Creato da Spitama il 17/06/2009
Impressioni e pensieri di uno qualunque

TRADUTTORE SIMULTANEO

 

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Ultimi commenti

 

LO SCAFFALE

La “mente”, cioè la nostra coscienza consapevole del mondo, è un aspetto fondamentale della società. Con questo libro Paul Davies, uno scienziato che non professa alcuna religione tradizionale, afferma che c'è un livello più profondo di comprensione e spiegazione, che si può chiamare Dio, per cui, anche se non si può dire che noi siamo il fine dell'esistenza dell'universo, gli esseri umani sono una parte essenziale dell'organizzazione del mondo.

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Rchard Dawkins, biologo evolutivo e membro della Royal Society, con questo suo libro non solo vuol dimostrare, con stile piacevole e argomentazioni provocatorie, l'assoluta improbabilità di un essere superiore, creatore del cielo e della terra, ma soprattutto denunciare come ogni forma di religione possa trasformarsi in fondamentalismo, fomentare guerre e condizionare la mente dei bambini.

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Se volete conoscere i pensieri di un  chimico alquanto stravagante, che con i suoi alambicchi si costruiva ogni tipo di “sballo”, e nonostante ciò è riuscito a guadagnarsi, nel 1993, un premio Nobel per la Chimica. Leggetevi questo libro. Simile ad un esplosivo laboratorio di idee, Kary Mullis ci sfida a mettere in discussione l'autorità della scienza dogmatica. Dalla sua penna scoprirete come vive, lavora e si diverte una delle menti più brillanti dell'ultimo secolo.

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    << La nostra vita è un opera d'arte, che lo sappiamo o no, che ci piaccia o no>>, questo pensiero è tratto dal libro con il quale lo scrittore ci propone la sua soluzione personale al secolare problema di come deve essere una vita felice. Se volete scoprire un nuovo metodo per apprendere l'arte di essere felici e forgiare la propria vita in modo originale, leggetevi questo libro. E, dalla penna di uno dei pensatori più noti e influenti al mondo, potrai conoscere il suo pensiero e ascoltare i suoi consigli, a mio avviso, utili e attuabili.

copertina del libro

 

 

BACHECA PARROCCHIALE: AVVISI

Gentili parrocchiane, non dimenticate la vendita di beneficenza. È  un buon modo per liberarvi di quelle cose inutili che vi ingombrano la casa. Portate i vostri mariti.

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Venerdì prossimo alle ore 17 ci sarà il primo incontro del Gruppo Giovani Madri. Tutte le ragazze della Parrocchia che desiderano diventare giovani madri possono rivolgersi al parroco, nel suo studio.

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Il Gruppo di recupero della fiducia in sé stessi, si riunisce venerdì sera alle      ore 19. Per cortesia usate la porta sul retro.

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Per favore mettete le vostre offerte nella busta, insieme ai defunti che volete far ricordare.

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Un nuovo organo è stato installato in Chiesa. E' stato donato da uno dei   nostri parrocchiani, in memoria di sua moglie.

 

GLI INTRAMONTABILI

 

I VIZI CAPITALI

ACCIDIA

In un giardino, un vagabbonno dorme

accucciato per terra, arinnicchiato,

che manco se distingueno le forme.

 

Passa una guardia: - Alò - dice - Cammina !

Quello se smucchia e   j' arisponne: - Bravo !

Me sveji propio a tempo ! M' insognavo

che stavo a lavorà ne l' officina !

 

GLI INTRAMONTABILI

 

I VIZI CAPITALI

AVARIZIA

Ho conosciuto un vecchio

ricco, ma avaro; avaro a un punto tale

che guarda li quattrini ne lo specchio

pe' vede raddoppiato il capitale.

 

Allora dice: - Quelli li do via

perché ce faccio beneficenza;

ma questi me li tengo pe' prudenza...

