Creato da scricciolo68lbr il 17/02/2007

Pensieri e parole...

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EFFETTI AVVERSI DEI SIERI: ALL’ESTERO INDAGINI E RIMBORSI!

 

MOLTE SONO LE DENUNCE PURE DEI VIP: IN FLORIDA VIA LIBERA AL GRAN GIURÌ, SULLE. ORTI PROVOCATE DAI SIERI, IL CANADA HA GIÀ DOVUTO RISARCIRE I CITTADINI CON 3 MILIONI DI EURO. SI MUOVONO PURE AUSTRALIA, SINGAPORE, UK, SVEZIA. MENTRE IN ITALIA, TUTTO, MAFIOSAMENTE, TACE!

 

 

Una nazione come il Canada ha già erogato 3 milioni di dollari per risarcire le vittime che hanno deciso di sottoporsi alla inoculazione del siero sperimentale. Meccanismi similari esistono in vari Paesi, dalla Svezia a Singapore. Nel frattempo, la Corte suprema della Florida dà l’OK al gran Giurì voluto dal Governatore per indagare sugli effetti avversi. E, dall’Inghilterra all’Australia, i Vip denunciano il loro calvario post iniezione. SOLO IN ITALIA, TUTTO, MAFIOSAMENTE, TACE!

 

IL CANADA SBORSA 3 MILIONI DI Dollari PER I DANNI DA SIERI - Il Paese ha liquidato 50 richieste di risarcimento, ma ad accusare disturbi neurologici, con ricovero o postumi permanenti, è stata una persona ogni 10.000. Programmi di rimborso sono attivi in Australia, Singapore, UK. Mistero sulla situazione dell’Italia. In Canada il governo ha pagato oltre 2,7 milioni di dollari per 50 richieste di risarcimento danni da eventi avversi in seguito alla inoculazione del siero sperimentale genico anticovid-19. Non è ancora noto l’importo corrisposto per singola procedura, ma la notizia certa è che il liberal JUSTIN TRUDEAU, dopo aver accettato segnalazioni dal giugno 2021, stia dando risposte concrete a coloro che stanno male in conseguenza dell’inoculazione del siero sperimentale. 

Secondo la Public health agency of Canada (Phac) nel più esteso Paese del Nordio America sono stati EVIDENZIATI SINO AD OGGI 52.203 PROBLEMI POST INOCULAZIONE, 10.300 DEI QUALI GRAVI. Una persona su 10.000 ha avuto una reazione avversa al siero anticovid-19 con interessamento neurologico, ricovero ospedaliero, postumi PERMANENTI.

Piccola o consistente che sia la percentuale dei danneggiati (non dimentichiamo che altri vaccini, con risvolti dannosi, sono stati ritirati sulla base di segnalazioni assai meno numerose), almeno i canadesi cominciano ad ottenere un ristoro in termini economici.

Negli Stati Uniti, al primo dicembre 2022, risultano accolte appena 12 richieste di risarcimento da danni per il siero anticovid-19. Dieci riguardano problemi da miocarditi, una di pericardite ed a breve sarà reso noto l’importo riconosciuto. Nel Regno Unito, dove agli over 18 con danno da siero anticovid-19 vengono corrisposte una tantum 120.000 sterline (l’equivalente di poco più di 136.000 euro), versati invece ai familiari se il danneggiato è di età inferiore, è in discussione un disegno di legge presentato dal conservatore sir CHRISTOPHER CHOPE, circa l’obbligo di provvedere all’assistenza finanziaria delle persone che hanno subito disabilità a seguito della inoculazione del siero ed ai parenti stretti delle persone decedute poco dopo l’inoculazione. Non si hanno dati sul numero di procedimenti andati a buon fine, lo scorso giugno il British medical journal diede notizia del,primo risarcimento corrisposto a VIKKI SPIT, compagna del cantante rock ZION, 48 anni, morto al Royal Victoria Infirmary di Newcastle nel maggio 2021 dopo la somministrazione del siero Astrazeneca.

In tutto il mondo, dunque, non sembra alta l’attenzione per i danneggiati da queste inoculazioni anticovid-19. L’Italia è sicuramente tra gli ultimi posti, sia per la lentezza nel fornire i dati sulla FARMACOVIGILANZA (l’ultimo rapporto AIFA è dello scorso settembre), sia per il silenzio che avvolge il,presunto riconoscimento dei casi correlati all’inoculazione del siero anticovid-19.

“Fortemente raccomandata”, quindi assimilabile all’inoculazione obbligatoria secondo una sentenza della Corte Costituzionale, che ha previsto il diritto all’indennizzo anche per coloro che hanno seguito la campagna a favore di tre o più dosi. Appurato questo, altro non traspare. Solo l’incessante lavoro degli avvocati, che stanno battendosi per veder riconosciuto il danno ai loro assistiti: se ritenuto irreversibile, con un indennizzo al termine di un iter a dir poco macchinoso e che si basa su lesioni ed infermità più di ambito militare che civile.

L’accertamento della reazione avversa, infatti dalla propria ASL di riferimento, passa alla Commissione medica ospedaliera, ancora presso i dipartimenti militari di medicina legale. Dallo scorso gennaio, l’indennizzo ammonta a 50 milioni di euro e a 100 milioni di euro dal 2023. Spetta alle Regioni versare i relativi importi ed è evidente che i beneficiari, se anche si vedessero riconosciuta la correlazione, sarebbero pochissimi.

Intanto a Singapore il programma Vaccine injury financial assistance program (Vifap) del ministero della Salute riconosce 2.000 dollari in caso di ricovero in ospedale e necessità di cure mediche per effetti collaterali, importo che sale a 10.00 dollari se si ha avuto la sfortuna di finire in rianimazione. Qualora le conseguenze dell’inoculazione siano stati danni permanenti alla salute, o il decesso, la cifra corrisposta al paziente o ai suoi familiari è di 225.000 dollari.

L’Australia paga da 1.000 a15.999.99 dollari quei cittadini che sono stati ricoverati in ospedale almeno per una notte, o che hanno subito danni lievi comunque inabilitanti al lavoro e nelle faccende domestiche. Fini a 19.999.99 dollari coloro che hanno perso più giorni o hanno avuto reazioni maggiormente dolorose, mentre corrisponde dai 16.000 fino a 20.000 dollari per eventi più gravi. 

In caso di decesso il governatore di Canberra versa 644.640 dollari al coniuge o al partner, più una somma variabile dai 61.288 dollari per il figlioletto con meno di una anno ai 13.831 dollari del ragazzo che perduto il genitore in seguito alla inoculazione anticovid-19.

Tra i pochi Paesi che non sottovalutano, nemmeno economicamente, la dolorosa condizione degli inoculati con problemi di salute, c’è la Svezia. Già nel novembre dello scorso anno, il 

Armamento di Stoccolma aveva votato,per risarcimento degli eventi avversi anticovid-19, “limitato a dieci milioni di corone svedesi (circa 1,1 milioni di dollari americani). 

 

Una cifra inimmaginabile in Italia ed in a,tre parti del mondo, riconosciuta senza che il cittadino sia tenuto a dimostrare che l’inoculazione abbia causato il danno. Basta la “preponderanza della probabilità”, su altre possibili cause. Altro che procedure annose, come invece accade in Italia, per poi vedersi riconosciute 77.000 euro in caso di morte, oppure 800 euro al mese per invalidità.


 
 
 
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