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Pensieri e parole...

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« NON È ORO TUTTO CIÒ CHE ...Gandhi e la non violenza... »

Schwab, Tedros, Von der Leyen... gli invasati!

Post n°1249 pubblicato il 25 Maggio 2022 da scricciolo68lbr

Il Washington Post (24 maggio 2022) bolla come fake news complottista il fatto che l’assemblea generale dell’Oms sia pronta per approvare il “trattato pandemico”. Poi però dice che potrebbe essere approvato nel 2024. Quindi a ben vedere non è un fake, ci dice che non è imminente questo trattato, ma che è prossimo, si parla infatti del 2024. E comunque si stanno discutendo gli emendamenti al precedente accordo del 2005 che prevedono molti più poteri per l’Oms. Più poteri sulle scelte da mettere in campo per le future pandemie.

Allora Bill Gates che prevede una pandemia all’anno, Tedros rieletto per altri cinque anni, dall’OMS parla di trattato per concentrare più poteri in tema di sanità nelle mani dell’OMS.

Ancora non avete compreso che futuro vogliono preparare questi satanisti incalliti? Di dominio sulla popolazione mondiale, altro che complottasti, giocano con le parole per nascondere ciò che è evidente, il loro desiderio di sottomettere la popolazione mondiale ed instaurare finalmente il Nuovo ordine Mondiale, guidato dagli adepti di Klaus Schwab, che da Davos, complice la Von del Leyen, parla di futuro del mondo. La presidente della Commissione europea e il premier spagnolo sono intervenuti al World Economic Forum, aperto ieri da Zelensky. «L’Ucraina deve vincere questa guerra». La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, raccoglie il messaggio lanciato ieri da Volodymyr Zelensky durante la giornata di apertura del World Economic Forum di Davos. E il premier spagnolo Pedro Sánchez, che è intervenuto pochi minuti prima, ha usato toni analoghi, considerando le mossa di Vladimir Putin «un’offesa diretta all’Europa», annunciando che Finlandia e Svezia parteciperanno al vertice Nato di giugno. Quello che è sicuro è che serviranno risorse sia per aiutare il Paese invaso dalla Russia, dice Von der Leyen, e poi si dovrà pensare alla ricostruzione. Anche utilizzando fondi russi. È per questo che Bruxelles sta cercando il quadro giuridico per avviare la confisca dei beni sequestrati agli oligarchi russi e delle riserve della Banca centrale di Mosca. Il tutto senza dimenticare la prossima emergenza, quella alimentare. Ancora emergenze... non sanno vivere senza questi loschi individui, a quanto pare. L’aggressione di Vladimir Putin nei confronti dell’Ucraina deve trasformarsi in un «fallimento strategico». La numero uno della Commissione Ue non ha usato mezzi termini nel definire gli obiettivi che si deve porre l’Occidente nei confronti della Federazione Russa. Ed è simbolico che un discorso così duro arrivi nel terzo mesiversario dell’invasione, iniziata il 24 febbraio. Von der Leyen ha spiegato che non bisogna fornire solo un supporto immediato. Occorre cominciare a pensare a ciò che sarà dopo. «Come ha detto il presidente Zelensky: la quantità di lavoro è colossale. Ma insieme possiamo e vinceremo la sfida. Ecco perché abbiamo proposto una piattaforma di ricostruzione che sarà guidata dall'Ucraina e dalla Commissione europea perché uniremo le riforme con gli investimenti. La piattaforma invita a contributi globali: da qualsiasi Paese che abbia a cuore il futuro dell'Ucraina, dalle istituzioni finanziarie internazionali e dal settore privato”, ha spiegato. In quest’ottica, viene reiterato il sostegno all'Ucraina «nel perseguire il suo cammino europeo. L'Ucraina appartiene alla nostra famiglia europea. Gli ucraini hanno tenuto duro di fronte alla violenza brutale. Hanno difeso la propria libertà e l'umanità. Stiamo con loro. Questo è un momento decisivo per le democrazie del mondo».

Il presidente della Commissione non ha però dimenticato le ripercussioni che la guerra in Ucraina sta provocando. Sia a livello geopolitico sia sul piano sociale sia sul versante economico. In primis, la dipendenza energetica dell’Europa da Mosca. «La scorsa settimana la Commissione Europea ha presentato REPowerEU. Si tratta di un piano da 300 miliardi di euro per eliminare gradualmente i combustibili fossili russi e portare avanti rapidamente la transizione verde. Oggi, quasi un quarto dell'energia che consumiamo in Europa proviene da fonti rinnovabili. Attraverso REPowerEU, raddoppieremo praticamente questa quota fino al 45% nel 2030», ha reso noto Ursula. Ma c’è di più. Le contromosse, almeno sulla carta, sono state annunciate al WEF. «Prendiamo, ad esempio, quello che sta accadendo nel Mare del Nord. La scorsa settimana, quattro Paesi europei hanno unito le forze per sfruttare l'energia dell'eolico offshore. Hanno deciso di quadruplicare la loro capacità eolica offshore entro il 2030. Ciò significherà: i parchi eolici nel Mare del Nord copriranno il consumo energetico annuo di oltre 50 milioni di abitazioni». In altre parole, circa un quarto di tutte le famiglie europee. La direttrice poi sarà anche quella della diversificazione dai combustibili fossili che arrivano dalla Russia. Sarà un processo lungo, non lo ha mai negato Von der Leyen, ma sarà necessario per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità ambientale che l’Ue si è data.

Poi, c’è la terza direttrice del discorso di Ursula. La sicurezza alimentare. A oggi, come ha detto VDL al Forum di Davos, ci sono 20 milioni di tonnellate di grano bloccati in Ucraina. L'esportazione abituale era di 5 milioni di tonnellate di grano al mese. È sotto il milione. I segnali di una crescente crisi alimentare sono evidenti. Pertanto, serve agire con urgenza. «Per questo sto lavorando con il presidente egiziano al-Sisi per affrontare le ripercussioni della guerra con un evento sulla sicurezza alimentare e soluzioni in Europa e nella regione. È tempo di porre fine alle dipendenze malsane. È tempo di creare nuove connessioni. È tempo di sostituire le vecchie catene con nuovi legami», ha detto, invocando uno spirito di estrema cooperazione internazionale nel bacino del Mediterraneo.

In precedenza, anche il premier spagnolo Pedro Sánchez ha giocato sulle emozioni. «Ero un teenager quando il muro è caduto e non avrai mai pensato di dover assistere ai bombardamenti e ai massacri sul nostro territorio», ha detto al Forum. È chiaro, ha sottolineato, che «la storia non è finita» come prevedeva Francis Fukuyama e ora nessun crimine potrà essere impunito. La Spagna, ha assicurato, continuerà a sostenere il coraggio e la determinazione di Kiev, senza tralasciare di cercare una cura per gli effetti drammatici che il conflitto sta generando sui milioni di cittadini che precipitano verso la povertà. «L’attacco di Putin è una offesa diretta all’Europa», ha affermato. E l’Europa deve rispondere con una maggiore unità. Come la Nato, del resto. «Svezia e Finlandia saranno al summit dell’Alleanza a Madrid in giugno» ha precisato. L’integrazione della difesa continentale va avanti, mentre la difesa europea deve essere rafforzata in parallelo. «Dobbiamo ridurre la nostra dipendenza strategica», è il messaggio. Che vale per la sicurezza, come per le materie prime e l’energia.

Dio mio... ti prego... io confido in Te. Tu sei la mia Luce! Illumina questo mondo che sta scivolando nelle tenebre...

 
 
 
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