E li ripone nella scrivania

 

GLI INTRAMONTABILI

 

I VIZI CAPITALI

GOLA

Un Gatto s' incontrò con un amico

Come va ? - Se campicchia... - E indove stai ? -

Dice: - Lavoro in quer palazzo antico.

Uh ! Li sorci che acchiappo ! Nun te dico

Nun finischeno mai !

Che strage ! Che macello !

Fa piacere a vedello !

Però nella soffitta der palazzo,

c'è la moglie d'un sorcio co' la fija

e quelle, poveracce, nu' l' ammazzo:

prima per un riguardo a la famija

eppoi perché me fanno

trecento sorci all' anno...

In certe circostanze è necessario

un po' de sentimento umanitario 

 

GLI INTRAMONTABILI

 

I VIZI CAPITALI

                                                 INVIDIA

Su li stessi gradini de la chiesa

c'è uno sciancato co' la bussoletta

e una vecchietta co' la mano tesa.

 

Ogni minuto lo sciancato dice:

- Moveteve a pietà d'un infelice

che so' tre giorni che nun ha magnato...

E la vecchia barbotta: - Esaggerato !

 

GLI INTRAMONTABILI

 

I VIZI CAPITALI

                                                                                                                        IRA

Lidia, ch'è nevrastenica, è capace

che quanno liticamo per un gnente

se dà li pugni in testa, espressamente

perché lo sa che questo me dispiace.

 

Io je dico: Sta' bona, amore mio,

ché sennò te fai male, core santo...

Ma lei però fa peggio, infino a tanto

che quarcheduno je ne do pur'io 

 

 

 

GLI INTRAMONTABILI

 

I VIZI CAPITALI

LUSSURIA

 

Pe' un ladro, un assassino o un mentitore

c'è sempre un modo pe' arriva' ar Signore

l'importante è che ce sia er pentimento

pure che fosse a l'urtimo momento

 

La Chiesa vanta tanti pensatori

furgide menti, ma prima peccatori

che passorno la vita a fa' baldoria

prima de sorge a 'na Cristiana Gloria

 

Frate Abelardo fu propio uno de questi

che prima de studia l' Antichi Testi

era famoso pe' certe inclinazioni

che perse poi cor tajo dei cojoni

 

GLI INTRAMONTABILI

 

I VIZI CAPITALI

SUPERBIA

Quello che te fa danno è la modestia:

- disse un Cavallo a un Ciuccio- ecco perché

nun sei riuscito a diventà una bestia

nobbile e generosa come me ! -

 

Er Ciuccio disse: - Stupido che sei !

S'io ciavevo davero l'ambizzione

de fa carriera, a st'ora già sarei

Ministro de la Pubbrica Istruzzione

 

 

« Merito e politica in democraziaPie illusioni »

Precettazione e religione

Post n°392 pubblicato il 08 Settembre 2011 da Spitama
 

Conprecettazione s'intende il provvedimento amministrativo straordinario col quale la competente autorità impone il termine di uno sciopero. Il provvedimento è stato introdotto in Italia dalla legge n. 146 del 12 giugno 1990 e si applica ai servizi essenziali di pubblica utilità, e si estende per espressa previsione anche ai “lavoratori autonomi, professionisti o piccoli imprenditori”, quindi a privati che gestiscano tali servizi.

       Dunque, la precettazione non ha un ambito di applicazione circoscritto e può riguardare non solo i lavoratori, ma le imprese. Nei casi di inosservanza, può comportare per il contravvenente da una sanzione pecuniaria, per ogni giorno di violazione, fino all'arresto per interruzione di pubblico servizio.  

       Le radici di  simili provvedimenti legislativi non sono il frutto delle moderne democrazie, ma vanno ricercate nei libri di storia a partire dal lontano Medio Evo, con  la nascita dei “servi della gleba”, anche se istituzioni sociali simili erano già conosciute nell'antichità classica. Eh già, perché fu proprio Diocleziano che, nel 301 d.C., per  contenere l’inflazione galoppante si vide costretto ad  introdurre una nuova moneta d’argento e a imporre dei prezzi calmierati (Editto sui prezzi massimi De pretiis rerum venalium).

