Creato da Sylvia.P il 10/09/2013

SmilingSylvia

Sentimenti, deliri, amore

 

 

Una giornata qualsiasi

Post n°20 pubblicato il 14 Giugno 2015 da Sylvia.P

 

Le giornate scorrono quasi tutte uguali quando l'anima gronda solitudine e rancore. Il cielo, per di più oggi, è grigio e gonfio di nuvole ritrose e indispettite, che scaraventano cascate d'acqua in fili sottili, ma quasi letali, per il mio basilico, per i miei delicati fiori decidui (viola, rosa, rossi!), messi a dimora nel nuovo terriccio da una manciata di giorni. 

Ieri ero di tutt'altro umore: ero felice di vivere.

Oggi m'ha presa una cupa indignazione per tutto l'essere animale sociale, e questo significa senza via di scampo che sono arrabbiata con me stessa. Su tutto questo tempo che ho volutamente deciso di tener sospeso come su di una corda da funambola, che m'ha fortificata, che ha calcificato il mio scheletro, che ha fatto di me una persona-bonsai, ben radicata, super-realista, super-economica, supersicura, cala un sipario evolutivo. Sono esaperata dalla ragione e dalla spiritualità della ragione. Sono esasperata da questo aspetto di me stessa, che calcola e soppesa e non butta via niente.

Una volta, circa tre secoli fa, l'amore m'ha portata nei mari lontani e mi sono infilata nell'onda perfetta di Tahiti: l'onda Teahupoo nella quale mi ci sono tuffata (ed era un'estasi!) come una delfina provetta. Da quel tunnel meraviglioso sono uscita ammaccata, ferita, contusa, molto delusa.

E' come se per tutta la mia vita io andassi cercando pezzetti di me, sparsi qua e là sul greto di n'importe quelle voie. Io sono e rimango un'enigma per me stessa. Mi sono resa conto che la mia anima è esistenzialista, nonostante io cerchi una qualsiasi gioia ovunque, mi infili in qualsivoglia passione. Ora rimango un po' distante.. perchè ho paura....

Ho paura degli uomini, lo ammetto. Ho paura che siano stronzi, gli uomini. Che mi stritolino come un pesciolino della barriera corallina (gli squali-uomini).

Ma rimango convinta che l'amore è una forza meravigliosa. Non scrivo tanto per scrivere. L'amore è la nostra salvezza.

 

 

 

 
 
 

Tito P.

Post n°19 pubblicato il 04 Giugno 2015 da Sylvia.P

 

Quando la sera si fa grigia ed il cielo imbianca come dentro un impazzire di umidità leziosa, le corolle dei fiori si ergono dritte, come piccoli peni insolenti, lontani dal caldo che le ha attanagliate durante la giornata di prima estate. Un'estate adolescente e ribelle.

Allora mi levo i sandali con i lacci e la zeppa e mi infilo gli ultrapiatti greci di Rodi, rasoterra, ultracomodi, primitivi. Introduco il vecchio CD di Tito Puente ed ascolto. Il corpo si muove e la vita riparte in una direzione sconosciuta. Probabilmente nella mia vita precedente ero un'indiana d'America, ma anche un'indiana del Bihar, una abitante della mezzaluna fertile.

L'anima del mondo mi ha agguantata ancora. Sto attenta ai segnali, come una faina. Annuso l'aria, l'ozono mortifero, mi prendo qualche lamina di sole quando è forte ma non troppo, secondo il mio gusto. La mia lingua indugia nell'incavo del braccio, la mia mano passa tra le cosce, non indugio. Osservo e sono felice.

 
 
 

il pilota malato

Post n°18 pubblicato il 27 Marzo 2015 da Sylvia.P

 

Il Pilota malato non sa di esserlo.

Si erge fiero della sua rabbia intrinseca.

La unisce alla sua Persona, come un tratto distintivo/ Il suo cuore s'infiamma di Passione. Si sente vivo nei suoi pensieri. Vivo come non mai.

Si dice, silenziosamente: voglio vendicarmi. Voglio che tutti parlino di me, che mi vedano per le mie gesta, per il mio coraggio.

Perchè, se non posso avere Amore, voglio la Morte. 

Eros e Thanatos s'intrecciano da millenni.

Aggiunge: desidero che parlino di me, del Pilota coraggioso.

Il Pilota malato ha perso il suo centro di gravità permanente. La rabbia cieca lo ha intestardito, ha messo il silenziatore al suo udito: non ha sentito gli appelli, i rumori umani, le urla dei suoi pari. Ha gonfiato il suo ego, ha scommesso la sua vita per un capriccio, per un Dio psichico.

Il Pilota malato aveva fermato il tempo nella sua mente. La sua mente era malata.

La malattia va curata.

La malattia va curata.

La malattia va curata.

Togliamo lo stigma dalla malattia mentale: la vergogna fa ammalare ancora più della stessa malattia. Parliamone.

 

 

 

 

 
 
 

Varanasi

Post n°17 pubblicato il 05 Febbraio 2015 da Sylvia.P

 

 

 

 

 

la spiritualità dell'India è uno shock (just came back from Varanasi)

 
 
 

24 maggio 2014

Post n°16 pubblicato il 24 Maggio 2014 da Sylvia.P

 

File:Mandarin Oriental Bangkok Oriental Spa.jpg

 
 
 
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L'amore come amore non esiste. Esiste un concetto di...
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