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CUORE IN VIAGGIO

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La paura di amare....

Post n°433 pubblicato il 11 Dicembre 2011 da xteneraladyx
 

Alla fine sono andata a vederlo, anche se avendo prima letto il libro,
come sempre mi sembra che manchi sempre qualcosa...
E anche vero che il personaggio maschile,
anche mentre leggevo il libro l'ho sempre immaginato come l'autore.

Film un pò scontato si potrebbe dire, ma se si va a leggere un pò più in profondità,
ricco di spunti di riflessione.

Alla fine è sempre un problema di fiducia, di abbandonarsi all'altro e di crederci.
E' guardarsi dentro  e arrendersi al fatto che non siamo fatti per stare soli.
Che abbiamo bisogno degli amici certo, di nuclei familiari caldi ed accoglienti,
di punti di riferimento importanti.
Ma, la cosa che più ci serve è l'altro.
L'altra metà del cielo, quello che è diverso da noi, eppure fatto su misura per noi.

La cosa difficile è riconoscerlo,
il  non farsi condizionare dalle esperienze negative,
è la voglia di affidarsi come fosse la prima volta,
cancellando con un colpo di spugna tutto il "prima",
il brutto o lo sbagliato che abbiamo incontrato e vissuto.
E soprattutto non volere che sia diverso,
ma amare la sua diversità come una ricchezza,
non un ostacolo alla riuscita della storia.

E' una cosa difficilissima,
non ci sono ricette che si possono insegnare o imparare.
Ognuno deve arrivarci da solo, capendo dagli errori, se è intelligente.
Soprattuto mettendo da parte il suo IO a favore di un NOI
che si deve costruire nel tempo...

Io,  non sono sicura di averlo ancora capito del tutto....
ma continuo a provarci....

 

 

 
Rispondi al commento:
BacardiAndCola
BacardiAndCola il 11/12/11 alle 23:21 via WEB
L'ho visto sabato scorso con una mia amica, e non so perchè, ma quando sono entrata e ho visto il titolo del tuo post ho detto: è andata a vedere Fabio Volo. ^__^ Credo anche io sia molto difficile l'affidarsi all'altro, già la parola incute timore. Credo comunque che la complicazione stia anche nel comprendere la propria paura e avere il coraggio di superarla. A volte è indispensabile capire quando l'altro ha paura e le motivazioni della sua paura, quindi fare una sincera analisi e sapere se è il caso di dare una spintina o se è il caso di lasciar perdere. Io fortunatamente sono "coraggiosa" se non so nuotare mi butto e so che in qualche modo resto a galla, questo mi permette di vivermi comunque gran parte delle cose...non tutti sono come me. E mi è accaduto di incontrare delle persone accompagnate non da una ma da mille paure, ho agito in due modi completamente diversi: nel primo caso ho cercato di spiegare dov'era secondo me il problema, ho un pò tirato per il polsino...ho speso, ne sono convinta oggi, un sacco di energie inutili. Nel secondo caso mi ci sono "disperata" un pochino, poi ho fatto spallucce e ho proseguito senza voltarmi indietro. Penso che ognuno di noi debba risolvere da solo/a i propri "demoni" e prendersi le responsabilità delle proprie scelte. ^_^ ehi...Cappellino Magico, se un giorno ritorni da queste parti ti offro volentieri un caffè. ^_*
 
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