      Questi provvedimenti, tuttavia, non ebbero successo: la nuova moneta scomparve rapidamente dal mercato in quanto si preferiva conservarla ed i prezzi fissati fecero scomparire alcuni beni dal mercato ufficiale per essere venduti alla borsa nera e quindi lo stesso Diocleziano fu costretto a ritirare l'editto. Nel frattempo, però, le condizioni di vita della popolazione peggiorarono: le tasse erano pesantissime e molti abbandonarono le proprie attività produttive, non più redditizie, spesso per vivere come mendicanti.        

        Diocleziano ricorse allora alla precettazione, ossia l'obbligo per gli abitanti dell'impero a continuare il proprio mestiere e la negazione della scelta libera della professione, costringendo gli abitanti dell'impero romano a subentrare ai padri nelle loro attività produttive.

       A questo punto voi vi chiederete cosa c’azzecca tutta questa bella rinfrescata storica sulla precettazione con la religione ? C’entra, c’entra ! Seguite il mio ragionamento.

    

 

 

 

 

Voi accettereste mai una legge che vi imponesse di svolgere a vita l’attività dei vostri nonni ? No, di certo ! Per il semplice motivo che ognuno deve essere libero di scegliere cosa fare della propria vita, e tale scelta non gli deve essere imposta da altri fin dalla nascita. E mi pare più che giusto, perché, se così fosse, si ritornerebbe di colpo ad essere dei “servi della gleba”. 

 

 

   

       Ora questo concetto è universalmente accettato, fatta eccezione quando si discute di fede religiosa. La nostra società, compresi i settori che non hanno niente a che fare con la religione, ha accettato l'idea assurda che sia giusto e normale inculcare nei bambini piccoli la fede dei genitori e marchiarli con etichette religiose (“bambino cattolico”, “bambino protestante”, “bambino ebreo”, “bambino musulmano” ecc.) che non hanno equivalente in nessun altro campo.  Non ci sono per esempio bambini comunisti, bambini leghisti, bambini repubblicani, bambini democratici. Un bambino non è “cristiano” o “musulmano”, ma figlio di genitori cristiani o musulmani.

      Tra l'altro, se si usasse quest'ultima espressione, i bambini stessi prenderebbero coscienza del problema. Un bambino che viene definito “figlio di genitori musulmani” capirebbe immediatamente che la religione è una cosa che si abbraccia o si rifiuta quando si diventa abbastanza grandi per farlo. Sarebbe un' ottima cosa, a fini educativi, insegnare religione comparata. Ma un educazione del genere e inaccettabile per gli apologeti delle tre religioni monoteiste. Per loro l'educazione multireligiosa è pericolosissima perché si insegna ai bambini che tutte le religioni hanno lo stesso valore, il che significa che la loro non ha alcun valore speciale.

       E ad una proposta del genere  risponderebbero:<< Presentare tutte le fedi religiose come ugualmente valide è sbagliato. Ognuno, sia egli induista, ebreo, musulmano o cristiano, ha il diritto di credere che la sua religione sia superiore alle altre; altrimenti che senso avrebbe avere fede ? >>

      Già, che senso ha ? E quale plateale assurdità ! Queste fedi sono reciprocamente incompatibili, altrimenti come potrebbe ciascuno ritenere la propria superiore ? Ne consegue che la maggior parte non può essere “superiore alle altre”. Bisognerebbe che i bambini imparassero che ci sono religioni diverse, e che inoltre notassero la loro incompatibilità, per trarre le loro conclusioni sulle conseguenze dell'incompatibilità. Quanto al problema se siano “valide”, decidano loro stessi quando saranno abbastanza adulti per farlo.

