il.genero" e di Marcie fingono una serenità ed un' amicizia false tanto quanto l' armonia che fingono figli e nuore e cognati, ho deciso che festeggerò i compleanni invitando i miei nipoti a pranzo a casa mia, con torta, candeline, spumante e regalo e soprattutto con sentimenti autentici e sinceri.
Ma tutto sempre con quell' ombra, quel pensiero costantemente allontanato finchè non sono salita in macchina, due giorni fa, con l' avvocato seduto al mio fianco.
Ed avevo pure finito il valium!