Pensieri e parole...

QUALI INTERESSI TUTELATI CON L’ITALIA IN DUE GUERRE?

Due popoli, quello italiano e americano hanno orientamenti opposti sulla guerra, i discorsi sulla guerra in Ucraina di Draghi, Meloni e Pd non possono essere uguali a quelli di Biden, tanto più che l’Ucraina non è nell’Unione europea, né nella Nato. I trattati internazionali non costringono l’Italia ad alimentare la guerra dall’esterno. Eppure l’analisi comparata dei differenti testi scritti mostra che la Meloni e il Pd ripetono i medesimi slogan di Biden.

Conte, Draghi e la Meloni, in barba all’art.11 della Costituzione mantengono l’Italia in guerra, non la ripudiano e, anzi, insiste nel correre sullo stesso binario tracciato da Stati Uniti e Nato. Una politica folle, che evidenzia come la politica italiana sia succube di interessi sionisti-statunitensi, molto lontani dal sentire italiano, un popolo pacifico, che ha sempre svolto un ruolo di pace nel Mediterraneo in primis e nel momdo.

L'Italia dovrebbe agire autonomamente con attività di diplomazia e appellk di cessate il fuoco; sbaglia clamorosamente con l'invio di armi a oltranza, che non rappresenta un bel segnale per i cittadini italiani stufi di sostenere guerre in cui il Paese Italia non c'entra proprio nulla, sotto qualsiasi punto di vista si vogliano vedere le cose. Lo scontro all’ultimo sangue con la Russia, è senza senso, russi e italiani sono popoli amici da tanto tempo, non si comorende quindi questo improvviso inasprirsi della loro amicizia.

Italia e Stati Uniti hanno divergenze di vedute molto significative. La cultura statunitense “attribuisce un valore positivo alla guerra, gli americani sono un popolo guerrafondaio da sempre, hanno sempre basato la propria economia sulla guerra, anche se poi solo in apparenza, si prodigano per la pace. La cultura italiana, invece, ha attribuito dal 1948, anno di entrata in vigore della Costituzione, un valore negativo alla guerra.. È dunque una contraddizione che in Italia un partito d’opposizione come il Pd e la premier Giorgia Meloni“ rioetano le parole e i discorsi di Biden. Questa contraddizione svela il loro attacco alla Costituzione: un attacco politico e culturale”.

Il meccanismo messo in atto “consiste nel combattere le politiche di pace per promuovere le politiche di guerra”. Mentre sotto il profilo culturale, l’attacco alla Costituzione risiede nella sostituzione della cultura della pace con la cultura della guerra. La decostruzione, sorretta dall’analisi comparata dei documenti storici, svela gli abusi di potere nascosti dalla propaganda.  

La Costituzione italiana, che esalta la vita umana e non il nazionalismo, proibisce di alimentare la guerra con le armi e impone di lavorare per fermare una simile ecatombe. E poi in Ucraina, tutto volge al peggio. Il movimento pacifista si prepari a una dura resistenza.