 

 

                 

 

  

       Ma oggi una educazione simile  non è minimamente pensabile, perché i capi religiosi sanno bene quanto sia vulnerabile il cervello infantile e quanto sia importante indottrinare i fanciulli fin dalla più tenera età. Il motto gesuita << Datemi un bambino nei primi sette anni di vita e vi mostrerò l’uomo >> resta valido anche se è diventato un luogo comune. Alla luce di questo mio ragionamento: ditemi se queste forme di educazione religiosa, non possono essere oggi considerate come un forma di “precettazione del libero arbritrio” ?

 
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Commenti al Post:
fiamma_1956
fiamma_1956 il 08/09/11 alle 09:33 via WEB
D'accordo,d'accordissimo con quanto scrivi.Buona giornata Fiamma
(Rispondi)
 
Spitama
Spitama il 08/09/11 alle 09:47 via WEB
...l'educazione serve a questo nella vita: essere informati per poi scegliere cosa fare e a cosa credere. Buona giornata
(Rispondi)
nirvana2008g
nirvana2008g il 08/09/11 alle 09:41 via WEB
Allora, se io hai miei figli, insegno a pensare con la loro testa, li sto comunque precettando a ragionare con la loro testa?
(Rispondi)
 
Spitama
Spitama il 08/09/11 alle 09:50 via WEB
...ma almeno così facendo,in futuro non potrà addossare ad altri la colpa di certe loro scelte sbagliate.
(Rispondi)
eos62
eos62 il 08/09/11 alle 12:16 via WEB
Ciao condivido tutto quello che hai scritto!!!Un abbraccio
(Rispondi)
 
Spitama
Spitama il 08/09/11 alle 14:41 via WEB
...grazie della visita, un abbraccio
(Rispondi)
ormalibera
ormalibera il 08/09/11 alle 15:49 via WEB
Stupendo post, davvero stupendo. Non ne leggevo uno così interessante e ben scritto da parecchio tempo. E non solo perché io ne condivida appieno il senso, ma per la sua dolcezza espressiva e profondità di contenuto. In queste parole sta il dramma dei nostri giorni. Qui si racchiude la catena che si mette al piede dei neonati sino alla loro morte. Un sorriso, ancora complimenti
(Rispondi)
 
Spitama
Spitama il 09/09/11 alle 13:13 via WEB
...giusto quello che mi fai osservare: che qualsiasi religione è...la catena che si mette al piede dei neonati sino alla loro morte...quella stessa catena, che non più di cento anni fa, portò alla morte centinaia di migliaia di bambini ebrei.
(Rispondi)
calipsom1
calipsom1 il 08/09/11 alle 18:25 via WEB
Beh, certo che parlare "di precettazione di pensiero" in merito all'educazione religiosa impartita ad un popolo di italiani... quando gli stessi sono completamente secolarizzati, mi pare azzardato. Mi sembra, sempre che si voglia stare sul concreto, che si parli di mondo e quindi un problema insistente. Diverso è il discorso per i musulmani: popolazioni che, salvo eccezioni, non prevedono la distinzione fra vita religiosa e vita civile (qualsiasi musulmano, basta che sia riconosciuto tale dalla massa, può divetare Imam). Non vedo proprio come sia possibile equiparare i due sistemi.
(Rispondi)
 
Spitama
Spitama il 09/09/11 alle 13:29 via WEB
...ben tornata Don Peppona ! Preciso che io non intendevo comparare i due sistemi religiosi. Per me qualsiasi religione si equvale: si prende cura delle sue "pecorelle" fin dalla nascita. Epppoi, San Paolo, uno dei fondatori della religione cristiana, si convertì quando era bello che maturo, e lo stesso avvenne per Sant'Agostino( pagano di nascita), , Buddha e Maometto. Nessuno nasce con le stimmate da santo, quindi sarebbe più giusto che certe scelte, alquanto tormentate quale la fede, vengano fatte con cognizione di causa, e non imposte da qualcuno fin dai primi giorni di vita. Non trovi ?
(Rispondi)
 
