Abbandonare Tara

Natale a 2 piani (e Santo Stefano a 2 piazze)

British Master, 19th century, Lighting the Plum Pud 

E' stato il primo Natale a 2 piani: quello di sopra e quello di sotto (naturalmente).
Il problema è che la cucina sta al piano di sotto e la sala da pranzo al piano di sopra e quindi una volta sistemate le nonne, quelli stanchi che hanno fatto il turno di notte, quelli che sono incastrati tra il muro e la tavola e non si possono alzare, quelli che se si alzano battono la testa nelle travi del soffitto a mansarda (ma dico io, tutti altissimi li dovevamo fare, questi figli, femmina compresa), quelle che hanno i tacchi a spillo e portare vassoi in bilico per le scale proprio non è prudente......secondo voi, chi le fa le scale????
Domanda retorica: sempre noi, le due mamme-zie-future suocere (o ex-suocere o "si-starà-a-vedere-suocere")-mogli-"ma/ancora/nuore"-sorelle-cognate....
Le stesse che hanno cucinato qualcosa come 5 portate e una marea di antipasti. Che poi questi antipasti, soprattutto salse fantasia da spalmare su tanti tipi di schiacciatine, pane, crostini,  sono il clou del pranzo. Che quindi comincia alla grande e prosegue sulla stessa china pericolosissima.
Il tutto condito con battute  salacissime (non siamo fiorentini a caso), finti attacchi allergici, nausee improvvise, disgusti per piatti prelibati ribattezzati con nomignoli assurdi in una gara alla cattiveria finta. Quest'anno ha vinto chi (=TRE! e chi altri) ha ribattezzato le lasagne al ragù "Lasagne alla Cilena", in onore dei minatori salvati in extremis, fingendo di trovarle carbonizzate.

Le nonne, nel frattempo, hanno dato il via alle telelnovele senza fine che ripercorrono vita morte e miracoli di sconosciutissimi personaggi del loro passato (vicine di casa, di case da cui hanno traslocato quarant'anni fa; amici emigrati in Argentina; parenti di sesto grado di compagni d'asilo). Questa volta la palma di migliore sceneggiatrice è toccata alla Nonna Nera, con una trama degna di Brian De Palma, che partendo dalla citazione di un veterinario (vero) è decollata a raccontare della madre di una collega del dottore degli animali, PROBABILMENTE uccisa da un coniuge fedifrago, 35 anni fa, con simulazione di incidente stradale e successive seconde nozze prima di un congruo periodo di falso lutto.
La Nonna Bianca, di fronte a questo possibile scacco, ha allora arroccato recitando a memoria poesie di Natale in libertà e canzoni natalizie dell'epoca del Trio Lescano.

Nella stanca serata, in cui imperversavano giochi di memoria, videogiochi, film d'amore strappalacrime (rigorosamente di ambiente ottocentesco e inglese), si susseguivano  incursioni di altri parenti di varia estrazione. Fra questi anche due fratelli chiamati "i mitici Gemelli", che da soli conferiscono un tocco epico all'ambiente, pur non chiamandosi Castore e Polluce, né essendo omozigoti, né tantomeno greci .  

Tutti continuavano ad arrampicarsi sulle scale per crollare penosamente sui divani e le poltrone al piano di sopra, sotto il cumulo di biscotti allo zenzero, crema al mascarpone in quantità industriale, liquorini e vin brulè svedese DOC (ah, una "quasi- nuora" e la sua famiglia internazionale....). Senza che nessuno trovasse il coraggio di disfare la tavola o di fare il benché minimo tentativo di uscire da quell'atmosfera di resina di abete e pigrizia in cui avvolgersi, almeno una volta all'anno, per "fare famiglia" e stare al caldo di fronte al passare del tempo e delle stagioni.

Come Dio volle si arrivò a Santo Stefano, alle avventure di un gatto rosso da tenere rigorosamente separato dall'altro, alle lotte con le carte dei regali da riciclare e soprattutto, con la sorpresa delle 2 piazze......ma questo racconto, alla prossima puntata!