 
calipsom1
calipsom1 il 09/09/11 alle 18:20 via WEB
Sorbole! Io credo invece che non sia corretto discostarsi, quando si fanno analisi, troppo dalla realtà... anche perchè poi questa torna e ce la fa pagare. Non credo importi cosa tu od io pensiamo dele religioni, importa che si tratti la materia in modo corretto. Mettere la religione cattolica sullo stesso piano di quella islamica, ed esempio, è un'assurdità. Capisco che per chi non sopporta la Chiesa sia tutto grasso che cola... sia musica per le sue orecchie... ma ad una mente seria quel grasso e quella musica non possono che andare di traverso... come si fa a dire che la chiesa cristana cattolica "cura le sue pecorelle fin dalla nascita". Non si può! Semplicemente perchè non è vero (il che ovviamente non vuol dire che la Chiesa lo vorrebbe o cerchi di farlo... ma questa è tutta un'altra storia)! Ps quanto alla tua ultima notazione: potrebbe essere accettabile ad una condizione: che i bambini non venissero indottrinati in alcun modo e che si presentasse loro un'"offerta formativa" vasta e completa. Il che non è. Perchè ciò che succede invece è che nelle famiglie cosiddette atee ai bimbi si inculcano valori negativi nei cfr della Chiesa. Il che non è corretto... perchè così il bambino non arriverà mai ad una scelta serena e consapevole in tema di religione.
(Rispondi)
 
 
 
Spitama
Spitama il 09/09/11 alle 19:17 via WEB
..aridaje con questo confronto Cristo Vs Maometto. Tutte le religioni hanno sempre adottato il succitato metodo gesuita. Non so se hai vito il flim "Il picollo Buddha" ? Per rispondere all'ultima parte del tuo commento, ti ripeto il mio concetto, che forse ti è sfuggito...Bisognerebbe che i bambini imparassero che ci sono religioni diverse, e che inoltre notassero la loro incompatibilità, per trarre le loro conclusioni sulle conseguenze dell'incompatibilità. Quanto al problema se siano “valide”, decidano loro stessi quando saranno abbastanza adulti per farlo. E lasciamo perdere gli atei, perché in casa loro, si parla di tutto meno che di religione. Hai mai sentito parlare di un luogo di culto ateo ?
(Rispondi) (Vedi gli altri 2 commenti )
 
 
 
calipsom1
calipsom1 il 14/09/11 alle 21:14 via WEB
troppo astratte le tue posizioni, finiscono per tarvisare la realtà. Un luogo di culto ateo? Cetro che l'ho visto. Le sedi del partito comunista, che come sai ha le sue divinità (Marx Che ecc ecc); i suoi salmi (bella ciao); le sue celebrazioni ritali (le adunate; gli scioperi); le sue festivita (25 Aprile 1° Maggio ecc); i suoi comandamenti (anche i ricchi piangano). E poi scusa ma come fai a dire che gli ateti non parlano di religione se ne sono letteralmente ossessianti. Informati vedrai che molti comunistoni sanno tutto di religione e sotto sotto la amano... perchè in fondo sono preti pure loro: preti di un luogo di culto ateo appunto.
(Rispondi)
 
 
 
Spitama
Spitama il 26/09/11 alle 19:17 via WEB
...cara Calipsom la "guerra fredda" è finita da un pezzo, e il muro di Berlino è caduto più di vent'anni fa ! Eppure tu vedi ancora orde di "rossi", che si riuniscono nei loro luoghi di culto (vedi sedi di partito) per adorare il loro Dio Marx. Se non erro, pure il nostro Presidente del consiglio la pensa così! Io nel mio post parlavo di religioni e non di ideologie. Si diventa di destra o di sinistra non dalla nascita, ma dopo essersi fatta un propria opinione, giusta o sbagliata che sia. Però, quando si tratta di fede religiosa, questo logica comportamentale viene totalmente ignorata. Io per esempio mica sono nato ateo, anzi per anni ho fatto il chirichetto e frequentato una parocchia. Poi, come spesso capita, crescendo nella vita, si cambiano ideali, sentimenti, ideologie, e perché no anche i sentimenti religiosi. Forse la mia visione atea della vita sarà sbagliata, ma l'ho maturata, informandomi, leggendo, ascoltando le varie campane. Nel tempo, ho anche riaffrontato lo studio della Bibbia e del Vangelo, ma con uno spirito più critico. Se poi, infine sono arrivato a concludere che non esiste alcuna divinità, l'ho maturato senza alcuna coercizione. E ti garantisco che non frequento, e per giunta non conosco, nessun luogo dove si possano esprimere certe eresie !
(Rispondi)
semprepazza
semprepazza il 08/09/11 alle 22:06 via WEB
Interessanti le tue riflessioni ma mi sembrano soprattutto provocatorie. A questa stregua possiamo affermare di essere "precettati" in molte altre circostanze, ogni volta che non abbiamo scelta, persino al supermercato, dove se vuoi i biscotti e trovi solo i l Mulino bianco e Bistefani devi per forza prendere o l'uno o l'altro. Quello del libero arbitrio, della libertà di pensiero e di scelta è un argomento molto complesso che spesso deve limitarsi a concetti di base e tenere conto di un sacco di paletti di varia natura che il vivere nella società ti impone.
(Rispondi)
 
Spitama
Spitama il 09/09/11 alle 13:37 via WEB
...scusa Diana, ma hai mai visto un bambino in fasce fare da solo la spesa nel supermercato ? E stiamo parlando di biscotti. Noi mandiamo i nostri figli a scuola per aprrendere e saper sceglire cosà fare poi della loro vita. Perché non si adotta lo stesso metro per la religione ? Fosse solo per evitare quel sopra citato luogo comune...Datemi un bambino nei primi sette anni di vita e vi mostrerò l’uomo...
(Rispondi)
 
 
semprepazza
semprepazza il 10/09/11 alle 01:44 via WEB
Se è per questo, anche la "cultura" è di parte e di tradizione e definire il concetto di cultura ed educazione è anche più difficile. Siamo certi che ciò che si insegna è valido? Chi stabilisce cosa insegnare o cosa no?
(Rispondi)
 
 
 
Spitama
Spitama il 11/09/11 alle 11:17 via WEB
...ogni epoca ha insegnato e educato a modo suo. Come educhiamo oggi i nostri figli, un domani potrebbe suscitare ilarità. Quindi "cultura" e "educazione" si evolvono continuamente nei secoli. Ciò non avviene, invece, in tutte religioni conosciute, le quali tuttora si fondano su dogmi risalenti a migliaia di anni fa. Solo questo dato di fatto non ti fa sorgere qualche dubbio in merito alla consacrata "tradizione religiosa" ?
(Rispondi) (Vedi gli altri 2 commenti )
 
 
 
semprepazza
semprepazza il 11/09/11 alle 20:49 via WEB
Certamente sì, ma penso questo valga per certe religioni e certi Paesi. Noi cristiani non siamo costretti ad esserlo se ci accorgiamo di non sentirci tali; la nostra società non ci emargina per ateismo o scetticismo. Se invece vuoi sottolineare il "peso sociale" della Chiesa cattolica, è vero, ce l'ha, ma molto meno di un tempo e sempre meno in futuro.
(Rispondi)
 
 
 
Spitama
Spitama il 26/09/11 alle 19:22 via WEB
...d'accordo, ma se si fosse liberi di scegliere la propria fede, in età dovuta, come si fa per il lavoro, per il patner, e per tutto il resto, forse ci sarebbero meno esaltati, pronti a farsi saltare in aria o a fare un strage !
(Rispondi)
albatrho.s
albatrho.s il 09/09/11 alle 02:35 via WEB
Francamente, il tuo concetto mi sembra un po' vecchiotto. Oggigiorno i bambini, divenuti grandicelli, hanno le idee ben chiare, anche in materia di religione.
Quello che invece non trovo giusto è la non applicazione della precettazione laddove l'interruzione di un servizio lede i diritti altrui.
(Rispondi)
 
Spitama
Spitama il 09/09/11 alle 13:57 via WEB
...scusa Theo, a te questo concetto appare alquanto "vecchiotto", eppure non più di cento anni fa, in Europa era tanto in voga !. Eppoi tu mi stai parlando di... bambini divenuti grandicelli, mica di neonati piangenti.
(Rispondi)
pomacaanthus
pomacaanthus il 09/09/11 alle 21:03 via WEB
Perchè consegnare un bambino al terreno di una qualsiasi fede? Il libero arbitrio - fasulla scelta - è, a mio modo di vedere, un puntino nell'universo...che ci obbliga!
(Rispondi)
 
Spitama
Spitama il 11/09/11 alle 11:31 via WEB
...no, a mio avviso, e scusa se mi ripeto... bisognerebbe che i bambini imparassero che ci sono religioni diverse, e che inoltre notassero la loro incompatibilità, per trarre le loro conclusioni sulle conseguenze dell'incompatibilità. Quanto al problema se siano “valide”, decidano loro stessi quando saranno abbastanza adulti per farlo....un educazione del genre, quantomeno servirebbe ad indorarci, e farci deglutire più a cuor leggero, quell'amara pillola che è la vacuità della nostra esiatenza, in questo insensibile "Universo" che ci circonda.
(Rispondi)
simona_77rm
simona_77rm il 10/09/11 alle 23:45 via WEB
Non si riuscira' comunque a rendere l' individuo "libero" di scegliere il proprio credo religioso, come non si riesce a tutt'oggi a convincere un francese, un tedesco o un italiano di essere cittadino europeo; egli si sentira' sempre e soprattutto francese, tedesco o italiano. Certo, consentire una libera scelta nel campo religioso sara' una scelta personale e cosciente, da adulto consapevole, come dici tu, ma non eliminera' le pressioni che la localizzazione geografica il caso o la storia eserciteranno sul suo "libero arbitrio". Nulla di nuovo avverra' nella coscienza di un uomo del futuro...sara' sempre schiavo di scelte che egli , erroneamente, credera' essere frutto di una decisione autonoma, e come tale, giusta...
(Rispondi)
 
Spitama
Spitama il 11/09/11 alle 11:44 via WEB
...certo solo il futuro può dirci se le nostre scelte sono stata giuste o sbagliate. Ma se le abbiamo prese nel pieno delle nostre facoltà mentali, e ciò vuol dire con cognizione di causa, e senza alcun condizionamento, poi no potremmo addossare a nesuuno la colpa per le nefaste conseguenze. Nessuno nasce crociato o fedayn....
(Rispondi)
nataly240
nataly240 il 11/09/11 alle 12:26 via WEB
Solo un buona domenica, tornerò a leggerti meglio. L'argomento é molto complesso. Nataly
(Rispondi)
 
Spitama
Spitama il 26/09/11 alle 19:23 via WEB
...e talmente complesso, che pochi ne parlano! Ciao
(Rispondi)
joulesal
joulesal il 11/09/11 alle 14:09 via WEB
Ho seguito il tuo ragionamento Spitama... ed ho fatto bene... davvero ispirato, razionalmente ineccepibile e sono daccordo.. è una “precettazione del libero arbritrio” . Buona domenica caro Amico, alexsal
(Rispondi)
 
Spitama
Spitama il 26/09/11 alle 19:24 via WEB
...grazie per il "razionalmente ineccepibile" ! Ciao
(Rispondi)
virgola_df
virgola_df il 12/09/11 alle 13:39 via WEB
Che ognuno scelga la propria, avutane scienza!
Buongiorno e buon lunedì!
Un abbraccione.
virgola
(Rispondi)
 
Spitama
Spitama il 26/09/11 alle 19:26 via WEB
...ma sei una maga della sintesi ! In sette parole hai riassunto il mio post. Altro che Begnami ! Un abbraccio
(Rispondi)
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